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(Alla festa)

Varco la porta della grande casa di Louis William Tomlinson e un forte odore di alcool e fumo pervade le mie narici.

Scruto Hope da lontano e mi avvicino per salutarla.

-Hei Stilson! - Urlo per sovrastare la musica troppo alta.

-Jessica- urla a sua volta -vieni ti presento un mio nuovo amico.-

La seguo fino ad arrivare ad un gruppo di persone che ridono rumorosamente.

-Lui e' Luke.-

Il biondo si volta mostrando un sorriso.

-Ciao Jessica. -

-Umh ci conosciamo. Ciao Luke.-

-Che ne dite di unirvi a noi?- chiede Zayn sbucano da dietro.

-Oh, cosa ne pensi Hope?-

-Per me vabene.-

-Allora okay.-dico poco convinta.

Decidiamo di giocare e formiamo un cerchio con la poca gente sobria rimasta.

-Ragazzi facciamo presto perché ho da fare.- commenta Louis facendo un'occhiolino alla ragazza difronte a lui.

-Bene allora cominciamo. - dice Calum. 

Giusto c'è anche lui e lo sto osservando un po' troppo, il modo in cui ride, il modo in cui parla, quella voce calda e' tutto cosi' rilassante.

Hei aspetta un attimo, tu sei fidanzata ed Harry non si merita di essere cornificato con il pensiero.

Benedetta vocina.

-Okay ragazzi ci saranno delle domande, per ogni risposta sbagliata un bicchiere di vodka. Tutto . Fino all'ultimo sorso. - Pronuncia Zayn.

Dopo due ore il gruppo si scioglie ed io sono quella che ha bevuto di piu'.

Ho la testa pesante ed ho un urgente bisogno di trovare un bagno libero per liberarmi.

Mi faccio largo tra la gente ubriaca ed arrivo.

Apro la porta e mi precipito immediatamente. Sto uno schifo, non sapevo di dover riprendere con lo studio prima di venire qui.

-Hei aspetta ti aiuto.- qualcuno si avvicina e mi tiene i capelli.

-Scusa, non reggo molto l'alcool. - Dico con l'affanno.

-Sei tutta sudata. Vieni con me.-

Mi giro e mi accorgo che si tratta di Calum. Non ho le forze per dirgli di no, quindi afferro la sua mano ed insieme raggiungiamo il piano di sopra.

Arrivati alla porta della camera di Louis mi spoglia del vestito stretto ed osserva attentamente ogni parte del mio corpo.

Inseguito mi aiuta ad infilare una maglietta larga di colore bianco e delle vans di Louis.

-Cosi' smetterai di sudare.-

Ha sorriso.

-Io dovrei tornare a casa..-

-Ti accompagno, ti va'?-

-C'è Tina..-

-E allora? Ti sei sentita male.Su prendi le tue cose, domani restituirai le scarpe e la meglietta a Louis magari, non preoccuparti a lui non dispiace.-

Ho annuito, preso il vestito e i tacchi.

Siamo tornati giu' e poi usciti dall'enorme villa.

Ha poggiato il suo cappotto sulle mie spalle e poi indicato dove aveva parcheggiato l'auto.

-Calum perché ti stai preoccupando per me?-

-Perché ho sbagliato tutto e voglio riparare.-

Il tragitto verso casa e' tranquillo.

-Siamo arrivati.-

-Grazie mille.- gli porgo il giubbotto.

-No, voglio che tu lo tenga.-

Mi lascia un bacio a fior di labbra.

Il mio cellulare vibra interrompendo il momento "magico" creatosi tra me e Calum Hood.

Chiudo la portiera dell'auto e con le chiavi apro la porta di casa.

Sblocco il cellulare e mi accorgo che aveva vibrato per un messaggio. Di Harry.

ciao piccola, com'è andata la festa? Sei tornata a casa? Ti amo.x x "

Deglutii leggendo l'ultima frase "ti amo", non avevo il coraggio di ricambiare, non ora. Era troppo presto.

“Ciao, e' andata bene,e be' si sono a casa.Sei speciale. x x"

Invio il messaggio e con fretta cerco le chiavi per aprire la porta nella mia borsa.

Accendo la luce facendo attenzione a dove metto le mani.

In punta di piedi salgo per le scale, sto seriamente pensando di prendere una casa tutta per me. In fin dei conti io qui che ci sto a fare?

Entro in camera mia e con mia grande sorpresa Tina e' ancora sveglia.

-Hei carina , e' tardi, i tuoi genitori ti lasciano fare questi orari?-

Ha detto con un sorriso beffardo.

Ha le gambe incrociate che lasciano intravedere gli slip di pizzo bianco sotto la sua camicia da notte corta,di colore nero.

-Ho diciassette anni.-

Poggio la giacca che mi e' stata data da Calum con cura sulla sedia, insieme al mio vestito ed infine le scarpe a terra.

-Di chi e' quel giacchetto? E poi perché sei vestita cosi'? -ha riso- ti hanno usata e poi lasciata come una povera in strada?-

-Non devo dare spiegazioni a te che la dai al secondo "ciao" .-

Ho sfilato le vans.

-Tu brutto verme come ti permetti?-

Si e' alzata puntandomi il dito contro.

-Oh mi permetto e come.-

Ho riso di gusto irritandola.

Mess -Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora