capitolo 31

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-"posso?"chiese prima di entrare definitivamente nella mia stanza.

-" si, certo" provai ad accennare un sorriso.

Si avvicinò a me con una sedia dove subito dopo si sedette.

-"come ti senti?" chiese.

-"questa domanda me la avete fatta dieci volte minimo" risi per cercare di alleggerire la tensione.

-"giusto" rise anche lui subito dopo di me.

-"ora che ti sei svegliata..."inizió.

-" cosa ne sarà di noi?" finí guardandomi.

-" tu cosa vuoi che succeda? "chiesi senza staccare il contatto visivo.

-" ti rivoglio mia clary, avere la certezza che ti ho al mio fianco, passare quelle giornate che solo noi riusciamo a rendere felici" disse con gli occhi lucidi.

Credo di voler rischiare.
Se ne rimarrò delusa, illusa, a pezzi e chi più ne ha più ne metta, potrò dire che ne è valsa la pena.

-"e se tutto questo accadesse?"

-"ritorno ad esse realmente felice" disse prendendomi la mano.

Abbassai lo sguardo e le guardai.
È strano ma per me erano perfette l'una nell'altra.
Si incastravano alla perfezione, come noi d'altronde.

-"ti rivoglio nella mia vita biondino, ma se risuccede un'altra volta una cosa del genere, abbiamo chiuso" dissi tutto d'un fiato.

-"quindi stai dicendo.." inizió.

-"che ti do un'altra possibilità, si" dissi alzando lo sguardo verso di lui.

Neanche il tempo di guardarlo che le sue mani si fondarono sulle mie guance e le sue morbidi labbra sulle mie.
Quel sapore, quella morbidezza, mi erano mancate.
Il bacio che mi diede era uno di quei baci pieni di passione, di amore e anche pieno di felicità.
Non c'era un secondo fine a quel bacio anche se averlo lì davanti, era molto eccitante.

-"voglio urlarlo al mondo"disse.

-"cosa?"risposi

-"che sei mia"

Sorrisi.
Il primo vero sorriso dopo tanto, ma tanto tempo.
Sono stufa di pensare solo alle cose negative, è ora di prendere la mia vita in mano e provare a vedere qualcosa in modo positivo.
La negatività fa parte di me, ma almeno in parte voglio levarla.
Ora mi concentrerò su cosa ho nella mia vita e non su cosa vorrei o su cosa mi è stato levato.

Accanto a me ho thomas, il mio ragazzo, che dopo mille tempeste è ancora qui.
Ho mio fratello, l'uomo più importante nella mia vita e in fine c'è Isabelle, che non so se torneremo come prima ma mai dire mai.

-"hai bisogno di qualcosa?" chiese rimboccandomi le coperte.

-"no, grazie" sorrisi.

-"thomas?" lo chiamami.

-"dimmi"

-"tu realmente mi hai vista?" chiesi curiosa della risposta.

-"si"

-"sentivo la tua voce e credevo di star diventando pazzo perché non vedevo il tuo corpo, sentivo solo la tua voce. Poi sentii dei tocchi sul mio corpo, al primo non ci feci caso perché pensai fosse la corrente del vento, ma già al secondo capii che eri tu"

Ci guardammo.
Dai nostri sguardi capimmo tutto il dolore di entrambi e la voglia di riessere fra le braccia dell'uno e dell'altro.

-"quando ti vidi mi crolló tutto, pensai davvero di essere impazzito ma ero felice di poterti vedere, provavo un senso di libertà che mi mancava, che solo con te riesco a provare"

perché proprio tu?// Thomas brodie-sangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora