Capitolo 24

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Non credo sia giusto rimanermene qui immobile, a pensare ai miei sbagli.
Dopotutto non ho fatto tutto io, no?
Anche Austin ha fatto la sua parte.

Cioè, è stato lui a baciarmi.
Due volte.

Devo smetterla di continuare a chiamare Luke, non mi risponderà.
Sono una stupida. Andava tutto bene e io ho rovinato ogni cosa. "Tu piccola stupida" la mia vocina interiore è tornata. E sembra più arrabbiata che mai.

Ho il cellulare in una mano e sono sdraiata sul letto, Cat mi fissa, impassibile.
Fra un'ora iniziano le lezioni e io non mi sono ancora alzata.
"Dovresti smetterla di chiamarlo,sai." Cerca di venirmi incontro, ma io mi ritiro, facendole fare un passo indietro.
Fisso le foto appese alla parete e me ne pento subito.

Non devo più vederlo.

"Hai ragione, ma non ci riesco, è più forte di me" sospiro "ho bisogno di lui per stare bene. Il problema è che lui non ha bisogno di me."
"Allora, fai una cosa" Si siede sul letto insieme a me, ma stavolta, non mi muovo e lascio fare "vai avanti."
Andare avanti? Senza di lui? No, non ci riuscirò mai.
Non ho idea di come si faccia.

Decido di chiederlo a Catherine.
"Credo che tu abbia già trovato con chi andare avanti." Dice, facendomi l'occhiolino.
"Davvero?" Domando.
"Già, devi solo riuscire a capirlo anche tu"
Quando si alza dal materasso raggiunge la porta e prima di uscire mi sussurra un lieve
"Preparati" e lascia che la porta si chiuda alle sue spalle.

Una volta pronta, raggiungo l'aula di letteratura e noto che la stanza è già piena, ad eccezione di un posto, di fianco ad Austin.
"Ho dovuto fare a botte, per tenerti libero il posto." Mi dice mentre cerco i libri nella borsa.
Quando alzo lo sguardo, sembro spaventata perché mi dice "Sto scherzando" e un leggero ghigno gli si forma in viso.

La lezione comincia e inizio a prendere appunti, mentre Austin continua a punezzhiarmi con la penna.
Non appena la campana suona, mi precipito fuori dall'aula, con Austin dietro.
"Ehi, dove scappi?"
"Non sto scappando" sfrego una mano sul braccio e lui si avvicina a me.
"È per il bacio di ieri? È colpa mia vero?" Domanda nervoso, iniziando a giocherellare col piercing al labbro.
"Niente di tutto questo. Solo, ho bisogno di riflettere." Rispondo indietreggiando.

Vedendo che non si azzarda a rispondere, decido di voltargli le spalle e raggiungere l'aula dell'ora dopo.
"Almeno ti è piaciuto?"
Mi immobilizzo dove sono e sento una fitta allo stomaco.
"C-come?"
"Almeno ti è piaciuto?" Ripete più lentamente.
"Beh, ehm.." Volto lo sguardo, non riuscendo a reggere quello che avevo davanti e annuisco leggermente.
Riesco a percepire il sorriso che si è formato sul viso di Austin e sorrido anche io.
Il vuoto colmato. Ecco cos'è lui. Finalmente riesco a capirlo davvero.

Una volta finita la giornata, torno in camera, dove Cat mi sta aspettando, e appena entro corro davanti alla parete dove sono attaccate tutte le foto.
"È bellissimo" sussurra Cat, mentre ammira le foto insieme a me.
Annuisco solamente e tiro fuori il cellulare dalla tasca, porgendolo alla mia amica.
"E questo cosa significa?" Ha una faccia confusa, buffa, a dir la verità.
"Non voglio più chiamarlo, aspettando una risposta che non arriverà" abbasso lo sguardo "voglio che tu tenga il mio cellulare fino a quando non mi passerà."
Quando ripone il cellulare dentro la sua borsa, continuo

"E non me lo restituire per nulla al mondo."

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Ehiehiehi
[-6 capitoli alla fine della storia.]
Penso continuerò a fare il countdown fino alla fine eheh.

Grazie a tutte quelle che seguono e votano la mia storia
xoxo

Hurricane || Austin MahoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora