capitolo 21

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-"CAZZO" urlai.

Avevo il fiatone, come se avessi appena finito di correre una maratona, ero sdraiata sul letto e accanto a me non c'era nessuno. Girai subito lo sguardo alla mia sinistra dove c'è la finestra ed era chiusa, continuai a guardami in torno ed era tutto tranquillo, era un incubo. Lo stesso incubo che faccio quasi ogni notte, ciò che avevo provato a fare 1 anno fa mi tormentava ogni notte.

Proprio quando stavo trovando il coraggio di buttarmi sento dei passi fuori dalla porta di camera mia.

-"clary stai dormendo?"

Era dylan. Scesi di corsa dalla finestra, la chiusi e mi fiondai sul letto.

-"no, entra"

-"stai bene?"

-"certo perché?"

-"non lo so sei pallida, vuoi qualcosa da mangiare?"

-"sto bene tranquillo sono solo stanca"

-"ti va se dormiamo insieme?"

-"certo vieni"

Mio fratello si mise sotto le mie coperte e io strinsi il suo corpo a me con tutta la forza che avevo. Stavo per suicidarmi e lui non lo sapeva, non sapeva che 2 minuti fa ero sul cornicione di quella finestra, guardando la strada con un piede nel vuoto. Mi ha salvato la vita, non è la prima volta né tanto meno sarà l'ultima.

Quel ricordo, quella scena mi tormentava ogni notte, non mi voleva lasciare stare. Con ancora la tachicardia mi accorsi che benjamin non c'era più e questa volta era la realtà non è un sogno, guardai il telefono e vidi un suo messaggio.

-"scusa se non mi troverai vicino a te ma ho avuto un'emergenza, sarei davvero voluto rimanere. Ci vediamo domani alla festa"

-"tranquillo, a domani" gli risposi.

Vado in bagno per farmi una doccia, anche se sono le 4 di notte ma mi sono svegliata tutta sudata, non riuscirei a prendere sonno in queste condizioni. Quando la vasca era ormai pronta il campanello della porta suonò, così scendo e vado ad aprire avendo la certezza che fosse dylan.

-"che cazzo ci facevi con quello?!"

Il cuore mi si bloccò, non riuscì neanche ad aprire bocca. Non posso credere che davanti  a me c'è lui..thomas.

-"chi era e cosa stra cazzo ci facevi insieme?!"

-"non sono cazzi tuoi"

-"invece si"

Si fiondó in casa chiudendosi la porta dietro di lui, io ero in piedi di fronte a lui, ci guardavamo e io non riuscivo nemmeno a ragionare.

-"avete scopato vero?"

-"si"

-"CAZZO CLARISSA"

Diede un pugno alla parete di fianco a lui.

-"che vuoi? Perché te la prendi così?! Tu hai scopato con megan"

-"SI MA MEGAN NON CONTA UN CAZZO PER ME MENTRE INVECE, MAGARI QUESTO RAGAZZO PER TE SI."

Era geloso.

-"non devo darti nessuna spiegazione"

-"mi manderai al manicomio"

Si fiondó sulle mie labbra, non ci stavo capendo nulla. Viene incazzato in casa mia, facendomi una scenata di gelosia e dopo mi bacia, non che mi dispiaccia ma non ha senso.

-"so che dovrei starti lontano ma non ci riesco, è più forte di me"

Il bacio continuò, le mie mani stringevano i suoi capelli per farlo avvicinare ancora di più a me, le sue mani invece stringevano i miei fianchi. Mi è mancato, il suo tocco, il suo respiro, i suoi baci. Mi è mancato da morire.

perché proprio tu?// Thomas brodie-sangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora