CONTINUAZIONE
"C-cosa? Perché?"
Con quel messaggio non potevo mai pensare che sarebbe arrivato a così tanto! Addirittura mandarmi in un'altro paese, e senza che io avessi fatto niente!
"Mi sono stancato dei tuoi comportamenti! Ti comporti come una bambina viziata! Hai davvero esagerato ieri sera"
"Papà per favore non puoi farmi questo.. Mi hai già mandata via da Napoli, non puoi mandarmi via anche da qui"
"Eleonora e già deciso! Non cambierò idea"
"Non capirai tu? O non cambierà lei?"
"Eleonora smettila! Tra una settimana esatta partirai. Ti ho già iscritto in nuova scuola lì a Londra." Prese la maniglia della porta per poi spingerla in basso e aprire la porta e uscirci fuori senza neanche darmi il tempo di parlare o fare qualcosa.
Non posso credere che mi stia facendo questo. Non di nuovo.
Ho così bisogno di te, mamma! Vorrei che fossi qui con me a consolarmi fra le tue braccia. Proprio come da bambina quando ero triste e tu cercavi di consolarmi fra le tue braccia.
Mi manchi così incredibilmente tanto...
Con le lacrime hai gli occhi è i mille singhiozzi che escono dalle mie labbra mi addormento così con il cuscino stretto fra le mie braccia. Come se stessi abbracciando mia madre fra le braccia.
CONTINUA...
POV'S ALESSIO
Mi trovavo nel mio letto cercando di prendere sonno, ma con scarsi risultati.
Andrea era uscito non so dove con un suo amico.
Ero solo. Non facevo altro che pensare a lei. La mia piccolina, è la sua promessa. Speravo con tutto il mio cuore che lei la mantenesse.
Constatanto che non avrei dormito quella notte, mi misi a sedere sul letto appoggiando la testa sullo schienale del letto, perdendomi nei ricordi di quest'ultima settimana.
UNA SETTIMANA FA
"Cazzo ho combinato un casino" misi la mano sui miei capelli tirando leggermente le punte a causa del nervoso.
L'avevo spaventata. Con quel lato oscuro di me che fece la sua riapparsa proprio oggi davanti a lei.
Nei suoi occhi c'era il terrore quando voleva che io andassi via da quella stanza.
Io volevo solo spiegargli che lei era diversa, speciale. Che non era come le altre.
Lei era stata l'unica a fottermi il cervello. Io avevo bisogno di lei per stare bene. Solo ed unicamente di lei.
Quando ho visto che non voleva darmi ascolto la rabbia si impossessò di me.
Non facendomi capire più niente di quello che stavo facendo.
"Calmati Alessio! Si risolverà tutto! Lei si è solo spaventata ha bisogno di tempo.." cercò di tranquillizzarmi Andrea mentre metteva le sue mani sulle mie spalle per farmi stare fermo, siccome non facevo altro che fare avanti è indietro per la stanza.
"Ho paura che non sia come dici tu purtroppo!" Mi lasciai cadere a peso morto sul letto respirando profondamente."Avresti dovuto vedere i suoi occhi in quel momento.. Erano pieni di terrore. Terrore che avevo causato io.." continuai mentre passavo freneticamente la mano sul viso.
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Tra Odio e Amore...
Storie d'amoreLEI: Eleonora Abate LUI: Alessio Berto LEI: 17 anni LUI: 19 anni LEI: Timida, socievole e carina LUI: Il solito puttaniere dannatamente bello Tutti e due con un passato difficile... Questa è la mia prima storia spero vi piaccia :) (STORIA VECCHIA I...