Capitolo 17

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È già passata una settimana da quando io e Austin ci siamo baciati, quindi, da quando non ci parliamo più.
Esatto, io e Austin non ci parliamo da quando c'è stato quel maledetto bacio.
Cazzo, abbiamo rovinato tutto con quel bacio.

Quel bellissimo stupido bacio.

Sto cercando con tutte le mie forze di studiare, ma nulla riesce a distogliere la mia attenzione da Austin.

"Tesoro, lo vedo che non riesci a non pensare a Austin. Cosa è successo fra voi?" Domanda Cat, mentre regge un libro sulle gambe.
"Nulla." Rispondo picchiettando la penna sulla pagina.
Torno a concentrarmi sul testo di letteratura e nel contempo a smangiucchiare agitata il tappo della penna.

"Non so tu, ma io sono veramente stanca di leggere questi testi così antichi e noiosi, ti va di uscire?"
"Io non li trovo così antichi e noiosi." Dico senza staccare gli occhi dal libro aperto davanti a me.
"Andiamo Charlie, tutti li trovano antichi e noiosi, anche gli autori stessi li trovavano noiosi." Rispondo con una risata palesemente nervosa, che non passa inosservata.

Cat mi getta uno sguardo stranito ma decide di rimanere in silenzio.

Pochi minuti dopo sento qualcosa posarsi sul mio letto facendolo abbassare leggermente. Quando volto lo sguardo Cat è intenta a frugare nel mio armadio e realizzo che quelli sul mio letto sono solo vestiti sparsi.
"Che stai facendo?" Chiedo mentre Cat getta sul mio letto una camicetta in jeans a pois bianchi.
"Non dire nulla e vai in bagno a rinfrescarti, ti voglio qui fra cinque minuti. Stasera si esce!"
"Non mi va per niente di usci..."
"Ah ah ah! Ti ho detto di non dire nulla!" Dice sfiorando col suo indice le mie labbra.

Raccolgo l'intimo dal mio letto e mi chiudo in bagno, inizio a lavarmi e non penso a niente. Nella mia testa in quel momento si trova solo la scena del bacio.

Come una fotografia scattata più e più volte.

Quando esco dal bagno trovo Cat che mi aspetta con in mano dei pantaloncini, decisamente troppo corti per me, e una canottiera con due enormi buchi sui lati che lascia vedere il reggiseno, diciamo che se non l'avessi addosso sarebbe la stessa cosa.
"Cos'è questo?" Chiedo ironicamente indicando la canottiera, ora poggiata sul mio letto.
"Si chiama , essere sexy dovresti provarci ogni tanto."

Anche se non lo davo a vedere mi ero abbastanza offesa a quel commento, ma d'altronde, aveva ragione. Non mi ero mai mostrata molto sexy agli occhi degli altri.

Ora che ci penso, non so neanche perchè piaccio così tanto a Luke, voglio dire, non sono così bella come tutte le altre ragazze della mia età.

Allontano quei pensieri dalla mia mente e prendo i vestiti, iniziando a prepararmi.

Hurricane || Austin MahoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora