Tra Odio e Amore...

Capitolo 3

"Oh scusami non pensavo fosse occupato" disse una ragazza, bionda abbastanza alta e snella con gli occhi azzurri come i miei. Molto carina!  È ha anche un'aria simpatica. Speriamo non mi sbagli! "Non fa niente,  tranquilla" dissi abbozzando un sorriso e finendo di vestirmi "Ecco fatto. E tutto tuo il bagno ora" dissi sorridente "comunque io sono Arianna piacere" disse porgendomi la mano che io ricambiai subito "Eleonora" dissi a mia volta sorridendo "Adesso devo proprio andare.  Ci si vede in giro" dissi dirigendomi verso la porta "ciao" dissi facendo cenno con la mano, e aprendo la porta "ciao" rispose lei facendomi un sorriso. Detto questo chiusi la porta alle mie spalle e mi incamminai verso la segreteria. 

Mi è sembrata molto simpatica quella ragazza, spero di ricontrarla.  Mi piacerebbe conoscerla meglio e farci due chiacchiere...

Una volta arrivata in segreteria aspetto la segretaria che finisca di parlare al telefono, ci volero ben più di dieci minuti prima che finisca di parlare al telefono.

"Come posso aiutarti? " disse lei facendomi un caloroso sorriso " Volevo sapere dove si trova la mia stanza,  sono l'alunna nuova,  la ragazza a cui avete dato la divisa" dissi io "Ah si scusami, che testa che ho! Aspettami un'attimo" disse dirigendosi in un'altra stanza, dopo alcuni minuti rientro con una chiave in mano "Allora queste sono le chiavi della tua stanza, la 110, per quanto riguarda le valigie sono state già portate nella tua stanza... tieni questo è il regolamento della scuola, che dovrai leggere tutto, e questo è il tuo orario scolastico" disse porgendomi dei fogli e le chiavi, che misi nella borsa"ora chiamo il collega che ti accompagnerà nella tua nuova classe " disse facendomi segno di seguirla,  io annui e la seguì fuori dalla segreteria dove si trovava un signore un po anziano,  avrà circa una sessantina d'anni, è un po più basso di me,  grasso, capelli bianca e i baffetti ovviamente bianchi e gli occhi neri dove a malapena si nota la pupilla "Stefano accompagna la signorina nella sua nuova classe" gli disse all'uomo al quale sorridendomi mi disse " Prego signorina mi segua" facendo segno di seguirlo.

Passamo tutto il corridoio dell'ingresso, svoltiamo l'angolo a sinistra e percorriamo un'altro corridoio fino ad arrivare ad una porta, dove si trova la mia classe, il signor Stefano bussa la porta e dopo aver avuto il permesso di entrare, entra e va verso la professoressa dicendogli qualcosa all'orecchio la professoressa annui e il signor Stefano mi fece segno di entrare " Lei è una nuova Alunna e si chiama Eleonora Abate,  piacere io sono la professoressa di matematica.  Spero ti troverai bene qui, si accomodati all'ultimo banco vicino alla signorina Molinari" feci quello che mi disse sotto lo sguardo di tutti, alcuni ragazzi mi guardavo con un sorriso malizioso sulle labbra mentre altri non mi cagavano proprio,  delle ragazze mi guardavo indifferenti e altre con un sguardo altezzoso...

Ma che cazzo mi guardano? Sembra che non hanno mai visto una ragazza!  Mi guardano come se fossi un'alieno... "Ehila ci si rivede" mi disse Arianna sorridente come sempre "Già" dissi ricambiando il suo sorriso e presi un quaderno.

Durante la lezione notai che un ragazzo molto carino mi stava guardando, aveva dei occhi color nocciola i capelli color castano chiaro quasi biondo aveva un ciuffo lungo messo all'indietro e un fisico davvero mozzafiato...

Quando notò che lo stavo fissando anche io mi fece l'occhiolino con un ghigno fastidioso in faccia distolsi lo sguardo da lui cercando di seguire la lezione...

Cosa cazzo vuole? Chissà che cazzo d'idea se è fatto in testa!  Odio i ragazzi come lui... Non ci andrò molto d'accordo!

Dopo ben due ore di noiosa matematica finalmente suonò la campanella.

"Andiamo a fare un giro in corridoio? Visto che abbiamo dieci minuti di intervallo... allora ti va ?" Mi chiese gentilmente Arianna "E che passeggiata sia" risposi io sorridendo, alzandomi dalla sedia insieme ad Arianna andai in giro per i corridoi parlando del più e del meno fino a quando Arianna saltò in braccio a mio fratello...