Capitolo 27

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Mi alzo di scatto e quando vedo una figura slanciata davanti ai miei occhi rabbrividisco.
"Hai sentito?" Sfrego una mano sul braccio, più e più volte.
Sono davvero preoccupata ora.
"Tutto" Austin annuisce e fa un passo in avanti. Penso voglia raggiungermi, ma si ferma a pochi passi di distanza da me.

Alle mie spalle, Tayler non ha intenzione di muoversi e osserva la scena ammutolito.
"Sei innamorata di me?" Il ragazzo davanti a me si indica, in attesa di una risposta.
"No, cioè sì, cioè forse e...sì." Abbasso lo sguardo.

Non avrei mai pensato di arrivare fino a questo punto. Da quella prima volta, nei corridoi, non era stato un bell'incontro.
Avevo quasi paura di lui, ma ora, me ne sono innamorata e, per la prima volta, l'ho ammesso anche a me stessa.
Una gocciolina di sudore scorre incontrollata sulla mia fronte.

"Non devi aver paura"
Sono stata così immersa nei miei pensieri da non essermi accorta quanto sia vicino a me Austin.
Con due dita mi solleva il mento.
I suoi occhi brillano, anche con la fioca luce che proviene al di fuori della stanza, la linea delle labbra è dura, ma quando si avvicina più a me si addolcisce, ammorbidendo il viso.
Le sue labbra prendono contatto con la mia fronte umida e io chiudo gli occhi istintivamente.
Dopo avermi lasciato un bacio casto sulla pelle si volta, dandomi le spalle.

A grandi passi si allontana da me e quando riapro gli occhi, rendendomi conto che non è più nella stanza, corro fuori, ma ormai è troppo tardi. Se n'è andato.
Trattengo le lacrime, che minacciano di scendere e una mano si posa sulla mia spalla.

"Tutto bene?" La voce di mio cugino non mi fa muovere e resto ferma a fissare il vuoto, in attesa che Austin torni indietro e mi dica che mi ama anche lui e vuole stare con me. Ma non succede niente di tutto ciò.
"Solo, andiamocene ti prego."
Quando mi volto verso Tayler, sta annuendo, a testa bassa.
Scendo le scale velocemente, non voglio vedere nessun'altro se non mio cugino.

Quando esco di casa, porto le mani in grembo, chinandomi, fatico a respirare.
"Charlie, respira lentamente" Tayler posa una mano sulla mia schiena e riesco ad alzarmi, facendo come mi ha detto.
Quando riesco a rimettermi in piedi, continuiamo a camminare fino a raggiungere la sua macchina.
Il viaggio dura poco.
Il silenzio regna nell'auto e io continuo a guardare fuori dal finestrino, mentre Tayler ogni tanto borbotta frasi senza senso.
L'auto parcheggia e il mio sguardo ruota a sinistra.

Il viso del ragazzo al mio fianco è contratto, mentre le nocche bianche stringono il volante.
Quando i suoi occhi creano un contatto con i miei, si addolciscono e sembra voglia chiedermi "Ti prego, dimmi come stai", ma non lo fa.
Decido di rispondergli comunque.
"Sto bene, sono solo...delusa." Mi abbraccia e il calore del suo corpo mi fa sentire meglio.

Ma non è come un abbraccio di Austin, con lui sarei già guarita del tutto.
Anche solo con un suo sguardo, starei meglio.
Scendo dall'auto e raggiungo velocemente la mia stanza, mi rinchiudo e Catherine mi salta addosso, urlando come è suo solito fare.
"Come è andata?"
"Bene, ma sono stanchissima." Mento, non voglio annoiarla con un altro dei miei drammi, ha altro a cui pensare e io sono veramente stanca.

Il pomeriggio del giorno seguente, dopo le lezioni, decido di restare in camera, mentre Cat ha un incontro a cui partecipare.

Sembra non essersi accorta di quanto sia triste, ma questo mi va più che bene, in realtà.

Quando porto una mano sul viso sento bussare leggermente alla porta.
"Chi è?" Non sento alcuna risposta, ma solo quel vecchio pezzo di legno aprirsi.
Mi alzo immediatamente in piedi e in poco tempo il mio viso assume un'espressione corrucciata.

"Cosa ci fai tu qui? Pensavo di averti spaventato dopo la mia "dichiarazione"" dico, facendo le virgolette con le dita.
"No, affatto." Sento Austin sussurrare, come se non volesse farsi sentire a pieno.
"Beh, non sembrava così ieri, quando te ne sei andato." Ripenso all'accaduto della sera prima e un sorriso amaro domina sul mio viso.

Rimane in silenzio, così decido di continuare.
"Gesù, Austin, ti ho confessato i miei sentimenti e tu mi hai dato un fottuto bacio sulla fronte, per poi andartene! Se ti faccio così schifo potevi dirmelo subito!" Abbassa la testa, colpevole.
"Potevi almeno evitare di baciarmi e tutte quell minchiate lì, senza sentimento."

Dopo aver sentito le ultime due parole rialza la testa e sembra furioso.
"Non erano affatto senza sentimento" urla "ho solo paura" il suo tono di voce si affievolisce e sbarro gli occhi, non capendo quale sia il suo timore.
"Di cosa?" Chiedo, sollevando le mani in aria.
"Di amare." Ammette, un po' imbarazzato.

Le braccia si abbassano e il mio sguardo si addolcisce. Anche il suo diventa più morbido, ma nessuno dei due osa sorridere.
"Ma tu lo stai già facendo." Sussurro, andandogli più vicino. Spero ci sia della verità nelle parole che ho appena detto.
"Già, ma ho paura" le sue dita giocano fra di loro, intrecciandosi e riallacciandosi.
Alza lo sguardo, gli occhi sono profondi, intensi.

Una lacrima scende da uno di essi e io la raccolgo prontamente col dito, prima che arrivi al mento.
"Perché?" Domando curiosa.
"Soffrire, ho paura di soffrire." Dice tristemente, continua a fissarmi e io rompo per prima la connessione, guardando davanti a me.
Non trovo le parole, così mi posiziono davanti a lui, prendendogli il viso tra le mani e baciandolo dolcemente.
"Questa è sofferenza, quindi?" Sorrido e lui ricambia, poggiando le sue labbra sulle mie.

Il piercing freddo mi fa rabbrividire e il suo profumo mi inala le narici, facendomi sentire in paradiso.
Dopo un bacio intenso, porta una mano sulla mia guancia, accarezzandola.
"Direi proprio di no." Sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra per poi lasciarmi un bacio voloce, che dimostra tutto quello che proviamo, ma che non riusciamo a esprimere a parole.

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Ehiehiehi
[-3 capitoli alla fine della storia.]

Okay, questo credo sia uno dei miei capitoli preferiti, non so perché. Forse per il fatto che Austin riesce finalmete a esprimersi e sfogarsi con qualcuno. E poi, in un certo senso, confessa i suoi sentimenti verso Charlie.

Boh, non lo so.

Grazie a tutte quelle che seguono e votano la mia storia.
xoxo

Hurricane || Austin MahoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora