capitolo 2

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erano le 6 del pomeriggio e alle 8 mi sarei dovuta vedere con Isabelle così mi iniziai a preparare.
Preparo un bel bagno caldo e ci resto per un'ora piena, vedo che sono le 7 e cerco di sbrigarmi.
Vado in camera e come al solito non so cosa mettere così dopo 20 minuti ho scelto di mettermi una gonna corta bianca con sopra un top nero che copriva a malapena le mie forme.
Odio stare al centro dell'attenzione ma faceva troppo caldo quella sera, non avevo altra scelta. Inizio a piastrarmi i capelli e metto solo un po di mascara. Finalmente scendo al piano di sotto ma sento delle risate. Non ero sola.

-"wo wo dove pensi di andare così?"

-"dyl fa caldo ho solo questo"

Mio fratello è sempre stato molto protettivo con me, ma nonostante questo non abbiamo segreti e ogni volta che finivo a letto con un ragazzo per puro piacere, a patto che non siano stati suoi amici, quelli erano off limits, glielo dicevo e lui faceva la stessa cosa. Il nostro era un rapporto senza limiti e a me va bene così.

-"non fare cazzate"

-"stiamo parlando di clarissa, certo che le farà"
La sua voce. Era ancora qui.

-"non ho chiesto il tuo parere thomas" dico mentre cerco il mio telefono nella borsa.

-"cerchi qualcosa?"
disse Tyler, un'altro amico di mio fratello. non si vede molto spesso perché non abita qui ma in California.

Con lui non ho un rapporto era semplicemente...Tyler, l'amico di mio fratello. Non mi sta antipatico anzi il contrario ma appunto non lo vedo quasi mai.

-"non trovo il telefono" dico mentre salgo le scale per andare in camera mia.

-"eccolo" dico tra me e me.

-"trovato?"
Sento una voce dietro di me...la sua.

-"che ci fai qui?" incrociai le braccia e lo guardai dritto negli occhi.

-"volevo aiutarti a cercare il telefono" fece uno dei suoi sorrisini e si avvicinò a me, io indietreggiai fino a finire con la schiena al muro.

-"non mi serve il tuo aiuto"

-"no?" mi spostò una ciocca di capelli dietro al mio orecchio ma gli levai subito la mano.

-"no." dissi in modo freddo.

-"peccato"

-"Thomas levati" gli misi le mani sul petto per provare a levarlo ma non si mosse di un millimetro.

-"perché? Cos'è? Sei nervosa?" fece scendere la sua mano sul mio collo tracciandomi una linea continua invisibile fino alla mia spalla.

-"perché dovrei, non sono come una delle tue puttane che fai innamorare e poi scarichi senza un motivo, giusto..per il gusto di farlo"

-"intanto sei una puttana però" mentre diceva questo mi guardò dalla testa ai piedi, tutto il mio corpo era sotto i suoi occhi.

-"ma non tua" gli presi il polso stringendolo e guardandolo fisso negli occhi, mi piace sfidare le persone con lo sguardo.

-"non ancora" mi prese entrambe le mani e le fece intrecciare con le sue per poi posizionarle sopra la mia testa. Ci sapeva fare ma non sarei cascata ai suoi piedi.

-"ne ora ne mai, mettitelo in testa" continuai.

-"sai mi sono informato sul tuo conto e ho scoperto molte cose" mi sussurrò al mio orecchio facendomi sentire il suo alito caldo su di esso.

Non voleva andarsene? Ok farò il suo stesso gioco.

-"a si? E cosa?" ammiccai un sorriso e alzai la mia gamba destra molto lentamente in mezzo alle sue gambe. Lo vedevo, non si aspettava questa mossa. Ancora una volta l'ho sorpreso.

-"clarissa.."

-"parla ti ascolto" la mia gamba stava salendo sempre di più e lui era eccitato, il suo respiro era irregolare, stava iniziando a sudare e ad agitarsi.

-"ho..ho scoperto che sei andata a letto con molte persone, 2 minuti fa mi hai criticato ma fai la stessa identica cosa"

-"ti sbagli, io non metto i sentimenti in mezzo. Puro divertimento...per me e per lui.."

faccio scendere la gamba e finalmente il mio piede tocca a terra mi avvicino al suo corpo con ancora le mie mani bloccate. Azzero le distanze e mi avvicino al suo orecchio per sussurrargli il continuo della mia risposta.

-"...mentre tu le fai innamorare, giochi con i loro sentimenti è molto diverso caro thomas"

Mi stacco e ci guardiamo dritto negli occhi lui si stava avvicinando. Voleva baciarmi? Libero I miei polsi dalla sua mano.

-"ti sbagli mio caro thomas se pensi che io e te finiremo a letto o ci baceremo, non sono una facile"

-"però intanto ti scopi un ragazzo ogni settimana"

-"sono loro che cedono, io non ho mai ceduto ad un ragazzo. Se lo faccio è perché io mi voglio divertire non soddisfo il divertimento altrui"

Mi guardava e non ha detto niente, il che è strano insomma è Thomas ha sempre da ridire.
Finalmente suona il campanello alla porta, Isabelle. Mentre cerco di uscire dalla stanza thomas mi prende per il polso impedendomi di uscire.

-"clarissa quello ch-"

Lo interrompo
-"quello che è successo prima non è nulla sei stato al mio gioco, ti sei eccitato io no. È la dimostrazione di ciò che ti ho detto prima, non montarti la testa tra me e te c'è sempre l'odio non è cambiato nulla e mai succederà"

Detto questo esco dalla stanza, scendo le scale e saluto sia dylan che Tyler per poi trovarmi in macchina di Isabelle.
Thomas era stato troppo strano, il mio odio verso di lui è nato da quando io ero solo una bambina e lui, come adesso, era un rompicoglioni . Mi infastidiva, mi prendeva in giro e le solite cose che un bullo fa ad una bambina. Dyl era piccolo, non poteva fare chissà cosa, ci litigava sempre fin quando io ho deciso di stare zitta e subire per il bene di dylan, non volevo che rinunciasse a un suo amico solo per colpa mia, ma non ho dimenticato nulla perché queste cose sono continuate per tanti anni.

-"clary.. andiamo?"

-"certo..dove?"

-"c'è un nuovo locale potremmo provarlo"

-"certo perché no"

Dopo 20 minuti di macchina siamo arrivati in questo nuovo locale, ora ci si diverte.

perché proprio tu?// Thomas brodie-sangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora