capitolo 12

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ah al diavolo.

-"è l'ultima volta" gli dissi.

-"sai anche tu che non sarà l'ultima"

-"DEVE essere l'ultima Thomas"

-"perché?"

-"perché non possiamo far finta di nulla da un giorno al latro e finire sempre a letto"

-"beh..si invece, potremmo"

-"avevamo detto di voler essere amici"

-"beh ci sono varie tipologie di amicizie"

-"del tipo?" mi scappò una risata.

-"per esempio amici speciali, amici di letto e..."

-"scopamici?" finii la frase al posto suo.

-"scopamici."

Cosa voleva dire? Voleva che noi fossimo scopamici?

-"cioè tu vuoi essere scopamici?"

-"perché no? Voglio dire, Clarissa, che tra noi c'è un'attrazione fisica molto forte e non puoi negarla. Quando scopo con te è diverso da quando scopo con le altre"

-"lo so, me ne rendo conto ma non voglio un'amicizia basata sullo scopare"

Anche se scoparlo non mi dispiaceva

-"ma non penseremo solo a scopare, voglio dire, saremo degli amici normali coloro che parlano si confidano tra loro si aiutano però magari finiremo a letto senza avere sensi di colpa o mille paranoie è come scopare tutte le sere ma con la stessa persona senza mettere in mezzo i sentimenti "

Quest'idea devo dire mi piace, insomma con nessuno mi sono sentita così bene a letto se non con Thomas, sarebbe tutto a mio vantaggio. Piacere e niente sentimenti, come piace a me.

-" ci sto"

-"sul serio?"

-"si, alla fine conviene ad entrambi ma non dobbiamo innamorarci"

-"perché? Pensi che potremmo innamorarci?"

Potremmo? Forse. Il rischio c'è. Tutti i libri che ho letto i film e le serie TV che ho visto mi hanno insegnato che il rischio c'è. Ma sono testarda e non cederó o almeno, ci proverò.

-"no, però.."

-"pero?"

-"senti sei venuto qua per scopare o per farmi l'interrogatorio?"

-"possiamo anche parlare, due amici lo fanno"

-"non penso sia ne il momento ne il luogo adatto"

-"Clarissa"

-"cazzo Thomas devi parlare di meno"

Feci combaciare le nostre labbra, sono così buone. Mi sono pentita della scelta che ho fatto? No, ma ho paura. Ho paura di amare, ho paura dell'amore, ho paura di soffrire. L'amore è dolore e io non voglio stare male.
Mise le mani sotto la mia gonna e mi spostò le mutandine. Inizió a giocare con il mio clitoride, fin quando inserì due dita.

-"mmh" orgasmai.

-"ti piace?"

-"si cazzo..."

Inzio a muovere i miei fianchi a ritmo con le sue dita, volevo di più.

-"sei così bagnata" disse.

-"c-colpa tua" parlavo a fatica.

Levò le sue dita e entró dentro di me con la sua lunghezza.

perché proprio tu?// Thomas brodie-sangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora