27. Competerò per te

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All this darkness underneath
Hollow trust turn casualties
Can be leaving what we see
(Is it all an illusion)

Watch your Back - Sam Tinnesz






L'evento di arte moderna si teneva in un edificio in centro di proprietà dei Black. C'erano quadri illuminati da faretti opalescenti, tavoli a cui un catering incravattato sostava. I pochi invitati erano abbigliati in modo elegante e formale.

Gli artisti erano coloro che gettavano il proprio mondo interiore su tela. Emozioni imbrigliate in pennellate uniche. Ogni pittore della contea del West Sussex era giunto a Haywards Heath a mostrare con orgoglio le proprie opere.

Ma nessuna mi diceva niente.

Ognuno aveva un'opinione da condividere, non sempre piacevole.

Il tintinnio dei tacchi che solcavano il pavimento si confondeva con quello dei calici che si scontravano in brindisi di congratulazioni e convenevoli.

La mano di Trevor si fece strada sul mio fianco. «Ti stai annoiando?»

«Diciamo che non capisco la maggior parte di quello che dicono.»

Un signore dall'accento francese fece un rispettoso gesto nei confronti di Trevor passando dinanzi a noi. Tutti lo omaggiavano, come alla ricerca di approvazione.

«Ah, non ci credo. Penso invece che tu non condivida quello che dicono, è ben diverso.»

«Dovrei smettere di sorprendermi del tuo saper leggere le persone.»

«No, ti prego, continua a stupirti. Rende tutto molto più appagante» sussurrò nell'incavo dietro il mio orecchio. Un punto sensibile non più coperto dai capelli che tenevo legati in una coda alta.

«Se proprio lo rende appagante...»

Ridacchiò, un suono che aveva del sensuale e istigava a volerne di più.

«Oh, non sai quanto.» Le dita si incastrarono tra la camicetta elegante e il bordo dei miei pantaloni. «Ti va se ti mostro ciò che penso possa piacerti di più?»

«Sono aperta a tutto.» Avevo troppa confusione in testa, Trevor mi aiutava a renderla un brusio di sottofondo. Era troppo semplice dirgli di sì.

Il suo sguardo languido si aggrappò alle mie labbra con sfrontatezza. «Questo rossetto, Rossa, mi fa venire voglia di togliertelo, qui e subito.»

Oh santi noi...

Mi immobilizzai. Avrei riconosciuto quei boccoli ordinati lontano un chilometro: troppo perfetti, troppo biondi, troppo luminosi. Il consueto tintinnare dei bracciali d'oro al polso giunse insieme a Susan de Clare. Seducente come il drappo di seta che indossava. Si avvicinò ancheggiando tra i presenti.

«Samantha Knight.» Mi apostrofò la voce suadente di Susan; inclinò il capo socchiudendo le labbra con estrema ponderazione. «Pensavo proprio a te.»

«Susan non gradisce la concorrenza.» Affermò Trevor aderendo a me.

Spalancai gli occhi quando la suddetta fece scorrere le proprie dita lungo i pettorali succinti di Trevor, come se io non fossi appiccicata a lui.

«Non sapevo vi fosse una concorrenza.»

Era ovvio che tra i giovani più in vista di Haywards Heath si conoscessero. Non avevo immaginato, però, che fossero intimi fino a quel punto.

«Oh no, nemmeno io.» Un sorriso derisorio. «Sai, Sam, ci sono molte cose che non sai».

«Perché non dirmele, allora.» La sfidai ergendomi in tutta la mia statura. Una pulce che si metteva a tu per tu con una tigre: ottimo Sam, ottimo.

Black Moon ~ Figli della LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora