Capitolo 26

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Quando Cat ha detto mi avrebbe trasformato non pensavo lo intendesse letteralmente.
"Wow, Charlie sei stupenda" Catherine mi fissa un'ultima volta, prima di portarmi di fronte allo specchio e farmi osservare il risultato del suo lavoro.
Quando osservo il tutto, porto le mani, racchiuse a coppa, davanti alla bocca e sbarro gli occhi.
"Lo so lo so, sono brava" si complimenta autonomamente la bionda al mio fianco.

Indosso un vestito che arriva a metà coscia, blu notte, in vita si trova una cintura oro con un fiocchetto sul davanti. Ai piedi ho delle scarpe anch'esse blu, con del leggero tacco.
I capelli marrone scuro ricadono sulle spalle e sul fondo si diramano tanti leggeri boccoli.
Mi giro, dando le spalle alla lastra di vetro, e butto le braccia al collo di Cat.
"Grazie, grazie, grazie" sussurro lasciandole, ogni tanto, dei baci sulle guance.
"Ehi, aspetta a ringraziarmi" mi allontana dalle spalle, prendendo dal suo armadio una pochette oro.

Un rumore rieccheggia nella stanza e in pochi secondi la porta si apre, rivelando Austin sulla soglia della porta.
"Charlie sei pron- wow" rimane a fissarmi, immobile.
Arrossisco e porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Grazie" dico per la milionesima volta oggi.
Austin fa un passo avanti, quel tanto da poter entrare in camera e raggiungermi.
Con la coda dell'occhio noto, a pochi centimetri di distanza da me, Cat, che mi guarda eccitata.

"Andiamo?" Domanda il ragazzo, porgendomi una mano.
La afferro e usciamo dalla stanza, mentre Cat ci grida dietro un "Divertitevi" pieno di malizia.
Alzo gli occhi al cielo, sbuffando silenziosamente.

Raggiungiamo insieme l'auto di Austin e quando abbasso lo sguardo, noto che le nostre dita sono ancora intrecciate.
Imbarazzata, salgo in auto, mentre il ragazzo prende posto di fianco a me.
"Sei bellissima stasera" dice tranquillamente, guardando di fronte a sé la strada che si estende.
Provo a rispondere, ma le parole mi si bloccano in gola e sento le guance riscaldarsi.

Arrivati alla casa di "un conoscente" come lo aveva definito lui, di Austin, scendiamo dall'auto e entriamo nell'edificio.
Un puzzo di alcool e fumo raggiunge le mie narici e non posso fare a meno di arricciare il naso, disgustata. Sul volto di Austin si forma un ghigno divertito e lo colpisco allo stomaco con una leggera gomitata.
Mi prende per mano, trascinandomi dai suoi amici, fra cui Alex.
"Charlie!" Mi rivolge un sorriso ampio che io non respingo.

Decido di sistemarmi su una sedia e Austin si mette di fianco a me, tenendomi sempre per mano.

"Quindi Zach vi ha dato buca, eh?" Domanda divertito, ad un certo punto un ragazzo dai capelli biondi, seduto di fianco ad Alex.
Austin rilascia la mia mano, serrando in due pugni le sue, fino a far diventare le nocche bianche.
Le mie dita si posano sul suo braccio e il suo sguardo freccia verso di me. Scuoto la testa impercettibilmente e mi alzo dalla sedia.
"Dove vai?" Mi domanda con occhi luminosi.
"In bagno" alzo le spalle e lui cerca di sollevarsi ma lo fermo.
"Posso farlo da sola" gli sorrido e lui annuisce rimettendosi al suo posto.
Non ho idea di dove si trovi il bagno, così comincio a farmi strada tra la gente fino a raggiungere il piano superiore, in cui si trovano varie stanze.

