POV'S ELEONORA
CONTINUAZIONE
DUE GIORNI FA...
Erano passati ormai tre giorni da quando Alessio si era arreso. Si era lasciato intimidire della distanza che ci sarebbe stata fra di noi una volta che sarei partita. Aveva scelto la strada più facile. Aveva rinunciato a me.
Mi meravigliai di tutto il dolore che avevo provato in questi giorni. Non credevo che l'amore facesse soffrire così tanto. Arianna aveva provato di tutto per tirarmi su il morale. Ma tutti i suoi tentativi furono vani. Non avevo voglia di fare nulla. Per me ora niente aveva senso. Lui mi aveva letteralmente scombussolata la vita, in così poco tempo. Ormai necessitavo di lui. Avevo bisogno di lui per poter andare avanti.
Sentii la porta della camera cigolare leggermente, segno stava per aprirsi. Infatti quest'ultima venne aperta delicatamente. Mi nascosi ancora di più nel mio caldo piumone nascondendo la mia faccia sul cuscino. Non avevo molta voglia di fare conversazione. Non avevo il giusto umore per poterlo fare.
Con passi silenziosi si avvicinò al mio letto. Sentii un peso appoggiarsi su esso esattamente al mio fianco. Decisi di ignorare la persona che aveva disturbato la mia quiete continuando a tenere la faccia spalmata sul cuscino, però quando riconobbi un profumo fresco di menta provenire dalla persona seduta sul mio letto il mio cuore sprofondò. Deglutii silenziosamente per poi girarmi lentamente verso quella persona. Il mio cuore cominciò a sbattere violentemente contro la mia gabbia toracica. Finalmente il mio corpo sembrò risvegliarsi dopo tanti giorni. Lui era lì davanti a me che mi fissava con i suoi occhi color nocciola, ora così vuoti è inespressivi. Erano contornati da grandi cerchi neri. I suoi lineamenti erano stanchi. Il suo ciuffo di solito ben pettinato era tutto arruffato. Sembrava stremato. Ma nonostante lui era sempre perfetto.
"Cosa ci fai tu qui?" Chiesi con voce debole spostando il mio sguardo dal suo. Cominciai a giocare con le mia mani, che ora si trovavano sul mio grembo non riuscendo a sostenere il suo ammaliante sguardo.
"Ascolta Eleonora" cominciò con voce roca e decisamente spenta. Non sembrava neanche lui quello che stava parlando. Alzai il mio sguardo verso il suo viso facendogli capire che l'ho avrei ascoltato. Fece un profondo respiro passandosi una mano sul suo ciuffo spettinandolo ancora di più. "in questi giorni ho pensato molto. Mi sono reso conto che non aveva senso quello che avevo fatto. Sono stato davvero un codardo. Ho preferito scegliere la strada più facile. Lasciarti andare. Ho pensato che facendo così avrei fermato i nostri sentimenti che giorno dopo giorno diventavano sempre più profondi, in modo da non soffrire così tanto. Invece mi sono sbagliato. Ormai non si poteva fare più niente. Ormai tu mi hai rubato il mio cuore. Questi giorni sono stato orribili. La notte non riuscivo a dormire, stavo sempre rinchiuso in camera. So che una volta che tene andrai sarà così ma ora che ci rimangono solo pochi giorni per stare insieme voglio sfruttarli al meglio. Quindi ti chiedo per favore di perdonarmi e passare questi pochi giorni insieme vivendoli al meglio che possiamo" senza pensarci due volte mi fiondo nelle sue labbra carnose. All'inizio rimane un po sorpreso del mio gesto ma poi ricambia e mi tira sulle sua ginocchia. Schiudo le labbra in modo che la mia lingua incontri la sua. È un bacio pieno di passione e foga, in questo bacio dimostriamo tutti i sentimenti repressi che proviamo. Sfoghiamo tutto quello che abbiamo dentro con questo bacio.
