Capitolo 9

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Entrammo nella mia stanza e mi sistemai sul letto, mentre Austin rimase poggiato allo stipite della porta, tenendosi con la spalla destra.

"Beh? Non ringrazi neanche?"

Chiese con un sorriso malizioso, fissando i miei occhi, evidentemente impauriti.

Boccheggiai parecchie volte prima di riuscire a tirare fuori qualche parola.

"Non verrò a letto con te."

Rimasi in silenzio, pensando alle parole che aveva buttato fuori la mia bocca e che teneva rinchiuse da quando mi aveva 'salvato' da quel ragazzo alla festa.

Come risposta, scoppiò in una fragorosa risata.

"A me bastava semplicemente un grazie."

"Sì, certo. Il biglietto che mi hai lasciato dentro alla borsa?"

Chiesi, ancora un po' incerta su quello che stavo blaterando.

"Non significa che ti voglio ora."

Sorrideva spudoratamente, aspettando la mia risposta.

"Io sono fidanzata, quindi lascia perdere."

Guardai altrove, non potevo sopportare un altro contatto visivo con lui.

"Non hai detto che non mi vuoi."

Sorrise malizioso, per poi passarsi una mano fra i capelli.

Entrò nella stanza e chiuse la porta.

"E poi, perchè dovrei ringraziarti?"

Chiesi, guardandolo sospettosa, cercando di trovare la risposta nei suoi occhi.

"Perchè?! Perchè ti ho salvato da quel coglione di Zach."

Strabuzzò gli occhi, mentre pronunciava la frase.

"Me la sarei cavata."

Sussurrai, a testa bassa.

"Te la saresti cavata? In che modo! Piangendo?"

Se n'era accorto.

Mi chiesi se fosse stato l'unico a notarlo.

"In qualche modo, sarei riuscita a cavarmela in ogni caso."

"Tu non conosci Zach. È un cazzone."

Urlò.

"Io non lo conosco, ma ce l'avrei fatta!"

Non ci conoscevamo e ci stavamo già gridando contro.

Sapevo avesse ragione lui, ma ormai avevo iniziato e non potevo tirarmi indietro.

"Ti avrebbe picchiato."

Ora, teneva la testa bassa e la sua voce sembrava impaurita.

"Non ho bisogno del tuo aiuto."

Conclusi. Lo spinsi fuori dalla porta e lui si girò di scatto, guardandomi deluso, prima di andarsene.

Volevo restare lontano da lui, in tutti i modi.

Non avrei sopportato un altro peso in più, da aggiungere alla mia schifosa vita.

Mi avrebbe procurato guai. Solo guai.

Decisi di chiamare Luke.

Lui mi avrebbe calmato. Se fosse stato qui mi avrebbe difeso lui e non quel..puttaniere.

Sì, puttaniere. Perchè è questo che è e non cambierà mai.

Figuriamoci grazie a me.

Composi il numero di Luke e dopo vari squilli rispose.

Parlammo di tutto quello successo nelle nostre vite quei giorni.

Ovviamente, tralasciai le parti che parlavano di Zach e Austin.

Si sarebbe precipitato qui e sarei dovuta stare attenta a troppi problemi.

Non che Luke sia un problema, ma se sapesse che Austin cerca invano di portarmi a letto, si infurierebbe e lo picchierebbe a sangue fino a ucciderlo.

Quando riattaccai, la stanchezza si era impossessata di me, così mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi, addormentandomi in poco tempo.

***

Heilà, so che non ho mai scritto niente dopo i capitoli, ma vorrei chiedervi cosa ve ne pare della storia fino a questo punto.

Lasciate un commentino per criticare o no la storia.

Spero continuiate a leggerla.

Baci

Hurricane || Austin MahoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora