Luci stroboscopiche

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Nella mia testa continua a risuonare la melodia e le strofe di quella canzone... è davvero possibile che stia succedendo? Che quello che sto vivendo sia davvero reale?
Non riesco a capacitarmi di tutto questo. La mia testa è completamente immersa nei pensieri, tanto che quando Vic corre e mi butta le braccia al collo per abbracciarmi per poco non rischio di cadere, trascinandoper terra anche lei.

«Semo stati grandi!» urla Vic rischiando di rompermi un timpano

Le sue braccia che mi stringono forte e il suo tono di voce euforico riescono a riportarmi alla realtà. Ero talmente immersa nei miei pensieri che devo essermi persa l'ultima parte del concerto.

«Vic... mi stai soffocando!» le dico ridendo

«Scusame Chia!» risponde lei, sciogliendo l'abbraccio e facendomi respirare di nuovo.

Vic continua a parlare con Thomas ed Ethan che ci hanno raggiunte nel backstage da poco. Non sento neanche una parola dei loro discorsi, di nascosto con lo sguardo continuo a cercare solo una persona. L'unica che ancora non è qui con tutti noi. Così continuo a far finta di sentire le parole degli altri, annuendo ogni tanto.

«Semo stati grandi!» sento dire da una voce alle mie spalle.

Quando mi volto e lo vedo all'entrata del backstage, le mie gambe iniziano a tremare. Damiano si avvicina sempre di più a me e quando mi abbraccia sento lo stomaco in subbuglio. Ma cosa mi sta succedendo? Mi stringe forte a se e finalmente mi sento in quel luogo sicuro dove riesco ogni notte a prendere sonno.

«DAJE REGA! Annomo a festeggià!» Urla Thomas.

La gente balla mentre la musica a palla risuona dalle casse del DJ. Vic mi ha trascinata in pista appena arrivati in questo locale. Non so bene da quanto tempo siamo qui, ma sento le gambe che iniziano a farmi male, quindi credo che stiamo ballando già da parecchio.

«Vado a prende qualcosa da bere» mi urla Vic all'orecchio per sovrastare il forte suono della musica.

Annuisco e la vedo allontanarsi tra la folla.
Ho decisamente bisogno di sedermi un po'... e poi non è divertente stare in pista senza Vic che scaccia in malo modo ogni ragazzo che ci prova con lei.
Così, tra una gomitata e una spinta, mi dirigo verso il tavolo dove abbiamo lasciato gli altri.
Vedo Damiano ed Ethan che stanno parlando, mentre poco spostato Thomas, che deve aver bevuto troppo è praticamente sdraiato sul divanetto.
Mentre mi avvicino a loro Damiano è di spalle, ma appena Ethan mi sorride lo vedo voltarsi di scatto, ed il suo sguardo si illumina. Ho la netta sensazione di aver interrotto un discorso importante, ma in questo momento ho talmente tanto bisogno di sedermi che non ci voglio pensare più del dovuto.

«Siediti qui» mi dice Damiano facendomi segno di mettermi sulle sue gambe. Vorrei evitare di stargli troppo vicina visto che ho bevuto, ma non credo di avere molta scelta, visto che la maggior parte del divanetto è occupato dal corpo in catalessi di Thomas.
Così accetto la proposta di Damiano. Quando mi siedo sulle sue gambe e la sua mano si piazza sul mio fianco, sento il cuore iniziare a battere forte.

«Vic?» mi chiede Ethan avvicinandosi per farsi sentire

«È andata a prendere da bere»

«La raggiungo, voi volete qualcosa?» chiede Ethan con un sorrido

«No grazie, ho già dato e non vorrei ridurmi come lui» dico indicando Thomas e facendo ridere tutti.

«Sei bellissima sta sera» mi dice Damiano all'orecchio, una volta che Ethan si è allontanato.

«Te sei così sexy...» rispondo, tappandomi la bocca appena realizzato cosa ho detto. Dovrei davvero smettere di bere quando Damiano è nelle vicinanze, la sua presenza e l'alcol sono due cose che dovrebbero restare separate.
La sua bocca si apre in un sorriso malizioso, dopo aver sentito la mia affermazione. Mi morde delicatamente il lobo e poi sento la sua bocca scendere sul mio collo lasciando una scia di baci, ed in questo momento capisco che non ce la faccio più a trattenermi. D'istinto mi alzo dalle sue gambe, lo sguardo di quel ragazzo dagli occhi scuri si trasforma nel giro di un secondo da malizioso a deluso, per poi riaccendersi nel momento in cui mi posiziono a cavalcioni su di lui, lasciandolo stupito.
Le luci stroboscopiche continuano ad accendersi e spegnersi, la musica continua a suonare forte, ma tutto intorno a noi sembra fermo in questo momento. Ci siamo solo io e lui, immersi l'uno negli occhi dell'altro.
Damiano mi accarezza delicatamente una guancia, provocandomi un brivido di piacere solo con quel semplicissimo contatto, ed suo viso si avvicina lentamente, con  incertezza al mio, come se volesse chiedermi il permesso per fare quel gesto.
Questa volta sono io di getto a far scomparire la distanza che separa le nostre labbra, in modo da perdermi di nuovo nei suoi baci che mi erano mancati in questo periodo. Le mie dita affondano nei suoi capelli sciolti, mentre sento una sua mano risalire dalla mia schiena fino alla mia nuca, come se volesse avvicinarmi il più possibile a lui. La sua lingua scorre sulla mia, in un bacio pieno di desiderio.

«Rega.....» sussultiamo entrambi quando la voce sbiascicante di Thomas poco distante da noi richiama la nostra attenzione.

«Che voi Thomas?» chiede Damiano mentre riprende fiato e contaminando a guardarmi con quello sguardo malizioso.

«Namo in Hotel?» dice lui, portandosi una mano sulla testa

«Vado a chiama gli altri» mi dice Damiano.

Annuisco e faccio per alzarmi dalle sue gambe, ma mi trattiene per portarmi dare un ultimo bacio e poi mordermi il labbro, facendomi avvampare dentro. Vedo la sua t-shirt nera allontanarsi tra la folla per andare a recuperare gli altri al bancone, e non riesco a non pensare a quanto gliela vorrei strappare, per sentire ancora una volta le nostre pelli nude a contatto.

"CONTIENITI CHIARA!" Mi rimprovera la mia testa... ma non la voglio ascoltare, voglio solo pensare che quando arriveremo in hotel io sarò completamente sua...

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