Mi trovavo al bar della scuola, per il mio incontro con Gabriele, che da un momento all'altro dovrebbe arrivare...
Naturalmente stanotte non sono riuscita a chiudere occhio per colpa dei miei incubi, che non fanno altro che perseguitarmi dalla morte della mamma... ogni volta che chiudo gli occhi si ripete quella scena... Ho cercato qualcosa per farmi dormire e non fare quei incubi... Ma non c'è niente da fare, quei incubi non sene andranno mai...
Ha risvegliarmi dai miei pensieri e qualcuno che ha appoggiato la sua sulla spalla, finalmente è arrivato Gabriele! Quando mi giro è vedo che non Gabriele ma la persona che non avrei voluto vedere per niente al mondo... Alessio!
Senza chiedere il permesso si siede difronte a me "È occupato... Quindi sei pregato di andartene in un'altro posto, Grazie" dissi io irritata... Come sempre quando c'è lui nei paraggi "Non vado da nessuna parte" rispose lui tranquillamente facendo il suo stupido sorrisetto fastidioso. Facendo aumentare così l'irritazione in me, come vorrei prenderlo a sberle! ."Invece si! Sto aspettando un'altra persona! " dissi esasperata "E chi sarebbe questa altra persona? ". "Non penso siano cose che ti riguardano... Comunque ripeto per l'ultima volta, LASCIA IL TAVOLO ORA!". "non ci penso nemmeno" disse lui apparentemente calmo... Davanti alla mia figura furiosa, questo vuole proprio farmi arrabbiare, ci trova divertimento a stuzzicarmi...
"Bene allora mene vado io" disse prendendo la mia borsa e la giacca " Ma non stavi aspettando qualcun'altro? " disse lui " Lo incontrerò da qualche altra parte" dissi in camminando mi verso l'uscita dovrei mi scontrai con Gabriele "Ehi stavo giusto per mandarti un messaggio per andare a fare colazione alla mensa invece che qui al bar" dissi sorridendo "Sì vab... " stava per finire la frase, ma qualcosa o meglio qualcuno si mise in mezzo alla nostra conversazione "Aah quindi è lui la famosa persona che stavi aspettando al bar! Gabriele ma guarda guarda... Spero vi divertirete!" Disse lui dietro di me, io mi girai e misi affianco a Gabriele "Tranquillo ci divertiremo" detto questo presi per un braccio Gabriele per poi andare in mensa...
"Scusa per averti trascinato con forza in mensa, e che non cela facevo più a stare li con quello" dissi sedendomi in uno dei tavoli della mensa "Tranquilla neanche io lo sopporto" disse lui sorridendo per poi prendere un sorso del suo caffè, in quel preciso momento arrivò mio fratello con un'aria abbastanza cupa... Sicuramente avranno litigato con Arianna "Ehi amico" disse Gabriele dandogli una pacca affettuosa sulla spalla "Ciao" disse solamente per poi sedersi "Non si saluta tua sorella? " dissi io fingendomi offesa "Ciao" disse senza neanche calcolarmi... "Voi siete fratelli? " chiese Gabriele curioso "Già" dissi solamente "E tu cosa aspettavi a presentarmela? Un invito scritto per caso?! Comunque come puoi vedere ho fatto già da solo" disse riferendosi a Luca, il quale borbotto qualcosa di incomprensibile come risposta... Ah sicuramente litigato con Arianna per essere in questo stato "Scometto che hai litigato con Arianna giusto? " chiesi "Sì quella ragazza mi fa impazzire! " disse esasperato mettendosi le mani in testa "Che cosa è successo questa volta" chiesi "Mi ha fatto delle domande sulla morte della mamma, come è morta, tu sai quanto odio parlare di questo argomento, gli ho detto che non mi andava di parlare di questo argomento e lei si è arrabbiata dicendo che non gli dico mai niente di me, facendo una delle sue solite scenate! Esagerata come sempre" disse esasperato "Ma devi capirla e solo curiosa della vita del ragazzo che ama! " dissi io "Sì ma non deve fare scenate del genere perché non glielo detto ora! Con il tempo mi aprirò da solo lo sai come sono fatto! Quindi non vedo motivo per cui debba esagerare così! " disse lui gesticolando con le mani nervoso "Sì hai ragione sul fatto che non deve esagerare! Ma lei è così..." dissi facendo spallucce "Comunque ci parlo io dopo tranquillo" dissi io, in quel momento suonò la campanella "Ora devo andare ci vediamo dopo, ciao" dissi dando un bacio sulla guancia a tutti e due, per poi andare in classe, dove fortunatamente non c'era ancora la prof. , andai nel mio banco dove cera la bionda che parlava con una ragazza, molto alta, con dei lunghi capelli rossi, dove gli arrivano fino alle spalla, anche molto magra, con la pelle bianca come la neve, gli occhi non riesco a guardali siccome è di spalle "Ehi Ari" dissi attirando l'attenzione di tutte e due le ragazze... Ha gli occhi verde smeraldo davvero molto belli "Ehi" disse lei abbracciandomi forte, come se non ci vedevamo da molto tempo "Ci siamo viste stamattina, mica non ci vediamo da un'anno" dissi io dopo essermi staccata "Lo so! Ma avevo bisogno di un'abbraccio" disse lei con aria triste "Mi ha detto mio fratello che avete litigato. "Sì ma ora non voglio parlare! Ti presento una mia amica che si è trasferita oggi qui... Chiara lei è Eleonora, Eleonora lei e Chiara" disse la bionda "Piacere" dissi io strigendole la mano con un sorriso "Quando sei arrivata? " chiesi cercando di attaccare bottone "Poco fa" disse lei sorridendo "La stronza non mi ha neanche detto niente" disse la bionda facendo la finta offesa "Volevo farti una sorpresa! Dai non ti offendere" disse la rossa dando una piccola spinta affettuosa sulle spalle "Comunque ritornando a mio fratello" dissi io rivolgendomi alla bionda, alla quale mi rispose con un lamento di disapprovazione "Non devi arrabbiarti con lui perché non si vuole confidare, lui è fatto così vedrai che con il passare del tempo si confiderá da solo... Devo solo dargli tempo" dissi alla bionda "Dai oggi pomeriggio fate pace" continuai io "Non lo so" disse la bionda scuotendo la testa "E dai non fare la testarda! Non lasciare che il tuo orgoglio ti lasci rovinare la vostra relazione! Per una stupidata" dissi io esasperata la bionda stava per dire qualcosa ma la prof di inglese arrivò non permettendogli di parlare, subito dopo ci invitò a sederci, si accomoda sulla sedia e incomincia a fare l'appello quanto Arriva al nome di Alessio non risponde nessuno, perché per qualche motivo non è in classe, in quel momento si alzò il suo amico andando verso la cattedra dove sussurrò qualcosa all'orecchio della professoressa la quale annuì come risposta, riprendendo poi a fare l'appello, la lezione sembrò abbastanza tranquilla...
"Signorina Abate le dispiacerebbe andare in segreteria a portare queste alla signora letizia? " mi chiese gentilmente la prof. Mostrando mi dei fogli "Certo" risposi io andando verso di lei per prendere i fogli , per poi andare in segreteria dove non c'era un'anima viva, così decisi di sedermi su una delle tante poltrone di quella segreteria, in quel momento sentii delle urla provenire dall'ufficio del preside, mi avvicinai meglio alla porta per poter sentire meglio... Lo so che non sono fatti che mi riguardano però sono curiosa,
HO DETTO CHE NON VOGLIO AVERE NIENTE A CHE FARE CON QUELLA DONNA! E VOGLIO CHE NEANCHE TU CI STIA VICINO CHIARO? " urlò il preside "NON PUOI DIRMI QUELLO CHE DEVO O NON DEVO FARE! E LA MIA VITA E DECIDO IO COSA FARE OK?!" urlò un ragazzo con una voce molto familiare "CAZZO È MIA MADRE NON PUOI CHIEDERMI DI NON VEDERLA PIÙ!" continuò il ragazzo... Ma quel ragazzo e Alessio! "LO FACCIO PER IL TUO BENE" disse il preside "PER IL MIO BENE? !" si fermò facendo una risata isterica per poi continuare "DA QUANTO IN QUA TI PREOCCUPI PER ME?! TU NON CI SEI MAI STATO PER ME! SEI TROPPO IMPEGNATO A SCOPARE CON LA DOMESTICA OPPURE A LAVORO PER RICORDARTI DI ME E LA MAMMA... PER TE CONTANO SOLO IL SESSO È IL DENARO" disse Alessio, anzi urlò "ALESSIO, NON TI PERMETTO DI PARLAMI COSÌ CHIARO? SONO PUR SEMPRE TUO PADRE" urlò il PRESIDE "NO TU NON SEI PIÙ MIO PADRE, HA FATTO BENE LA MAMMA AD ANDARSENE, QUANDO FINIRÒ GLI STUDI ANDRÒ VIA DA QUI LONTANO DA TE" urlò Alessio, dopo qualche secondo di silenzio, Alessio riprese a parlare, questa volta abbassando il volume della voce, riuscii solo a sentire un mene vado da parte di Alessio, mi allontanai di scatto dalla porta quando sentii la maniglia aprirsi, pregai non mi beccasse ma le mie preghiere purtroppo non furono ascoltate...
Non mi permise di allotanarmi perché prese il mio polso con forza "Cosa diavolo ci fai tu qui? !" Disse lui furioso stringendo il mio polso "Io e-ero" balbettai non riuscendo a parlare "Ragazzi avete bisogno di qualcosa? " disse letizia davanti alla porta della segreteria, in quel momento Alessio lascio il mio polso, per poi uscire dalla segreteria facendo un cenno con il capo a letizia come saluto...
Grazie al cielo e arrivata letizia...
Lasciai i fogli, che mi aveva dato la prof., a letizia, la quale mi ringraziò. Lasciai la segreteria, per andare in classe...
Era furioso Alessio spero di non incontrarlo... Sono una cogliona! Come mi è venuto in mente di ascoltare la sua conversazione con il padre!
Stavo camminando per il corridoio quando qualcuno mi trascinò in un sgabuzzino... Cazzo e Alessio! Sono nella merda!
Dopo aver chiuso a chiave la porta, fece dei passi verso di me, io feci dei passi per allotanarmi ma invece finii attaccata al muro... Sono in trappola! "Che cosa ci facevi in segreteria? E dimmi perché hai ascoltato quella conversazione!?" Disse lui duro, io non risposi facendolo così diventare ancora più furioso, mise le sue mani sui i miei fianchi stringendo li "Parla cazzo" disse guardandomi nei occhi, Gli occhi gli si erano scuriti non erano più color nocciola erano più scuri "Ero andata a portare dei fogli a letizia, e ho sentito urlare nel ufficio del preside e ho ascoltato la vostra conversazione" dissi con un filo di voce abbassando lo sguardo "E CHI TI HA DETTO CHE POTEVI FARLO" urlò stringendo la sua presa "Io non volevo" dissi con un filo di voce "MA L'HAI FATTO! " urlò ancora per poi continuare "non devi dirlo a nessuno quello che hai sentito chiaro? " disse lui e io annui "bene" disse per poi lasciare la presa sui miei fianchi, andai alla porta per uscire ma lui mi prese i fianchi di nuovo, con più delicatezza, facendomi appoggiare la schiena sul suo petto "Già vai via?" Disse più dolcemente "Perché dovrei restare? Mi hai già detto quello che mi dovevi dire!" Dissi io "si ma potremmo fare altro" disse lui vicino al mio orecchio,con una voce bassa e roca "Potremmo fare questo" disse dandomi un bacio sulla clavicola "oppure questo" disse dandomi un bacio sul collo, poi mi girò facendomi avvicinare il mio viso al suo, ero a tre centimetri dalla sua bocca, sentivo il suo respiro sulle mie labbra, sentivo l'impulso di baciarlo, le sue labbra così carnose e invitanti...
"Lo so che vuoi baciarmi" sussurrò sulle mie labbra "Se vuoi farlo per me non c'è nessuno problema" sussurrò ancora per poi sfiorare le sue labbra sulle mie...
No, no, no, no! Non posso cedere! Cosa cazzo sto facendo?
Lo spinsi con forza, per poi aprire la porta con la chiave, mentre lui se la rideva!
"Cazzo ridi! Non è ha fatto divertente! Ti ho detto un milione di volte che non mi devi lasciare in pace! So quali sono le tue intenzioni! " dissi furiosa per poi uscire dalla porta lasciandolo li da solo...SPAZIO AUTRICE
Eccomi qui con un nuovo capitolo!
Spero vi piaccia, non ero sicura di pubblicarlo, non mi convince molto comunque ora vi lascio...E scusate per gli errori... Ciaoo ♥
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Tra Odio e Amore...
RomanceLEI: Eleonora Abate LUI: Alessio Berto LEI: 17 anni LUI: 19 anni LEI: Timida, socievole e carina LUI: Il solito puttaniere dannatamente bello Tutti e due con un passato difficile... Questa è la mia prima storia spero vi piaccia :) (STORIA VECCHIA I...