Dopo qualche minuto separiamo le nostre labbra, ormai tutti e due senza fiato, lasciando che le nostre labbra si sfiorino l'une con l'altre fondendoci nei nostri respiri. Puntai i miei occhi sulle sue nocciola che ora sembravano aver preso vita. "Un'altra volta che fai una cosa del genere giuro che ti spezzo le gambe in due sono stata abbastanza chiara?" Chiesi scherzosa ma anche con un pizzico di serietà.
"Chiarissima come l'acqua" scherzò anche lui gioiosamente strofinando il suo naso sulla mia mascella facendomi vacillare leggermente. Sostituì il suo naso con le sue labbra lasciando umidi baci su tutta la mascella. Continuò così per qualche minuto per poi aprire bocca lasciandomi di stucco.
"Voglio parlarti della mia famiglia" mi staccai leggermente da lui guardandolo dritto negli occhi decisamente sorpresa ed estere fatta della sua improvvisa voglia. Ancora molto incredula per parlare annuii semplicemente aspettando che parlasse. "Quando avevo dieci anni mia mamma ha scoperto di avere un cancro al cervello. Ha fatto molte chemioterapie per anni senza che risolvessero la sua malattia. Ora lei si trova in centro specializzato proprio a Londra. Mio padre non si è fatto scrupoli a mandarla lì da sola. A lui non gli è mai importato di mia madre. La tradiva con molte donne, addirittura con la donna delle pulizie. Ma questo già lo sai giusto?" Avvampai ricordandomi il giorno in cui avevo origliato la conversazione che aveva avuto con suo padre. Lui ridacchiò leggermente per poi darmi un dolce bacio sulla guancia "Ci terrei molto che tu andassi in quel centro specializzato per portargli questo" dalla tasca tirò fuori una lettera mostrandomela, poi prese fuori un'altro pezzo di carta. " questo è l'indirizzo. Voglio che conosca la persona che più amo al mondo!" Sorrise accarrezzandomi delicatamente la guancia. "Ci andrai?" Mi chiese dolcemente. Non solo mi aveva raccontato della sua famiglia, cosa molto importante per lui, mi stava anche chiedendo di conoscere sua madre. Non sapevo assolutamente cosa dire mi aveva sorpreso ancora di più. "Certo che ci vado Ale" sorrisi smagliante abbracciandolo forte forte "Ti amo così tanto" mormorai contro il suo collo. " anche io piccola" depositò un dolce bacio sulla mia testa. "Domani ci aspetta un giorno memorabile piccola" mi informò con tono di voce dolce. Mi staccai leggermente per poter guardare le sue bellissime nocciola "cosa hai in mente?" Sorrisi giocando con il colletto della sua giacca di pelle. "Sorpresa" sorrise smagliante "No! Dai lo voglio sapere" mi lamentai come una bambina piccola. "Non ti dirò niente" misi su un broncio guardandolo male. Lui ridacchiò per poi darmi un leggero bacio sulla punta del naso. "Sei così tenera" sorrise dolcemente. "Sei così stronzo" scoppiò a ridere mentre io lo guardavo impassibile, almeno per qualche secondo perché poi mi unii anche io alla sua contagiosa risata.
Era così bello sentirlo ridere, era come musica per le mie orecchie. Come avrei fatto senza di lui? Semplice non avrei fatto!
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SPAZIO AUTRICE
Non so che roba sia questa ma ho pubblicato ugualmente per non farvi attendere ancora a lungo. Mi dispiace di non aver pubblicato prima ma ho avuto molto da fare. Vi ricordo che questo è il penultimo capitolo, il che significa che il prossimo capitolo è l'ultimo. Ma non temete ci sarà la seconda parte della storia. Che continuerò ad settembre. Detto questo spero che il capitolo sia di vostro gradimento.Baci baci ♥♥♥
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Tra Odio e Amore...
RomantizmLEI: Eleonora Abate LUI: Alessio Berto LEI: 17 anni LUI: 19 anni LEI: Timida, socievole e carina LUI: Il solito puttaniere dannatamente bello Tutti e due con un passato difficile... Questa è la mia prima storia spero vi piaccia :) (STORIA VECCHIA I...