Capitolo 21

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Fatico a tornare in camera, ho la vista appannata e le gambe stanno per cedere.

Sono così stanca di essere sovrastata da tutti, di litigare.

Sono stanca di questo college.

Se non fossi venuta qui, non sarebbe successo nulla di tutto ciò.
Mi ritrovo di fronte alla porta della mia stanza, il corridoio è quasi vuoto, solo qualche studente corre di qua e di là come fossero adulti in ritardo per il lavoro. Che diamine, a volte penso che la gente dovrebbe preoccuparsi meno del tempo e fermarsi ad ammirare ciò che ci circonda, perché credo che la vita sia come un labirinto, ognuno deve trovare la sua strada e proseguirla.

Poso una mano sulla maniglia e la tiro giù leggermente, solo il giusto per farmi entrare.
Ad aspettarmi trovo Cat seduta su una sedia impaziente di farsi raccontare la storia, quando mi vede il sorriso svanisce dal suo volto e al suo posto la preoccupazione è ben visibile.

"Allora come è andata?"

Sento gli occhi pizzicare e in pochi secondi scoppio a piangere, ho solo il tempo di sedermi sul letto e buttarmi tra le sue braccia.

"Presumo non bene." Continua poi.

Scuoto la testa per dare una risposta a Cat.
Lei non dice nulla e inizia solo a sfregare la sua mano su e giù per la mia schiena, più e più volte.
Tiro su col naso e, con una mano, sfrego con forza gli occhi, come se potessi cancellare i segni delle lacrime così facilmente.

Dopo essermi staccata da Cat, decido di sedermi sul letto per raccontarle della telefonata abbastanza cruenta.

"Beh, quando ha risposto.." Non riesco a continuare perché il rumore della porta che si spalanca mi fa sobbalzare.

"Che ci fai qui?" I miei occhi sono spalancati e cerco di mantenere uno sguardo serio, per non scoppiare in lacrime.
Solo a guardarlo mi sento male.

"Sono venuto a dirti che mi dispiace." Il suo sguardo è puntato verso il basso e i miei occhi iniziano a pungere come aghi.

"Grazie." Mi soffio il naso con un fazzoletto e lo poso sul comodino.
Rimane lì, fermo immobile, come se stesse aspettando qualcosa.

"Non ti chiederò scusa Luke."

"Io non voglio le tue scuse, solo..perché?"
Finalmente alza lo sguardo e posso vedere i suoi occhi iniettati di sangue.

"Cosa?"

"Perché ti sei ubriacata in quel modo." È fin troppo calmo e mi spaventa un po'.

"Perché non voglio più essere la santa di nessuno, voglio poter ragionare con la mia testa, non essere solo la "piccola e bella Charlie". Capisci?" Rilascio un sospiro che non mi ero accorta di stare trattenendo.

"Tu non sei la santa di nessuno."

"Ah no? E allora come mai mi sono accorta che tu mi hai sempre e solo detto cosa fare e io ho sempre ubbidito ai tuoi ordini? Come mai non siamo una perfetta coppia, con i suoi alti e bassi? Noi siamo fin troppo in alto. Per questo non litighiamo mai, perché io non dico mai la mia opinione." Finalmente riesco a dire tutto quello che mi sono tenuta dentro, sembrerebbe, da una vita.

"E allora dilla la tua opinione."

"Ma allora non mi ascolti. L'ho appena detta. E mi sento una meraviglia." Non è vero, c'è ancora l'immagine di me e Austin mentre ci baciamo che frulla nella mia mente.

E mi sento uno schifo.

"Cosa vuoi da me eh? Certo che ti ho ascoltato ma non so più cosa dirti, ho paura di aver sbagliato tutto." Si porta le mani alla testa per poi rimetterle in tasca.

"Tu non hai sbagliato niente." Stiamo urlando tutti e due e solo quando una lacrima amara cade sul mio braccio, mi accorgo di aver iniziato a piangere.

"Non ho sbagliato niente? E allora mi dici che c'è che non va?" Incrocia le braccia al petto e corruga la fronte.
E nel contempo io mi sento sempre uno schifo.

"C'è che ho baciato un altro!" Porto le braccia lungo i fianchi e vado a formare due pugni con le mani.

"Tu c-che cosa hai fatto?" Le sue spalle si rilassano e i suoi occhi si riempiono di lacrime. Sento di essermi tolta un peso dallo stomaco, ma i sensi di colpa si fanno sentire.

"Hai sentito." Sussurro, ho paura farebbe ancora più male se lo ripetessi.
"Chi?" Decido di non rispondere, e quando abbasso lo sguardo, vedo i suoi piedi camminare nella mia direzione.
Sento due dita alzarmi lentamente il mento e in poco tempo mi ritrovo i suoi grandi occhi marroni nei miei blu.

"Chi?" Ripete.

Poso lo sguardo in un altro punto della stanza, non riuscendo a sopportare il suo.
"Lo sapevo, è lui." Rilascia la presa sul mio mento e stringe i pugni lungo i fianchi.
"Vado a prenderlo." Apre la porta e prova ad uscire, ma riesco a bloccarlo, tirandolo per un braccio.

"No, ti prego, non voglio altri problemi." Spero capisca, non c'è altro che io possa fare.
"Bene, ma lo faccio solo per te." Richiude la porta e rilassa le spalle con un lungo sospiro.

Solo ora mi accorgo che per tutto il tempo siamo stati soli nella stanza e Cat era uscita.
"Ti è piaciuto?" Alza lo sguardo per guardarmi negli occhi, i suoi, ancora pieni di speranza.
"Circa." Mi mordo il labbro inferiore e cerco di non far vedere, quanto in realtà mi sento a disagio in questa situazione.

"Che vuol dire circa? Ti è piaciuto sì o no?" Sta gridando, se non lo conoscessi, direi che da un momento all'altro potrebbe anche mettermi le mani addosso.
"Sì, okay? Mi è piaciuto." Mordo il labbro con ancora più forza, evitando che altri insulti alla speranza di Luke, escano dalla mia bocca.

"Bene." Lo vedo prendere la sua giacca e uscire dalla stanza.
Non posso fare a meno di restare lì, ferma.

Scoppio in un pianto liberatorio e mi siedo a terra, portando le gambe alle ginocchia.
Odio questo fottuto college, odio la mia fottuta vita.

Insulsa.

Ecco come dovrebbe essere presentata la mia esistenza "Nata per far soffrire le persone".
Sono riuscita a rovinarla da sola.

La mia stupida vita.

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Ehiehiehi
Alloraaa, ho appena finito di leggere "Sex lesson" su Luke Hemmings, per questo il capitolo è un po' triste. Soprattutto la fine.
Quando ho finito Sex lesson ho pianto come una fontana, ma okay.

Ora sto bene.
Circa.

Ehm, volevo chiedervi un consiglio, ho fatto il trailer della mia fanfiction su Ashton Irwin. Secondo voi è meglio se lo metto su youtube prima di iniziare a pubblicare la storia qui oppure tipo nel mezzo, mentre la sto pubblicando?
Vi prego ho bisogno di voi.

Ora devo rimprendermi un attimo visto che non riesco a smettere di piangere, però sto bene, ve lo assicuro.
Okay non ve ne frega niente.

Instagram: _irwinx
Twitter: fourboysaredrug

Hurricane || Austin MahoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora