Sono in giro per i negozi del centro di Milano, in cerca di qualcosa da mettermi questa sera per il concerto. Nonostante Damiano mi abbia presa in giro per quanto la mia valigia fosse piena di roba, non ho ancora trovato qualcosa che mi piaccia veramente e che sia "adatto" per la serata.
Da quando ieri siamo arrivati a Milano, i ragazzi sono stati super-impegnati e da questa mattina sono al locale per fare le ultime prove. È un peccato che non si siano potuti godere la città, sicuramente con loro intorno anche io mi sarei divertita di più ad andare in giro.Tornata in Hotel mancano solo due ore all'arrivo dell'autista che mi porterà al "Santeria Social Club", dove si terrà il concerto. Quindi, direi che è il momento di prepararsi... ed anche abbastanza velocemente.
Mi fiondo sotto la doccia, dandomi una bella lavata visto la sudata che mi sono fatta a causa della calda giornata d'estate.
Asciugo i capelli e tento l'impresa di farmi anche qualche boccolo. Non mi sono ancora abituata a questo taglio corto, quindi è complicato acconciarli... ma ho fatto del mio meglio, ed almeno il risultato non è terribile. Mi infilo un body nero che ho comprato oggi e degli shorts di jeans chiari. Subito dopo metto degli stivaletti neri, due collanine color oro e un anello per dare un po' più di stile al look.
Mi sembra ancora un po' piatto quando finisco, quindi mi ricordo del cappello nero a tesa larga che Damiano si è portato da Roma. Non credo che gli dispiacerà se lo prendo in prestito, anche perché devo dire che con questo outfit sta proprio bene. Dopo aver messo del correttore, del blush e del mascara, aggiungo anche un rossetto rosso fuoco sulle labbra e sono pronta per la serata.Quando la macchina passa davanti al locale mi stupisco di quanta gente ci sia fuori ad aspettare di poter entrare. Non vorrei davvero essere nei panni dei ragazzi, saranno sicuramente tesissimi.
L'autista mi lascia davanti all'ingresso secondario del locale, dove trovo Marta, la manager dei ragazzi, con la sua cascata di ricci, ad aspettarmi. L'ho conosciuta il giorno della partenza, visto che è venuta con noi in treno e mi è sembrata una bravissima persona, molto simpatica e sicuramente molto legata a tutti loro.
Mentre mi accompagna verso il loro camerino scambiamo giusto quattro chiacchiere di circostanza... si vede che anche lei è molto agitata.Una volta aperta la porta del camerino, vedo Thomas seduto sul divano, intento a rispondere a dei messaggi, con la sua giacca rossa slacciata senza niente sotto, un paio di pantaloni scuri ed il suo ciuffo biondo spettinato. Anche Ethan guarda il telefono, in piedi vicino al divano, con una camicia di velluto bordeaux aperta che lascia il suo addome scolpito in bella vista. Quando mi vedono mi salutano entrambi, Thomas con due baci sulla guancia mentre Ethan con un cenno della mano.
Vic invece, con le sue solite calze a rete, abbinate con dei pantaloncini corti ed un top, è intenta a finire di sistemare il make-up di Damiano, seduto su una sedia con gli occhi chiusi mentre lei gli sfuma l'ombretto nero e poi gli passa la matita scura.Una volta finito con il trucco di Damiano mi viene ad abbracciare. Dal suo sguardo si vede che è tesa come una corda di violino, anche se cerca di non farlo notare più di tanto.
«Posso salutare anche io il nostro portafortuna?» chiede Damiano ironico, facendo in modo che Vic sciolga l'abbraccio. Prima di allontanarsi rivolge una linguaccia a Damiano che gli risponde con la stessa smorfia.
«Sei più lento di una donna a prepararti» dico a Damiano ridendo
«Beh, ce vole tempo pe ottene questo livello de bellezza» mi risponde lui sorridente mentre si indica il viso, per poi abbracciarmi. Appoggio la testa sulla giacca ricamata color fucsia che indossa, godendomi le sue braccia che mi stringono.
Quando la porta si apre, Marta, con la sua cascata di ricci, si affaccia.
«Due minuti ragazzi» dice.
Si sente il casino provenire dalla sala del locale, con il pubblico pronto ad accogliere i miti Måneskin a forza di applausi e urla a squarcia gola.
«Spaccate tutto» dico ai ragazzi per incoraggiarli, una volta che Damiano scioglie l'abbraccio.
«Come sempre» risponde Vic, facendomi l'occhiolino, per poi uscire dal camerino.
«Daje!» dice Thomas seguendola a ruota con Ethan al seguito.
«Goditi il concerto» mi dice Damiano, le sue labbra si posano sulla mia fronte e poi fa un gran respiro.
Stringe forte la mia mano mentre usciamo dal camerino... quasi mi stupisco di vederlo così agitato, non immaginavo che un animale da palcoscenico come lui potesse essere così nervoso prima di un'esibizione.
Una volta arrivati vicino all'ingresso del palco, le luci si spengono e Damiano fa un ultimo respiro profondo prima di sciogliere le nostre mani unite e sale sul palco.
Nonostante il buio, intravedo il suo sguardo posarsi un'ultima volta su di me, rivolgendomi un sorriso. Il pubblico applaude e urla non appena le luci si riaccendono e partono le note di "Let's geti t started".Il concerto va alla grande, canzone dopo canzone il pubblico in visibilio non ha fatto che cantare a squarcia gola. I ragazzi sono pazzeschi, si scatenano e dominano quel palco. Sono davvero nati per fare questo. Quando suonano Beggin' non posso fare a meno di trattenere un sorriso, ripensando al loro concerto a Roma e a tutto quello che è successo subito dopo. Se sono qui adesso forse è grazie a questa canzone "fortunata", come la definì Damiano quella sera.
La musica si ferma, ma la gente continua a strepitare.
«Ciao Milanooo!» grida Damiano, tra gli applausi e le urla della folla.
«Sta sera, avemo na sorpresa pe voi. Vi vogliamo presentà in anteprima il nostro nuovo singolo. S'intitola "Torna a casa" ed è un pezzo molto importante pe tutti noi, ma soprattutto pe me... perché è dedicato a na persona speciale» continua Damiano, voltandosi per un attimo verso di me e sorridendomi, facendomi mancare il fiato, mentre vedo gli altri della Band scambiarsi uno sguardo compiaciuto e sorridente.
La musica riparte, ma con una melodia molto più dolce... quasi malinconica. È un pezzo completamente diverso dal loro solito, ma le parole profonde mi fanno venire i brividi. E così resto lì ad ascoltare, con gli occhi lucidi, perdendomi in quelle parole così profonde.
"Che mi è rimasto un foglio in mano e mezza sigaretta
Restiamo un po' di tempo ancora, tanto non c'è fretta
Che c'ho una frase scritta in testa ma non l'ho mai detta
Perché la vita, senza te, non può essere perfetta"
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Prima di ogni cosa
FanfictionIo sono Chiara, una semplicissima ragazza di 20 anni che vive a Roma. Sono una studentessa universitaria e rientro nel tipico cliché della ragazza italiana, capelli castani, occhi scuri... Di certo non ti gireresti a guardarmi per strada quando pas...