"Eleonora! Svegliati" mi dice una voce roca scuotendomi. In risposta mi avvolgo ancora di più nelle coperte. Non ho intenzione di lasciare il letto, voglio dormire ancora un po. "E va bene se non ti svegli con le buone maniere ti sveglierai con le cattive" mi minaccia questa voce. Apro di scatto gli occhi. E mi rendo conto che non sono al dormitorio. Pian piano mi vengono in mente tutto quello che e successo. E come regola ora dovrei essere nel letto di Alessio. Infatti quando giro il mio viso verso destra trovo due paia di occhi nocciola fissarmi "finalmente ti sei svegliata" dice lui sorridendo mentre io mormoravo un "già" come risposta. Quando cerco di spostarmi, qualcosa melo impedisce. Sono le braccia di Alessio che mi stanno stringendo in un abbraccio. Non mi sono neanche resa conto di essere finita in questa posizione. "Scusami stanotte non mi sono resa conto di essere finita in questa posizione." Do voce hai miei pensieri. "Infatti sono io!" Ammette lui con un ghigno assolutamente fastidioso per poi continuare "alzati su! Ti riporto al dormitorio" dice lui alzandosi per poi prendere della roba "Ti dispiace se faccio prima io la doccia?" Mi chiede sulla soglia della porta. Scuoto la testa. Non perde tempo e subito si fionda sulla porta lasciandomi sola nella stanza. Mi metto a sedere sul letto per poi appoggiarmi sulla tastiera del letto.
Dopo un po mi alzo dal letto per prendere la mia roba, e appoggiarla sul letto. Cerco il telefono, che trovo ovviamente scarico.
"Ho fatto puoi andare" dice Alessio facendo capolino dalla porta già pronto. Indossa dei jeans neri con una maglia del medesimo colore. Il ciuffo ben aggiustato sulla testa ovviamente. Annuisco come risposta per poi prendere la mia roba e dirigermi in bagno.***
"Possiamo andare" dice Alessio prendendo le chiavi della macchina per poi aprire la porta d'ingresso. Una volta fuori casa chiude la porta d'ingresso per poi andare alla sua auto. Mentre l'apriva una Mercedes nera entra dentro il grande ingresso della villa. Il quale da questo esce un'uomo sulla cinquantina, molto alto, magro, spalle larghe, capelli neri ben pettinati. Indossa un completo elegante. E assomiglia in un modo assurdo ad Alessio! Anche se lui ha i capelli neri. "Qual Buon vento ti ha portato qui figliolo?" Chiede il presunto papà di Alessio una volta avvicinato a noi. Ma suo padre non e il preside della scuola? L'ultima volta che lo visto era un'altro uomo completamente diverso! E poi è passato un po di tempo quando ho visto il preside.
Lui era evidentemente sorpreso dalla visita di suo figlio. "Ah! Ora capisco" dice ancora una volta suo padre guardando me è poi Alessio con un sorriso compiaciuto in viso. Ma cosa ha capito? Non penserà mica che io e lui abbiamo... Oddio no! "Niente di quello che stai pensando! E una mia amica. Ieri sera siamo stati ha una festa vicino queste parti e Eleonora ha alzato un po il gomito e non era ingrando di tornare al dormitorio da sola così ho pensato di portarla qui" sgrano gli occhi alla sua versione dei fatti. Ma cosa cazz...
"Vero Eleonora" dice Alessio incitandomi a stare al suo gioco. "Sì sì" cerco di essere convincente. "Ora noi dobbiamo andare via ciao" dice abbastanza freddo. Senza aspettare una risposta sale in auto seguito da me per poi mettere in moto e partire a tutta velocità. "Ma dico sei scemo per caso!? Mi hai fatta passare per un'alcoolizata davanti a tuo padre!" scatto furiosa "Avevo i miei buoni motivi" dice lui con indifferenza facendomi ribollire dalla rabbia ancora di più. Sospiro frustrata per poi sprofondare nel comodo sedile della macchina con lo sguardo fuori dal finestrino. Per tutto il tempo che siamo in macchina lo passo così in silenzio senza dire una parola. Una volta da qui io starò lontano, farò finta che non esiste. Così saremo tutti felici e contenti.***
Una volta fermati davanti l'ingresso del grande istituto davanti a noi scendo dall'auto camminando velocemente verso l'ingresso senza dargli neanche un saluto. Riesco a percepire i suoi passi dietro di me, ma non ci faccio caso è cammino ancora più velocemente. Sobbalzo quando sento qualcuno, o meglio dire Alessio, spingermi all'indietro facendomi aderire al suo petto. "Lasciami Alessio" dico io stizzita e cercando di mantenere la calma. Che se ne stava andando a farsi benedire. Ma invece di lasciarmi andare mi fa girare così da farmi trovare così a tre centimetri dal suo viso "No aspetta un'attimo. Mi sono inventato quella storia davanti a mio padre perché non potevo dirgli davvero quello che era successo! Scusami se ti ha dato fastidio" si giustifica all'apparanza dispiaciuto, mentre con una mano si grattava la nuca e con l'altra mano stringeva leggermente il mio polso per poi avvicinarsi al mio orecchio dove ci sussurrò "Lo sai che sono uno stronzo" Ovviamente il suo contatto così vicino al suo mi fece venire mille brividi lungo tutto il corpo. Ridacchiai alla sua conferma. "Già molto stronzo" confermo io, mentre nel suo bel volto si faceva spazio un espressione divertita. "Sì ma ora ti approfittare troppo. Se lo faccio io non vuol dire che lo possa fare anche tu eh!" Mi sgrida gioiosamente con il suo bellissimo sorriso sulle sue labbra che sono così invitanti è così vicine.un'altro passo e ho le mie labbra sulle sue.
"Eleonora" urla una voce facendomi staccare subito da Alessio.
Ma quella voce io la conosco! Non può essere che ci fa lui qui?"Papà?"
***
Angolo Autrice
Ecco a voi il capitolo 12!
Spero di aver soddisfatto le vostre aspettative. Anche se questo capitolo non è un granché ed un po corto. Comunque ora vi lascio alla prossima!
Baci ♥♥"PS. votate e commentate mi raccomando ♥"
《Scusate gli errori ;-)》
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Tra Odio e Amore...
RomanceLEI: Eleonora Abate LUI: Alessio Berto LEI: 17 anni LUI: 19 anni LEI: Timida, socievole e carina LUI: Il solito puttaniere dannatamente bello Tutti e due con un passato difficile... Questa è la mia prima storia spero vi piaccia :) (STORIA VECCHIA I...