Il viaggio in treno procede in tranquillità. Il nostro vagone è praticamente vuoto, quindi una volta passato il controllore ci siamo un po' sparsi tra i vari sedili.
Ethan dorme tranquillo sul sedile singolo; Thomas e Vic chiacchierano tranquilli qualche sedile più in giù; ed io mi sono ritrovata seduta vicina a Damiano. Il tempo sembra volare, contornato dalle nostre chiacchierate, le battute e le risate che si siamo fatti. Nonostante il luogo in cui ci troviamo, comunque ogni tanto continuano anche le nostre provocazioni, nessuno dei due vuole darla vinta all'altro. Sappiamo entrambi che per resistere fino a casa ci vorrà tutta la nostra forza di volontà.«Non vedo l'ora di arrivare a casa per riprendere il nostro discorso» mi dice Damiano sottovoce all'orecchio.
"Fatti forza Chiara... devi resistere...." continuo a pensare, mentre Damiano mi accarezza delicatamente la spalla.
So benissimo che per me è quasi impossibile non cedere a quelle avance, così nel disperato tentativo di resistere mi alzo di scatto dal sedile, lasciando Damiano con un sorrisetto, consapevole dell'ascendente che ha su di me.
Senza dire nulla, percorro il vagone per dirigermi verso il bagno.
Una volta constato che non ci sia nessuno all'interno, entro e mi chiudo a chiave, lasciandomi sfuggire un sospiro. Il mio riflesso nello specchio fa trasparire benissimo il mio desiderio di arrivare a casa il prima possibile... le mie guance sono rosse come peperoni e sento le gambe tremanti. Per cercare di placare le fiamme che sento dentro di me, apro l'acqua del piccolo rubinetto che ho davanti, ed una volta che si è raffreddata mi do una lavata al viso. Il contatto con l'acqua gelida mi fa rinsavire, ed una volta richiuso il getto mi ripeto che si tratta solo di poche ore e che ce la posso fare, cercando di essere convincente... anche se so benissimo che basterebbe un piccolo gesto di Damiano e tutti i miei buoni propositi sparirebbero.
Non avevo mai provato niente di simile nella mia vita. Neanche con Andrea c'era mai stato nulla di simile, tra noi due c'era attrazione, ma con quel ragazzo dai capelli lunghi è tutto diverso. Damiano per me è come una droga alla quale non riesco a resistere, sono come un tossico in cerca della sua prossima dose.
Dopo essermi ripetuta almeno altre 100 volte che posso farcela, esco dal bagno e torno verso il mio posto, dove il ragazzo dai lunghi capelli castani mi aspetta.«Tutto bene?» mi chiede Damiano facendomi l'occhiolino.
Annuisco senza dire nulla e cercando di non incrociare il suo sguardo mi siedo al mio posto accanto a lui.
«Sei davvero sicura di riuscire a resistermi?» mi chiede subito dopo, posando una mano sulla mia coscia e dandomi i brividi.
«Ovvio» rispondo, con un tono decisamente poco convincente.
Mi lasciò sfuggire un sospiro, mentre la mano di Damiano continua a fare su e giù per la mia coscia.«Rega! Tutto bene?» chiede Vic, guardando prima Damiano e poi me con un gran sorriso.
Quando la vede, Damiano toglie subito la mano dalla mia gamba, ed io dentro la mia testa ringrazio il cielo che sia arrivata Vic ad interrompere questo momento.
«Dam perché non vai ad infastidì Ethan?» dice Vic, una volta seduta sul sedile davanti al mio.
«De che dovete parlà che non posso ascoltà?» dice Damiano, sgamando subito il tentativo di Vic di farlo allontanare.
«Cose da donne... vai vai» gli dice facendo cenno di allontanarsi con le mani.
Prima di alzarsi, Damiano mi stampa un bacio sulla guancia e poi fa la stessa cosa con Vic.
«Povero Ethan» dico, quando Damiano lo fa svegliare di soprassalto.
Io e Vic ci scambiamo un'occhiata e scoppiamo entrambe a ridere.
«Allora... come va con Dam?» chiede Vic, poggiandosi le mani sotto il mento e lanciandomi un'occhiatina ammiccante.
Quando sento quella domanda, per poco non mi va di traverso l'acqua che stavo bevendo. In un secondo sento di nuovo le guance andarmi a fuoco.
«Di che parli?» chiedo allora, cercando di fare la vaga.
«Dai Chia! La tensione sessuale tra de voi se sente per tutto il vagone» dice lei ridendo e facendomi arrossire ancora di più.
Resto in silenzio per un momento. Neanche io saprei qualificare quello che c'è tra di noi... siamo solo amici? Decisamente no... Stiamo insieme? Non penso proprio... siamo solo due ragazzi che si piacciono e che sono più volte andati a letto...
«Non saprei davvero come definirci...» rispondo allora, abbassando per un attimo lo sguardo e giocherellando con una ciocca di capelli.
«Quello che te posso dì è che raramente ho visto Damiano così interessato a qualcuna... ma... posso darti un consiglio?» chiede lei, con aria pensierosa.
Annuisco, aspettando che dica qualcosa.
Gli occhi azzurri di Vic si spostano sul paesaggio che scorre dal finestrino, come se cercasse le parole giusti per dirmi quello che deve.«Dam... è uno un po' particolare... e ci sono delle cose che ancora non sai, ma che deve esse lui a ditte...» dice, per poi fermarsi un attimo «Io non voglio che te faccia male... quindi... fidate ma non te fidà troppo...» aggiunge subito dopo.
Resto spaesata dalle parole di Vic. Non ne capisco bene il significato. Cosa voleva dire? Che cosa ancora non so? Dallo sguardo di Vic però capisco che deve trattarsi di qualcosa di serio, perché i suoi occhi azzurri lasciano trasparire un velo di preoccupazione.
Dopo l'avvertimento di Vic, il mio sguardo è fisso fuori dal finestrino del treno, con il paesaggio fuori che scorre veloce, come le mille domande nella mia testa.
Solo lo squillo del telefono mi riporta alla realtà, facendomi rendere conto che non manca molto a Roma ormai. Così quando guardo il display e vedo un messaggio sul gruppo di whatsapp dei miei amici, tiro un respiro di sollievo.Da: Ale
"Serata tutti insieme oggi? Così @Chiara ci racconta di come sono andate le cose a Milano!"
Sono contenta e rincuorata dal fatto di vederli questa sera, almeno portò parlare con loro anche di questa cosa che Vic mi ha detto, in modo da avere un parere esterno a tutta la situazione che si è creata... e tutto questo mi da anche la possibilità di avere la scusa per far tornare Damiano a casa sua per questa sera, in modo da potermi chiarire un attimo le idee.
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Prima di ogni cosa
Fiksi PenggemarIo sono Chiara, una semplicissima ragazza di 20 anni che vive a Roma. Sono una studentessa universitaria e rientro nel tipico cliché della ragazza italiana, capelli castani, occhi scuri... Di certo non ti gireresti a guardarmi per strada quando pas...