C. 14

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Harajuku e Shibuya sono i miei quartieri preferiti a Tokyo, si possono vedere una grandissima varietà di persone e di stili, si passa dal gyaru al visual key e inoltre ci sono un sacco di cosplayer che vanno in giro in cosplay, quindi è magnifico vederli negli ambiti della società.
Esco dalla metro, nelle vie c'è sempre una marea di gente, ma lo adoro, amo Tokyo per la quantità di gente e le grandi possibilità.
Effettivamente c'è qualche cosplayer, Nezuko, Esdeath e Gojo. Niente di speciale , sempre i soliti anime mainstream, ma in compenso ho visto un gruppo di Lolita, delle ganguro e una coppia punk. Mi ricordano Ren e Nana, uno dei ricordi più belli di quell'anime è stato una notte, era da tanto che non andavo a scuola, ma mi era stata mandata una lettera che se non fossi ritornata a scuola mi avrebbero bocciato, era la notte prima, la sera in cui ho iniziato Nana, ero arrivata al 6o episodio, sarei andata avanti ma dovevo andare a dormire per il giorno dopo, Nana e Ren mi hanno colpito, ho sentito nel mio cuore il loro dolore nella separazione; ho desiderato di avere una relazione come la loro, a 16 anni Nana era andata a convivere con il suo fidanzato Ren.
Dire fidanzato fa da ridere ;era molto di più che solo un fidanzato .
La malinconia aveva preso la situazione, ho passato la notte a piangere accompagnata da Apocalypse, dei cigarettes after sex per tutta la notte.
Lo trovo un bel ricordo perché sento di aver pianto per una buona causa, perché mi hanno fatto capire il significato vero dell'amore.

Vivienne Westwood è una tappa obbligatoria ad Harajuku, benché non possa comprare niente(per ora), mi fa sempre piacere vedere le nuove collezioni, peccato che questo stile non venga più apprezzato come 30 anni fa, anche se sono più una fan del metal il punk ha un bellissimo stile.
Le borsette, I gioielli, I cappotti, I vestiti, tutti che supplicano di comprarli , peccato che non abbia abbastanza soldi, sennò svuoterei la boutique intera.
Passato il pomeriggio per I negozi di Harajuku, prendo la metro per Shibuya, ho portato dietro dei vestiti e trucchi, penso di cambiarmi, anche se il mio outfit di ora non ha niente da invidiare a nessuno, non ha niente di discoteca, ovvio che dovrò apparire, ma non con le solite Tuk, dei pantaloni visual e un top di velluto con la croce.
Ho ancora 30.000 yen , spero che bastino .
Mi dirigo nel bagno, entro in una cabina, devo apparire appariscente ma non in un modo sgargiante, più che altro devo sembrare l'affascinante forestiera, per questo ho un tubino bianco in cotone, un cappello di pelo bianco, una pelliccia bianca e dei mammoots bianchi di Dior, presi al mercato dell'usato, gli orecchini pendenti di Vivienne Westwood e ho quasi finito, ripasso il trucco con libretto viola , matita, rossetto rosso scuro, lucidalabbra, mascara, illuminante e, tocco di classe, il neo nero vicino alla bocca, in realtà c'è l'ho già ma è chiaro e piccolo, quindi non si vede se non da vicino.
Esco dal bagno, sono le 8 e mezza di giovedì, la gente mi guarda, mi fissa, meglio così, vuol dire che risulto affascinante rispetto agli altri.
Ed eccola lì, la TK Shibuya, una delle più rinomate e grandi discoteche del quartiere, c'è già una fila enorme benché sia presto; questo genere di discoteche costano parecchio, ma non m'importa, è l'unica volta nella mia vita in cuoi ci andrò, voglio vivermela bene.
Entro per le 11 , la musica è assordante, c'è fumo dappertutto, mi siedo a una delle poltroncine, tutto è contornato da luci colorate , l'ambiente senza gente , solo il locale con la musica giusta sarebbe la fine del mondo, ma così, è proprio un posto di merda.
Per di più io odio ballare, sono scordata ed è probabile che risulti un idiota muovendomi a caso dietro una musica che manco mi piace, quindi meglio starsene a guardare la folla con un bloody Mary in mano, qui li fanno buonissimi i drink.

X"non sei di qui  vero?"
Non so come ci sono finita ma sto ballando da mezz'ora con un tipo, non so chi sia, ma è arrivato al tavolo dicendo che sono la ragazza più bella del locale, che sembro una straniera e mi ha detto che ha un debole per le straniere. Sono ubriaca, sennò non sarei qui a ballare.
Y/N"Vengo dall'Ucraina, anche se i miei nonni erano in realtà cinesi, ma si sono trasferiti "
Certo che è proprio ubriaco pure lui a credere a ste stronzate, si vede palesemente che sono giapponese 100% ,che idiota.
X" Lo sapevo, in Ucraina sono tutte belle come te? "
Y/N"No, ci sono solo io così bella "
X"ci avrei scommesso, avrai un nome straniero "
Y/N" Mi chiamo Angelina "
X"È proprio un nome straniero, Io sono Saotome Kanjiro , ma puoi chiamarmi per nome, come gli stranieri "
Mi si avvicina ancora di più fino all'orecchio, ha l'alito che puzza di acqua vite, chi cazzo beve l'acqua vite?!
Ka"sai, non l'ho mai fatto con una straniera, vuoi che ci spostiamo in un luogo più appartato? "
Non so perché dico di si, forse perché è l'unica notte in cui mi potrò mai svagare, scopare e bere chiunque e qualunque cosa.
Ci spostiamo in un love hotel, entra in camera, mi butta subito sul letto, mi alza il vestito mentre mi bacia, perché mi bacia? Che alito di merda.
Mi toglie le mutande mentre si è già tolto i pantaloni.
Ka"cazzo ma c'hai il ciclo? Che schifo, come cazzo ti sei permessa di dirmi di si se avevi il ciclo? Che puttana, il tuo lavoro è proprio quello della merda in mezzo alla strada, perché puzzi e fai schifo, nessuno ti vuole brutta Ucraina di merda, tornatene nel tuo paese a mangiare borsh e acqua di fogna , troia"
Si riveste e se ne va subito, non me ne pesa niente di quello che mi ha detto, la cosa importante è che mi abbia pagato il letto per stanotte.
Mi svesto, vado sotto le coperte e mi addormento subito.

Qual'è l'essenza dell'essere? L'essenza dell'essere è la verità che sta nel semplice fatto di esistere, di avere un'essenza, ma non sappiamo quale sia quest essenza , perché in ogni visuale cambia quest essenza , la verità che sta nelle cose è manipolare in base al pensiero delle persone che hanno su di essa, ognuno ha una visuale della realtà diversa, per questo non esiste l'essenza dell'essere, perché ognuno può cambiarla in ciò che vuole , o meglio, chi ha inventato l'essenza delle cose ha pensato il giusto? O ha scelto la via sbagliata? Per questo non siamo sicuri della realtà che circonda, prendiamo per esempio una sedia di legno, potrei tagliarle le gambe, di una aggiungerci una lama e farne un'ascia, di un'altra attaccarci un pezzo di stoffa e farci una bandiera, della terza inciderla e farci una bacchetta e l'ultima la impianto a terra e la uso come sorreggi piante. Per questo l'essenza della sedia iniziale è sparita, per mettere posto ad altre essenze come la bandiera, l'ascia ecc.
Ma ognuno potrebbe smontare la sedia e farci quello che vuole, sto dicendo che niente esiste perché il niente può diventare il tutto solo in base a tanti pensieri.



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