Capitolo 15

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La stradina ghiaiosa che si estendeva dinanzi a noi non finiva più e i miei piedi indolenziti faticavano a camminare oltre.
"Quanto manca?" Chiesi affannosamente.
"Non molto." Rispose, con la coda dell'occhio potei vedere un ghigno divertito sul suo viso.
Finalmente, vidi in lontananza un prato verde e sorrisi al pensiero di potermici sedere sopra e riposare.
Appena poggiai il piede sopra l'erba fresca sentii il suo profumo avvolgermi il corpo e mi accasciai a terra.
"Stai bene?" Austin si precipitò affianco a me.
"Si si, sono solo stanca." Dissi ancora col fiatone.
Mi alzai da terra e raggiunsi il centro di quel prato immenso insieme a Austin.
"Siamo arrivati." Disse alzando le braccia per mostrarmi quello che si trovava intorno a noi.
"Oh, grazie a dio!" Sbuffai, mentre lui scoppiò a ridere.
Lo guardai con un'occhiata fulminea, ma non dissi nulla.
"Ora?" Chiesi alzando le sopracciglia.
"Ora ascolta." Disse, mentre stendeva la sua giacca a terra perchè ci sedessimo sopra.
Mi sedetti su quel pavimento improvvisato e mi tolsi le scarpe, come stava facendo Austin.
L'erba fresca avvolgeva i miei piedi e, l'unico strato di stoffa che non mi permetteva di godermi la sua completa freschezza, era quella dei miei calzini.
Chiusi gli occhi e provai ad ascoltare.
"Irritabile il tuo ragazzo." Affermò piano a un certo punto. Aprii gli occhi e lo fissai.
"Non è irritabile, è molto protettivo." Poco a poco vidi aprirsi anche i suoi occhi scuri, che formavano un mix fra il marrone e il verde scuro.
"Sì invece che è irritabile e ti comanda come se avessi due anni."
"Non è vero, ha paura che possa succedermi qualcosa e si preoccupa per me." Mi sto irritando. Passo le mani fra i capelli frustrata.
"No, lui ti comanda a bacchetta non ti lascia decidere niente."
Ora mi ha proprio stancata.
"Oh Dio, Austin, tu non sai com'è Luke, non lo conosci e evidentemente non conosci nemmeno me!" Sbuffo.
"Hai ragione non ti conosco e allora perchè cazzo siamo qui insieme!" Urla.
"Non ne ho idea!" Mi alzo e raccolgo la mia borsa per poi andarmene e lasciarlo lì solo, a riflettere sulla nostra litigata.

Hurricane || Austin MahoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora