capitolo 30

1.5K 50 18
                                    

Finalmente stavo mettendo un punto alla mia vecchia vita.

-"dylan, dov'è?! lei dov'è?!" sento urlare ad alta voce dall'altra parte della struttura.

Cosa dovrei fare?
Sono un passo da ottenere ciò che rincorro da sempre.
So che se non lo faccio ora non lo farò mai più.
Mi fermai guardando la porta, poi guardai le mie mani e lì capii tutto.

-" non posso..." feci dei passi in dietro realizzando ciò che stavo per fare.

Ero accecata dalla disperata ricerca del benessere, talmente accecata che stavo perdendo di vista tutto il resto.
Se avessi attraversato quella porta sarei scappata dai problemi, ma tutti i giorni mi sarei tormentata con il rimorso di non essere rimasta.
Quello non è benessere, quello è sopravvivere e io non voglio questo,io voglio vivere.

Solo stando con le persone che amo potrò essere felice, per ora ho solo dylan, le cose con thomas e izi saranno complicate all'inizio, ma mio fratello va più che bene. Devo essere forte, devo combattere.
Io, clarissa O'Brien non posso andarmene dal mondo in questo modo, ho troppe cose da fare ancora, ho troppe cose da dire, non posso, anzi, non voglio.

-"mi dispiace, ma non è il mio momento ora" dissi sorridendo, fiera della scelta che presi, correndo indietro seguendo la voce che sentii pochi minuti fa.

Quello che stavo per fare, credo, sia stato un momento di debbolezza.
Il fatto che non ero ne viva ne morta, il fatto di non poter farmi sentire o vedere nonostante io fossi li, tutto era una situazione molto stressante, mi ha fatto perdere lucidità e l'unica cosa che me l'ha fatta riaquisire è stata quella voce.

-"devo vederla dylan" sento dire da quella stessa voce che ormai capii chi fosse.

Era thomas.
Era tornato in ospedale, tornato per me.

-"non ti voglio qua" disse mio fratello senza neanche guardarlo in faccia.

-"clarissa non vorrebbe questo, lo sai"
Dylan alzó il capo e si voltó verso di lui.

-"ti do 10 minuti" disse andandosene.

Seguii thomas mentre entrava nella mia stanza.

-"ciao piccola" disse prendendo una sedia e mettendola vicino al mio letto.

-"volevo parlarti, perché è ora che tu ti svegli, hai dormito abbastanza credo no?" accenno un piccolo sorriso.

Prese la mia mano e iniziò ad accarezzarla.

-"ti ricordi quel film che vedemmo insieme? quello che ti piaceva tanto? ti ricordi quella frase che ti ripetei?" diede un bacio sulla mia mano.

Mi limitai a guardarlo, il mio sguardo era dolce nei suoi confronti , forse anche troppo.

-"quella che dice...se avete la possibilità, toccate lui, toccate lei. La vita è troppo breve per sprecarne anche solo un secondo"

Il nostro primo film insieme...

-"beh ecco io ho bisogno di toccarti, ancora, quindi devi svegliarti, ora. So che puoi farlo, so quanto tu sia forte e devi dimostrarlo. Sono orgoglioso di te, sono fiero di te, perché sei una donna ormai, forte, piena di valori. La donna che io voglio al mio fianco"

Thomas è ciò che mi fa restare in vita, è lui il motivo del quale poco fa non ho aperto quella porta.

-"ti amo clary" mi diede un bacio sulla fronte e potevo intravedere qualche sue lacrime.

Per una volta foglio essere felice senza pensare a ciò che verrà dopo.
Senza pensare che potrebbe finire e che spesso un sorriso precede qualche lacrima. Perché alla fine è tutta una questione di equilibrio e se vuoi la felicità devi accettare anche tutto il resto.

perché proprio tu?// Thomas brodie-sangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora