Capitolo 15

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Avvolte penso che la vita sia stata sempre ingiusta con me. Mi ha sempre portato via le cose più care a cui tenevo...

Mia portato via mia madre. Quella donna così solare è piena di vita. Per quanto lei avesse sbagliato a tradire mio padre, era una donna davvero con un'animo puro e nobile. Era la donna più dolce che conoscevo. È che mi fu portata, orribilmente, fuori dalla mia vita.

Mi avevano portato via anche il mio caro fratello. Che fu separato da me bensì molti anni. Anni davvero orribili per me, anni passati nel dolore e nella sofferenza. La mia famiglia era stata divisa c'era solo mio padre con me. Anche se era come se non ci fosse.

Ma poi finalmente lo rincontrato. Finalmente ci siamo riuniti è ora siamo di nuovo insieme.

Poi c'era Carlotta. La mia cara amica, che mi ha aiuto molto negli ultimi anni. Ma che ora avevo perso per sempre. Lei aveva detto che ci avrebbe pensato se recuperare, o no, la nostra amicizia. Ho aspettato tanto la sua chiamata che però non arrivò mai.

Pian piano anche mio padre mi stava abbandonando. Stava cadendo nella trappola di quella perfida donna, solo in cerca di denaro. Con la sua astuzia è furbizia riuscì ad incantare mio padre, per poter avere il suo patrimonio. Lo avevo sentito io stessa mentre lo diceva al telefono a qualcuno. Ma potevo fare ben poco con la mia informazione poiché mio padre non credette a una sola parola che io gli dissi.

Sobbalzzai quando uno schiocco di dite si formò sul mio viso, che mi fece risvegliare dai miei pensieri.

Mi misi dritta sulla sedia mentre il professore mi guardava con occhi pieni di fuoco all'interno.

"Vedo che è molto interessata alla lezione eh?" Ironizzò con un tocco di irritazione quest'ultimo tirando su il ponte degli occhiali che aveva sul naso.
"Visto che è stata molto attenta non credo sarà difficile per lei introdurre l'argomento che ho appena finito di spiegare giusto?" Continuò mentre girovagava per la classe.

Mandai uno sguardo di aiuto a chiara che scosse la testa dichiarando di non saperne niente quanto me.

Il quel preciso istante il trillo della campanella si fece sentire, salvandomi dalle grinfie del professore di storia.

"Lunedì sarà la prima ad essere interrogata" affermò duro e deciso il prof. mentre ritornava alla cattedra.

Buttai un sospiro di sollievo, per averla scampata per oggi, per poi raccogliere tutte le mie cose e metterle all'interno della mia borsa.

"Hai avuto proprio una grande botta di culo Ele!" Affermò divertita la rossa mettendo la sua borsa in spalle.

"Chiaraa" la rimproverai divertita per il suo modo così volgare di esprimersi.

"Cosa?! è la verità!" si difese divertita mentre insieme ci dirigevamo verso l'uscita della classe ormai vuota.

Ridacchiai scuotendo la testa per l'assurdo comportamento di questa ragazza, davvero troppo simpatica.

"Sai perché Arianna non è venuta a lezione?" Mi chiese mentre insieme ci fermavano hai nostri armadietti che erano postati uno affianco all'altro.

Non vedevo Arianna da quando ero scappata dal locale piangendo, ieri sera, quando decidemmo di tornare al campus, io ed Alessio, non ci entrammo nemmeno dentro il ristorante ritornammo direttamente a casa.

Quando stamattina mi sono svegliata il suo letto era intatto con le lenzuola al loro posto.

Mi aveva inviato un messaggio dicendomi che non ci sarebbe stata per tutto il giorno perché si trovava con mio fratello non so dove.

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