In fiamme

234 7 0
                                    


"CHE STAI FACENDO?!? MA SEI IMPAZZITA?!? NON FARLO!!!"

Continua a ripetermi una voce nella la mia testa mentre il ragazzo, tenendomi la mano, mi conduce verso l'interno del locale. Si guarda intorno  sperando di trovare un angolo un po' più appartato, ma niente da fare, c'è davvero troppa gente. Mi inizia a venire un po' di ansia, non mi sono mai piaciuti i luoghi troppo affollati... è uno di motivi per cui non amo le discoteche... Sento il respiro corto ed il cuore che mi batte forte, ma riesco a calmarmi quando sua mano calda stringe ancora di più la mia per non perdermi nella folla mentre continuiamo a girare. Mi lascio portare in giro ritrovandomi a pensare che in questo momento vorrei tanto strappargli quella camicia bianca che indossa...

"FERMATI!" Continua a dirmi una vocina nella mia testa... dovrei ascoltarla, sono consapevole di star facendo una cazzata.

Dopo due minuti ci ritroviamo davanti ad una porta, lui la fissa per un secondo, per poi girarsi verso di me. Mi attira a se cingendomi i fianchi con una mano e finalmente riprendiamo quel bacio da dove lo avevamo interrotto poco prima. Mi sento andare a fuoco mentre le nostre lingue si toccano. In questo momento so di aver già preso una decisione, tutti i dubbi sono spariti, adesso so di non volermi più staccare da quelle labbra e dal loro sapore di fumo.
Lo sconosciuto cerca di aprire la porta con la mano libera senza staccarsi da me neanche per un secondo e, quando finalmente riesce nella sua impresa, inizia a camminare all'indietro trascinandomi con se.
Con un calcio fa chiudere la porta e fa scattare la serratura con una mano, che poi prontamente mette sulla mia guancia ed io sotto quel tocco caldo mi sento sciogliere.
Mi spinge contro la porta, mentre le nostre bocche sono ancora incollate, sento le sue mani vagare sul mio corpo per poi fermarsi sul mio fondoschiena. Quando mi solleva da terra, le mie gambe cingono la sua vita in un gesto che sembra il più naturale del mondo e dopo pochi passi mi appoggia delicatamente su quello che mi sembra essere un lavandino...

"ASPETTA UN ATTIMO... Un lavandino?" Penso tra me e me aprendo gli occhi per guardarmi intorno e............. misà che siamo finiti nel bagno degli uomini!
"COMPLIMENTI! Dovresti vergognarti di quello che stai facendo Chiara!" Mi rimprovera la mia testa.

Le mie paranoie vengono interrotte (per fortuna, prima di decidere di dare ascolto alla mia razionalità) quando lo sconosciuto mi afferra i capelli con una mano per farmi sollevare il mento, iniziando poi lasciare baci su tutta la lunghezza del mio collo e succhiando delicatamente la mia pelle. Un gemito mi sfugge e sento lui sorridere soddisfatto. In un'altra situazione (e senza tutto l'alcol che ho bevuto) mi sarei vergognata, ma in questo momento sono senza freni inibitori.
Voglio di più! Gli slaccio in fretta i bottoni della camicia, postando in questo modo le mie mani sul suo petto nudo, mentre con le gambe stringo ancora di più la sua vita, portandolo il più vicino possibile a me. Riesco a sentire la sua erezione premuta sul mio interno coscia mentre con una mano mi tocca il seno e con l'altra cerca di slacciarmi la lampo della tuta, imprecando quando non ci riesce.
La passione che ha travolto viene bruscamente interrotta quando sentiamo bussare alla porta

«OCCUPATO!» dice lui con una voce roca ancora ansimante mentre mi fissa con i suoi occhi scuri, mi riavvicino a lui per ricercare di nuovo il contatto tra le nostre labbra e lo sento genere quando gli mordo il labbro inferiore.

«OH EDDAJE! CHE DEVO PISCIÀ!» Sentiamo dire dall'altro capo della porta da una voce maschile mentre bussa con forza... un vero principe insomma. Lo sconosciuto appoggia la testa sul mio petto, lo sento imprecare qualcosa mentre cerca di riprende fiato.

«Vieni da me sta notte?» mi chiede aiutandomi a scendere dal lavandino, per poi iniziare a riallacciarsi la camicia. Porca miseria, sono così tentata di accettare quella proposta.

«Non posso, devo tornare dai miei amici, mi avranno data per dispersa...» dico, ritrovando un briciolo di lucidità mentale, guardando verso il basso in modo da non incontrare quegli occhi scuri che sarebbero stati in grado di farmi cambiare idea in un secondo... odio la mia razionalità in questo momento!
Lui mi posa una mano sotto il mento per farmi alzare lo sguardo verso di lui

«Avemo un conto in sospeso io e te» dice quasi in un sussurro vicino al mio orecchio, facendomi diventare rossa come un pomodoro.

Quando usciamo dal bagno mi vorrei sotterrare per la vergogna.

«Alla buon ora! Vuoi entrà anche con me in bagno bellezza?» Dice il ragazzo che ci ha interrotti, facendomi l'occhiolino dopo avermi squadrata dalla testa ai piedi, mettendomi a disagio. Stringo le braccia al petto, nel tentativo di nascondermi almeno un pochino, ma quando mi giro per allontanarmi, una mano che mi da una pacca sul fondoschiena. Resto senza parole per un momento quando voltandomi vedo la faccia soddisfatta del ragazzo che ci ha costretti ad uscire da quel bagno. MA CHI SI CREDE DI ESSERE QUESTO?!? Quando sto per mandarlo a quel paese, lo sconosciuto dai bellissimi capelli castani mi si para davanti, stringendo i pugni.

«Vedi de girà al largo stronzo!» pronuncia quelle parole lo fulminandolo con lo sguardo, per poi prendermi la mano e trascinarmi via senza dare il tempo all'altro ragazzo di ribattere alla sua affermazione.

Prima di ogni cosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora