Una giornata no

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Sono le 17 ed io sono riuscita a sopravvivere alla mia giornata... certo forse è ancora troppo presto per dirlo, ma per il momento posso ritenermi soddisfatta, almeno sono arrivata a casa sana e salva.
Mi butto sul letto, a pancia in giù e con la testa affondata nel cucino. "Ci voleva proprio un po' di relax" dico tra me e me. Non faccio in tempo neanche a finire la frase che sento il cellulare vibrare. "Oh no... e adesso chi è che rompe?!? Vabbè dai rispondo tra un pochino". Il cellulare vibra di nuovo, e poi ancora e ancora.. Mi tocca per forza rispondere a questo punto, magari è successo qualcosa.
Apro whatsapp e vedo che i messaggi vengono dal gruppo con Ale, Gigi, Ele e Fra.

Da: Ele
"Ragazzi questa sera cena tutti insieme da Chiara?"

Da: Gigi
"Daje ci sto"

Da: Ale
"Fantastico"

Da: Fra
"Facciamo alle 20:30?"

E niente... mi hanno incastrata... mi tocca cucinare questa sera. Ed io che speravo di rilassarmi un pochino.
Il fatto di vivere praticamente da sola spesso fa della mia casa una specie di "porto di mare" dove arriva sempre gente. Mia madre lavora in Svizzera, quindi non c'è praticamente mai... mi ha cresciuta da sola, visto che lei è mio padre si lasciarono quando io ero molto piccola. Mia madre prese questa decisione per proteggermi, perché purtroppo mio padre non era esattamente quella che viene definita "una brava persona". Però questa ormai è acqua passata, per fortuna lui è lontano dalle nostre vite e mia madre ed io siamo più unite che mai.
Ok, non è il momento di farsi prendere dai ricordi, devo andare assolutamente a fare la spesa! Anche perché ho il frigo praticamente vuoto.
Indosso velocemente gli stessi vestiti che mi ero messa oggi per l'università, mi lavo di corsa i denti, prendo le chiavi della macchina ed esco di casa.

Uscita dal supermercato sono carica di buste che pesando davvero troppo per me, la macchina non è neanche così vicina visto che il parcheggio in questa città è un incubo, mi toccherà farmi a piedi una bella camminata.
Mentre procedo verso la macchina sento il mio telefono squillare nella borsa. Dopo qualche acrobazia con le buste ancora in mano riesco finalmente a rispondere. È Ele che mi chiede se voglio una mano a cucinare prima che vengano tutti gli altri, è sempre molto gentile e pronta ad aiutare tutti. Non faccio in tempo a risponderle che mi ritrovo praticamente a terra, pregando che non si sia rotto niente della spesa che avevo fatto. Un ragazzo mi è venuto addosso ed ha continuato a camminare poi come se niente fosse.

«STRONZO!» gli urlo mentre lo vedo con i suoi capelli castani lunghi fino alle spalle e il suo cappello a tesa larga nero allontanarsi sempre di più.

«Chia, tutto bene?!? Che è successo mi devo preoccupare?!?»
Mi ero dimenticata che in tutto questo ero ancora al telefono con Ele! Raccolgo le buste della spesa e continuo la camminata, innervosita dall'accaduto.
«Si tutto bene, sono viva, ma uno stronzo mi è venuto addosso e mi ha fatta cadere. Comunque vediamoci da me direttamente per le 20:30, non preoccuparti» dico per tagliare corto la conversazione, sono troppo nervosa in questo momento per stare al telefono. Saluto Ele e chiudo la chiamata.
Ma guarda questo che prima mi butta per terra e poi manco mi chiede scusa! Che stronzo! Se lo rivedo giuro che gliene dico quattro! Deve imparare a comportarsi! Stronzo, sgarbato, maleducato capellone maledetto!
Una volta arrivata a casa ho finalmente smaltito tutta la rabbia. Si è per caso notato che non mi piacciono le persone maleducate? Anche se devo ammettere che un po' continuavo a pensare a quel ragazzo... mi sembrava abbastanza familiare, ma forse semplicemente l'ho incontrato in giro da qualche parte. Mi faccio troppe paranoie per una cosa così stupida.
Ok, non è il momento di pensare a quello che è successo, mi devo mettere a cucinare ed in fretta! Gli altri saranno qui tra un paio d'ore. Ed in tutto questo mi devo anche dare una sistemata! Non posso certo farmi vedere con gli stessi vestiti che ho messo in università. Nonostante siamo amici da parecchio non voglio che pensino che sia una "sciattona"... mi faccio decisamente troppe paranoie alle volte.
Comunque guardiamo al lato positivo! Se tralasciamo lo stronzo che mi è venuto addosso, per il resto la giornata è andata bene per fortu........... sento di nuovo il telefono che vibra.
MA DAI! E chi è adesso?!? Quando prendo il telefono per vedere chi mi ha scritto il mio cuore salta un battito.

Da: Andrea
"Non faccio che pensarti, ti prego chiamami appena puoi. Ho bisogno di parlarti"

Ecco adesso la giornata non potrebbe decisamente andare peggio di così. E soprattutto dovrei imparare a non cantare vittoria troppo presto... MALEDIZIONE! Che giornata di merda....

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