Passione segreta

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Quella notte Shinichi dormì a malapena, combattuto tra la frustrazione di essere stato battuto anche quella volta e la nascosta eccitazione che sentiva. Sapeva che il giorno dopo sarebbero dovuti partire e già si domandava quando l'avrebbe rivisto.

La mattina arrivò fin troppo in fretta e la frenesia della preparazione dei bagagli lo stava stressando. Quel svuotare gli armadi, piegare e riporre nella valigia era un qualcosa che lo aveva sempre innervosito, per questo motivo lui solitamente lasciava tutti gli indumenti nel bagaglio, anche se il soggiorno era lungo.

«Ascolta, visto che la mia valigia è già pronta, vado un'attimo di sopra a salutare un amico, ok?» fece, rivolto a quella che ufficiosamente era la sua fidanzata.

«Va bene. – rispose Ran avvicinandosi a lui – Ma mi raccomando torna presto perché tra poco dobbiamo andare.» aggiunse, baciandogli le labbra.

Il ragazzo sorrise, dopodiché uscì dalla camera e fece un piano di scale, ritrovandosi a quello di sopra. Sapeva benissimo quale fosse la sua camera, perché quel maledetto gli aveva lasciato un biglietto in tasca, quando il giorno prima l'aveva fatto svenire.

Bussò e ad aprire fu proprio lui, in jeans e con sopra solamente una camicia sbottonata: probabilmente si stava cambiando. Lo invitò ad entrare e lui lo seguì in silenzio, osservando il suo petto e i suoi addominali in bella vista.

Fu un attimo, nel momento in cui si chiusero la porta alle spalle, andarono l'uno verso l'altro intrecciandosi in un abbraccio talmente sentito da non poter fraintenderlo in nessuno modo.

«Non riesci proprio a stare alla larga da me, eh Kudo?» domandò, rimanendo avvinghiato lui.

«In realtà ero venuto per dirti di smetterla di farmi svenire ogni qualvolta devi rubare un gioiello, quella era una mia prerogativa una volta.» si lamentò, ma era chiaro che non erano quelle le sue intenzioni, visto ciò che stava facendo.

«Sei veramente scarso a mentire lo sai? – fece lui, allontanandosi leggermente in modo da guardarlo in faccia, ma continuando a lasciare le braccia attorno alla parte alta dei suoi fianchi – E comunque ti ho detto di Pandora e sai anche benissimo che non rubo mai nulla per davvero, quindi ancora mi domando perché devi sempre metterti in mezzo.» aggiunse con uno sbuffo, un qualcosa che fece prendere Shinichi di coraggio.

«Non mi dispiacerebbe affatto metterti un paio di manette ai polsi e catturarti per sempre.» disse e il suo tono di voce si era fatto basso e deciso, mentre lo guardava con uno sguardo leggermente più intenso. Lo vide sorridere, serafico, e in un attimo avvicinò nuovamente il capo al suo spostandolo leggermente sulla destra e sussurrandogli qualcosa all'orecchio.

«Mi spiace Kudo, ma anche lì sarei io a comandare la partita.» solamente con quella frase Shinichi sentì un brivido percorrergli tutto il corpo e fermarsi proprio in mezzo alle gambe.

«Tu...» riuscì appena a sussurrare, ma la sua voce uscì maledettamente smorzata.

«Immagina cosa succederebbe se fosse il ladro ad ammanettare il detective. – continuò lui imperterrito – Non hai idea di quante cose potrei...»

«Kaito! Cosa diavolo stai facendo?!» una voce acuta interruppe ogni altro gesto e discorso, sorprendendo il ragazzo con già una mano sulle natiche dell'altro.

«A-Aoko... – disse allontanandosi da Shinichi – Io... Insomma noi? Che c'è?» concluse, tentando di cambiare discorso.

«Che c'é?! E me lo chiedi? Tu stavi...» anche la ragazza venne interrotta, da un leggero bussare.

Sulla soglia della porta della stanza che Aoko aveva lasciato aperta c'era Ran.

«Scusate, ma... Shinichi noi dovremmo andare.» disse tranquillamente, non sapendo il motivo di quella discussione che aveva interrotto.

«Sì dammi solo il tempo di...» cercò di dire.

«Vai tranquillo Kudo, me la cavo io.» lo rassicurò Kaito, facendogli l'occhiolino.

Il giovane detective sospirò, allontanandosi a malincuore da lui. Forse era proprio il caso che cominciassero entrambi a pensare di smetterla con quella stupida copertura dei perfetti fidanzati, ma a quanto sembrava il momento non era quello.

«Cosa stava succedendo?» domandò Ran, mentre erano entrambi in ascensore.

«Nulla... Non ti preoccupare.» rispose lui, accennando quello che era evidentemente un finto sorriso.

» rispose lui, accennando quello che era evidentemente un finto sorriso

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14/6/21

La verità è che questa one-shot me la sono sognata qualche notte fa XD Nel sogno andava in modo leggermente diverso il finale, ma diciamo che non ho saputo gestirlo appieno, soprattutto perché volevo rimanere nei caratteri delle povere due fanciulle...
Comunque ditelo che vi mancavano le mie yaoi di loro due <3 A me tantissimo!

Un bacione da me e dal mio onii-san Kaito ;)

KiarettaKid

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 14, 2021 ⏰

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