ROMANCE
~sfumature Dark
~sfumature Thriller
A ventun anni Sam si sente sempre come la se stessa bambina: sola, diffidente nel fidarsi degli altri.
A ventiquattro anni Nicholas è tenuto alla larga da tutti come se fosse un cartello di pericolo, nero...
Stand over by the wall Where I can see it all Find out who ya call
And if the lights are all down I'll see who's around
One Way or Another -Until the Ribbons Break
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Un piacevolissimo calore mi lambiva un lato del corpo; l'altro, in contrapposizione, era gelido. Odore di legna bruciata, fumo denso mi penetrò le narici.
La gola grattò come se mi avessero calato della carta vetrata nell'esofago e vi fosse rimasta incastrata. Deglutii; il raschiare si acuì, mi trafisse dall'interno.
Tossii, spalancai gli occhi. La luce scoppiettante del fuoco mi abbagliò, le lingue cremisi danzavano a pochi passi da me. Mi puntellai sulla superficie granulosa su cui ero distesa e sollevai del tutto il busto, piano piano. La tosse diminuì fino ad acquietarsi.
Che posto era quello?
Il focolare disegnava sulle pareti adiacenti al camino riverberi purpurei. Ero distesa su un tappeto dall'odore stantio e la consistenza ruvida; il tessuto sfregò in modo spiacevole contro la pelle nuda delle gambe.
Nuda?
Mi tolsi di dosso la coperta che mi avvolgeva. La pelle svestita si imperlò di brividi.
Abbassai gli occhi sulla felpa che indossavo: era così lunga che le maniche mi superavano di svariati centimetri le punta delle dita, la base arrivava a coprirmi fino a metà coscia. Emanava un profumo di bucato fresco e agrumi.
L'agitazione mi ruggì nel petto. Quel posto non era casa mia. Afferrai i lembi della felpa e iniziai a togliermela. Non era mia!
La pelle denudata del busto venne avvolta dal freddo.
«Rimettila.»
Mi bloccai.
Lasciai andare i bordi di stoffa e mi voltai di scatto.
Le assi del pavimento cigolarono, un respiro cadenzato e appena udibile perforò l'atmosfera. Occhi bucarono il buio da cui il resto della stanza era avvolto. Con passi misurati qualcuno si avvicinò, affiorando dalla penombra.
Le fiamme disegnarono arabeschi ambrati; ombre oscure e sfumature amaranto, uno scultore avaro. Zigomi alti e marcati, occhi abissali ma brillanti come diamanti. Nicholas.
«Stai lontano...» La voce grattò, mi strozzai con le mie stesse parole.
Combattei contro l'attacco di tosse. Portai le gambe al petto per nascondere il nascondibile.
«Copriti. Ne faccio a meno di vederti di nuovo nuda.» Voce profonda e graffiante, cocci rotti avvolti dal velluto.