La settimana a casa di Niall e' passata velocemente ed abbiamo trascorso un fantastico Natale in compagnia della sua famiglia, Patricia, George, Theo e Miley.
Diciamo che siamo state cosi' impegnate che alla fine abbiamo avuto pochissimo tempo per pensare a Londra.
Miley non era tanto male, anzi.
Aveva detto che prima o poi sarebbe venuta a trovarci con Niall a Londra.
E poi c'era Theo che era un bambino davvero dolce e la sua famiglia molto ospitale.
Abbiamo visitato un po' l'Irlanda dopo pranzo l'altro ieri e poi a malincuore il nostro amico ci ha accompagnate all'aeroporto.
Il ritorno a casa e' stato tranquillo,come previsto in aereo questa volta sono stata io dalla parte del finestrino ed e' stato magnifico osservare il paesaggio dall'alto.Una volta arrivate a Londra e' venuto a prenderci mio fratello, gli abbiamo raccontato dell'esperienza e lui ha detto che era molto contento del fatto che ci fossimo divertite.
Abbiamo lasciato Hope a casa sua salutandola ed aiutandola con le valigie, poi siamo tornati a casa dove ad aspettarci c'era mio padre con un grande sorriso e mia madre che parlava al cellulare.-Finalmente sei qui!- esclama abbracciandomi mio padre.
-E' passato tutto molto in fretta.- sorrido, poi con Ash decido di andare sopra a posare le valigie. Ma vengo bloccata da mia madre.
-Hei tesoro, bentornata.- fa' un sorriso tirato.
-Ciao.- dico soltanto.
-Ora va' a sistemare le tue cose, poi scendi ti porto in un posto.- a parlare e' mio padre.
Non rispondo ma sorrido e dopo un po' sono gia' su' a sistemare le mie cose.
..........
-Di che "posto" si tratta papa'?- chiedo una volta in macchina.
-Lo scoprirai quando saremo arrivati.- continua a guardare la strada.
Sembra molto soddisfatto di questa sorpresa.
-Siamo arrivati.- dice scendendo dalla macchina.
Seguo i suoi passi ed arriviamo davanti alla porta di una piccola casa bianca che apre con le chiavi che aveva in tasca.
-E' tutta tua.-
D'istinto lo abbraccio.
-Oddio papà è bellissima ti ringrazio.-
-E' gia' tutto arredato e mi sono permesso di sistemare le tue cose qui con Ashton, il resto puoi venirlo a prendere a casa quando vuoi.- sorride.-Ed infine volevo darti questi, sono ottocento dollari.-
-Non ho parole davvero.-
-Sei l'unica figlia che ho e farei di tutto per te.-
-Hei papa' proprio unica no, c'è anche Ash.- rido un po'.
-Si be', a volte penso che ci sono cosi' tante cose che dovresti sapere. Ma vabene, ora vado divertiti.-
Mi lascia da sola sul divano nero della nuova casa.
Non posso crede che sia mia.Mi affretto a vedere com'è.
All'entrata c'è appunto questo piccolo salotto con le mura tinte di bianco.
C'è il divano nero dove ero seduta io prima e davanti a lui un piccolo tavolino, mentre al muro e' attaccata la televisione a schermo piatto.
Più in la' ci sono delle sedie di pelle bianca poste sotto un tavolo dello stesso colore.
Una porta a scrigno di vetro opaco, di legno bianco ai lati separa il tutto dalla piccola cucina grigia.
C'è un piccolo corridoio, con due sbocchi.
Uno a sinistra dove c'è la cabina armadio -con le mie cose gia' dentro-, mentre l'altro affaccia sulle stanze.
C'è un piccolo sgabuzzino al centro.
A destra c'è quella che suppongo essere la mia stanza con un grande letto matrimoniale e due comodini ai lati.
Poi c'è il bagno che e' abbastanza grande.
Ed infine c'è ne un altro proprio difronte alla porta della mia stanza, solo più piccolo.
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Mess -Calum Hood
Teen FictionQuando ci provi con il massimo impegno ma non hai successo. Quando ottieni quello che vuoi,ma non quello di cui hai bisogno. Quando ti senti stanco,ma non riesci a dormire. Quando le lacrime si riversano sul tuo viso. Quando perdi qualcosa che non p...