Capitolo 14

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"Allora, cosa ci trovi in Luke?" Chiese Austin, mentre addentai l'orribile insalata della mensa del college.

Iniziai a elencare tutte le cose che mi piacciono di Luke.

"È carino, simpatico, dolce, gentile, riesce ad ascoltarmi." Sorrisi pensando a lui. "Ma, cosa più importante, dopo la morte dei miei genitori è stato l'unico in grado di aiutarmi veramente."

Sbuffò rumorosamente e buttò gli occhi al cielo.

"Che c'è?" Se fosse stato vicino a me, gli avrei tirato un amichevole pugno sulla spalla.

"Tranne per l'ultima cosa, direi che mi hai descritto."

"Ah sì?" Risposi con aria di sfida.

"Sì, quindi potrei tranquillamente insinuare che tu sei cotta di me."

Avvampai alle sue parole.

"Oh, ma per favore." Dissi, buttandomi all'indietro sulla sedia.

Il ragazzo poggiò i gomiti sul tavolo, così da avvicinarsi più a me.

"Ne sono sicuro." Sussurrò a pochi centimetri dal mio viso. "Vieni."

Mi afferrò la mano e, come al solito, faticai per restare al suo passo.

"Hey amico, è arrivato il momento!" Urlò Johnson, il capitano della squadra di football, dal fondo della stanza, sia io che Austin capimmo il significato della frase e ci immobilizzammo sulla soglia della porta.

"Che hai detto?" Si girò lentamente il ragazzo, gli occhi neri e i denti stretti.

"Hey, tranquillo amico, ho detto solo che sarà arrivato il momento, ho visto che scappavate e-"

"Non dirlo mai più." Le pupille erano ancora dilatate e la mascella tesa.

"S-sì amico."

"Dai Austin credo abbia capi-"

"Charlie."

Decisi di rimanere in silenzio, per non infastidirlo ancora di più.

Il suo braccio circondò la mia vita fino a stringermi a sé, e quasi a nascondermi in modo protettivo.

"Se ripeterai o farai commenti offensivi su me o Charlie, preparati al peggio." Fece un lungo respiro. "E non chiamarmi mai più amico. Perchè non lo sono."

"O-ok, ami-, uh, volevo dire, Mahone."

Detto questo mi prese per mano e uscimmo dalla mensa.

E fu in quel momento che capii che Austin Mahone, il più temuto della UTSA, teneva veramente a me e non mi avrebbe lasciato andare così facilmente.

Hurricane || Austin MahoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora