ROMANCE
~sfumature Dark
~sfumature Thriller
A ventun anni Sam si sente sempre come la se stessa bambina: sola, diffidente nel fidarsi degli altri.
A ventiquattro anni Nicholas è tenuto alla larga da tutti come se fosse un cartello di pericolo, nero...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Consultai di nuovo l'indirizzo che mi aveva inviato Ben.
I lampioni erano ormai accesi, l'imbrunire abbracciava i profili dei palazzi in quella via deserta ai margini di Haywards Heath. Intravedevo il bosco disperdersi alla fine della strada. Mi piaceva molto vedere quella natura che spuntava ovunque nella città, mi ricordava casa di nonna in Italia, mi ricordava casa. Quella che ancora sentivo come tale.
Scossi la testa con forza. Non potevo agganciarmi a quei pensieri, alla mia vita, quella che era un tempo. Non potevo farlo, sarebbe stato un viaggio senza speranza, un discendere senza sicurezza di risalire. Non avevo appigli, rampini, salvagenti per tornare in superficie.
Inspirai con forza, mi concentrati sulla brezza serale che mi sferzava il viso. Osservai le indicazione una volta ancora. Avevo un lavoro da ottenere, era solo quello l'importante adesso. Ed eccola lì: una villa isolata, circondata da un giardino incolto e selvaggio, nel silenzio del crepuscolo.
Le case più vicine erano a diversi metri di distanza. Pochi rumori in sottofondo: l'abbaio rauco di un cane, una porta sbattuta, il gracchiare di una TV. L'abitazione davanti a me era immersa in un silenzio innaturale che mi fece pizzicare l'attaccatura dei capelli. O forse era solo la temperatura che stava scendendo. Calai il berretto fino alla punta delle orecchie.
Sulla targhetta appesa alla colonna un cognome stagliava sbiadito: Moon. Suonai il campanello. Lo sentii riecheggiare da dentro le mura.
Attesi.
Nessuno rispose.
Suonai di nuovo, ma niente cambiò.
Iniziai a spazientirmi, mi morsi il labbro inferiore, alla ricerca di una soluzione. Osservai il cancello che introduceva al vialetto dell'abitazione. Non era stato chiuso, ma solo accostato.
Entrai con circospezione, la ghiaia crocchiò sotto la suola degli anfibi. Raggiunsi la porta in legno scuro, bussai con le nocche rese ipersensibili dal freddo.
E di nuovo non ricevetti nessuna risposta.
Eppure poco prima avevo intravisto una luce provenire dal piano superiore; per cui doveva pur esserci qualcuno in casa. Forse si trattava di un'anziana signora con l'udito debilitato.
Il perché dovessi ritirare qualcosa proprio lì, non riuscivo a spiegarmelo. Magari era tutto uno scherzo di cattivo gusto per farmi fare una figuraccia, dato che era stata Susan de Clare tramite Ben a incaricarmi di fare la consegna.