ROMANCE
~sfumature Dark
~sfumature Thriller
A ventun anni Sam si sente sempre come la se stessa bambina: sola, diffidente nel fidarsi degli altri.
A ventiquattro anni Nicholas è tenuto alla larga da tutti come se fosse un cartello di pericolo, nero...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
«Ci vediamo giovedì.»
Il professore ci congedò con un sorriso tirato, la classe si destò dall'immobilità delle ultime ore. Iniziai a riporre i libri nello zaino, i capelli scivolarono in avanti incastrandosi con la cerniera. L'odore di disinfettante e pagine di libri mi aveva intorpidito l'olfatto.
«E quindi era un flirt in piena regola.» Mi ingaggiò la voce cristallina di Alice. «Quello con Trevor Black. Sabato.»
«Lo conosci?» Sollevai lo sguardo.
«Non è certo uno che passa inosservato.»
Arrossii mentre tentavo di togliere tutte le ciocche che mi erano franate all'interno dello zaino.
«E se ci aggiungi che fa parte della famiglia dei Black.»
«I Black?»
«Si vantano di essere stati tra i fondatori di Haywards Heath, generazioni or sono. Sono ammirati e benvoluti da tutti, diciamo che sono un po' il portavoce della comunità. Anche perché hanno conoscenze rilevanti e molti agganci. Inoltre possiedono una delle catene alberghiere più famose del paese.»
«Trevor ha detto qualcosa riguardo il lavorare nell'azienda di famiglia.»
Alice si districò i lunghi capelli dal giubbotto candido che aveva appena indossato. «Esatto, immagino che lavori all'interno dell'amministrazione aiutando il padre.»
Ci avviammo verso la soglia dell'aula.
Alice mi tirò una gomitata sollevando un sopracciglio, il sorriso complice. «E comunque Trevor è un figo da paura, anzi, un manzo da paura! Ti sfido a trovare qualcuno che non ci abbia mai fatto un pensierino.» Le iridi azzurre vennero illuminate dalla luce che filtrava dalla coltre plumbea nel cielo. «E da come ci flirtavi sabato, direi che vale anche per te.»
«Be', difficile non farselo piacere. Ha un certo fascino.» Incassai la testa nelle spalle, schivando il suo sguardo curioso. «Comunque sia non ci siamo lasciati né il numero né altro, quindi è molto probabile che non lo rivedrò.»
«Ad Haywards Heath? Scherzi? Vedrai che se avete intenzione di rivedervi non sarà difficile. Se vuoi lo trovo io il numero.»
«Meglio di no, Alice» borbottai.
Il fresco della giornata mi baciò le guance.
La mia vita era già abbastanza incasinata per aggiungerci un ipotetico ragazzo con cui uscire. Soprattutto dopo quello che era successo. Avevo un'accozzaglia di cocci rotti dentro, una catastrofe di fili spezzati e aggrovigliati. Andavo avanti per inerzia; mi domandai quando questa sarebbe esaurita.