Dopo aver aperto le prime tre e aver scoperto che non erano il bagno, ma stanze dove divertirsi, immaginatevi come, spalanco una porta con le ultime speranze rimaste.
Rimango delusa nel non trovare il bagno, ma felice del fatto di aver trovato una terrazza.
Mi serviva prendere aria.

Mentre sono poggiata al davanzale, sento un rumore alle mie spalle, ma decido di non darci troppo peso.
Due braccia possenti mi afferrano per la vita facendomi voltare.
Trovo un ragazzo, visibilmente ubriaco, a due centimetri di distanza dalla mia bocca, intento a trovare delle parole con un senso logico.
"Che ne dici se ce ne andiamo in una di quelle stanze, sai..." La conferma che è ubriaco fradicio, mi arriva alle narici e storgo il naso.
"No." Porto una mano davanti alla sua faccia per distanziarmi un po', ma lui la scosta, baciandomi aggressivamente.
Alzo velocemente un ginocchio che fa capolino con le sue parti basse.
Il ragazzo si allontana velocemente da me, portandosi una mano sul pacco e massaggiandolo lentamente.

Ne approfitto per scappare, ma mentre sto rientrando in casa, una mano mi afferra il polso e il ragazzo di poco prima mi strattona violentemente, facendomi voltare e aumentando la presa sul mio polso.
Una lacrima mi sfiora il viso e cerco di far regredire le altre, pronte a sgorgare.
"Brutta puttanella, perché mi hai fatto questo?" Domanda ringhiando, aspettando una risposta che non riceverà.

Mentre rinforza la presa sul mio polso, lo sento allontanarsi velocemente e noto Austin intento ad allontanarlo da me.
Non dice nulla e si affretta a buttarlo a terra, iniziandolo a picchiare con tutta la forza che ha in corpo.
Per un attimo riesco a scorgere il suo viso, gli occhi sono iniettati di sangue e i capelli scompigliati. Ha anche un piccolo taglio sul labbro superiore, ma è quasi insignificante.
Le gambe fanno fatica a reggermi mentre continuo a urlare di smetterla ai due, che però non accennano a staccarsi.

Corro dentro casa e cerco un posto sicuro in cui rinchiudermi.
Trovo una porta ed entro velocemente sbattendo la lastra di legno alle mie spalle.
È una stanza abbastanza grande, al muro sono appese foto di varie persone e poster di ragazze nude.
Credo sia la stanza del proprietario di casa.

Sento un rumore provenire dalla parte buia della camera e sussulto un poco, prima di avvicinarmi alla fonte del suono.
Un ragazzo sta fissando lo schermo del suo cellulare e tiene un bicchiere in mano.
"Tayler?" Domando incerta.
"Uh, ciao Charlie. Che è successo?" Deve essersi accorto delle lacrime che iniziano a rigarmi il viso, così si alza e mi raggiunge, abbraciandomi.
"Ora ci sediamo okay? Poi mi spieghi"
Dopo esserci seduti e avergli raccontato tutta la storia, da quando sono entrata alla festa fino ad ora, mi fa una richiesta, sorprendendomi.

"Parlami di questo Austin"

"Beh, lui è più di un migliore amico, ma meno di un fidanzato. Amo stare con lui, amo quando sorride, amo quando mi prende per mano senza avvertirmi, amo il fatto che voglia proteggermi dal mondo, amo quando mi parla, quando mi fa ridere."
Tayler mi ferma, spiazzato.
"Forse non ami tutte le cose che mi hai elencato. Forse ami...."
"...lui." completo io. Rendendomi conto di quanto sia innamorata di quel ragazzo.
"Sono innamorata di Austin." Ripeto, più a me stessa che a mio cugino.

Lui mi guarda soddisfatto fino a quando non alza lo sguardo, osservando un punto indefinito oltre la mia figura.
"Davvero?" Sento alle mie spalle.

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Ehiehiehi
[-4 capitoli alla fine della storia.]

Grazie a tutte quelle che seguono e votano la mia storia.
xoxo

Hurricane || Austin MahoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora