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6 e 30 sempre la stessa storia decido di alzarmi e questa volta andare direttamente in bagno così da fregare mio fratello, oggi voglio essere puntuale. Quando sono in bagno prendo il mio telefono lo accendo facendo partire la mia playlist di spotify, intanto noto che Fede ieri sera mi aveva scritto ma ero troppo occupata a pensare ad Arianna che non l'ho neanche notato, ne approfitto e gli scrivo che stamattina non c'era bisogno che mi venisse a prendere perché andavo a fare colazione con mia mamma, non so perché ma non voglio dirgli che vado con Ari penso che non c'è ne sia motivo. Dopo appoggio il telefono e inizio a prepararmi metto un jeans, una maglietta con sopra una camicetta a fiori, il tutto accompagnato dalle mie amatissime air force bianche. I capelli decido di tenerli sciolti e come sempre metto giusto il po' di mascara. Prendo lo zaino e il telefono, proprio quando lo prendo noto che Ari mi sta chiamando, rispondo subito "ehyyy" "Buongiorno sono qui fuori" "ok sto uscendo" la sua voce di prima mattina è qualcosa di favoloso, potrei svenire. Esco di casa dove trovo Ari che tiene due casci mentre è appoggiata al motorino, cazzo se è bella penso. Mi avvicino e la saluto con un bacio sulla guancia lei ricambia con un sorriso e mi dice, mentre mi porge il casco e fa per mettersi anche lei il suo "spera che il cornetto sia buono oppure ti lascio a piedi" "tranquilla ti porto nel bar dove fanno il cornetto migliore del mondo" "addirittura, vedremo dai" dice mentre sale, io faccio lo stesso le do le indicazioni del bar per poi partire. Arrivate scendiamo e ci accomodiamo ai posti fuori, dopo un po' arriva il cameriere che prende le ordinazioni. "Allora dimmi un po' come mai ti sei trasferita?" "Non lo so in realtà" "be direi alla grande" dico facendo ridere entrambe "vivi sola?" "no con un mio amico" "dai seriamente perché ti sei trasferita?" "penso perché Anzio era troppo piccola per me" "figo, ma trasferirsi l'ultimo anno di superiori è un po' una pazzia" "capirai non mi importa più di tanto" "studentessa modello mi dicono, com-" stavo per continuare la frase quando lei mi interrompe subito "CAZZO SOFI SONO LE 8 E MEZZA" "cazzo" esclamo mentre mi affrettò a sistemarmi e prendere lo zaino "quella di mate ci uccide" stiamo per salite in motorino quando lei mi prende il braccio e mi dice "aspetta, che ne dici se saltassimo scuola, oggi non ho proprio sbatti di andarci" "studentessa modello così mi deludi però" "daii" "se mia madre lo scopre mi ammazza ma va bene dai" "perfetto, dove andiamo" "be ti porto a vedere un po' Roma" saliamo in motorino mentre giriamo per tutta Roma. Sono circa le 12 e ora siamo difronte al Colosseo sedute su una panchina a parlare di tutto "sai anche se ci conosciamo letteralmente da 1 giorno sono sicura che diventeremo delle ottime amiche" dico "è bello stare con te" lei mi guarda per qualche secondo e sorride poi si gira di nuovo e dice "anche per me è bello stare con te" a quelle parole mi irrigidisco non so che fare, fatto sta che i nostri visi sono sempre più vicini continuiamo a guardarci intensamente quando il mio telefono inizia a squillare e tutte e due ci spaventiamo, guardo lo schermo del telefono è noto che è Federico che mi sta chiamando, Arianna continua a guardarmi poi dice "che fai non rispondi?" "no non mi va" dico posando io telefono nello zaino "chi era? sempre se posso chiedere" "sisi tranquilla, comunque era il mio ragazzo Federico" "oh, be ok" sul suo volto si crea un espressione triste, forse avrei dovuto dirgli prima che ero fidanzata. Si sono fatte le 13, ci stiamo riposando su una panchina dopo aver quasi visitato letteralmente tutta Roma , io sono sdraiata  con la testa sulle gambe di ari mentre lei mi accarezza i capelli  "ho fame" dico "anche io, vuoi venire a mangiare da me? dato che tu mi hai fatto assaggiare il cornetto più buono del mondo io ti faccio assaggiare la carbonara più buona del mondo" "aaa allora il cornetto ti è piaciuto, comunque sul fatto che sai cucinare ci credo poco ma dai proviamo" "ti rimangerai quello che hai detto subito dopo aver assaggiato la mia magnifica pasta" "se ne sei proprio così sicura" ci dirigiamo subito verso il motorino e andiamo verso casa di ari. Davanti la porta quando Ari sta per aprire chiedo "ma siamo sole" "si il mio coinquilino non c'è torna tardi" faccio un cenno con la testa come risposta quando entriamo tiro fuori il telefono per chiamare mamma "vado di là che devo chiamare mamma" "sisi fai pure come fossi a casa tua" mi dirigo verso una camera della casa  mentre digito il numero di mamma al telefono "pronto?" "mamma sono Sofi, vedi che non torno a casa per pranzo, mangio da una mia amica" "ok non fare tardi mi raccomando, a dopo" chiudo la chiamata mentre guardo un po' la stanza in cui sono. Questa deve essere proprio la stanza di ari, è bellissima ci sono poster dappertutto e anche un sacco di strumenti musicali, che strano non mi ha detto fosse amante della musica. Esco dalla stanza e mi dirigo in cucina dove trovo ari a lavoro con la pasta "che ha detto tua mamma" "ha detto che va bene, ma vuoi una mano" "NO giù le mani, non mi servono aiuti, devo farti rimangiare quello che hai detto prima" va bene va bene" dico mentre rido "sicura che non mi avveleni vero?" mi fulmina con lo sguardo "tu mi sottovaluti troppo" dice, nel mentre io esco dalla cucina e mi accomodo sul divano. E' passato più o meno mezz'oretta  e finalmente la pasta e pronta, lo capisco dal profumo che viene dalla cucina "E' PRONTOO" grida Arianna per attirare la mia attenzione, io mi precipito in cucina "finalmente muoio di fame" Arianna in tanto sta mettendo la pasta nei piatti. E' arrivato il momento, avvicino la forchetta alla bocca, neanche il tempo di masticare che Arianna mi chiede "allora? E' o non è la carbonara più buona del mondo?" "devo dire che mi aspettavo di peggio dai, mangiabile" "che stronza, tanto lo so che ti piace un sacco" rido a quest'affermazione. Finiamo di mangiare e aiuto ari a sparecchiare anche se lei continuava a dirmi che non dovevo fare nulla perché ero un ospite, ma alla fine ho vinto io e lo aiutata. Dopo andiamo in camera sua e ci stendiamo sul letto attaccate "mi piace la tua camera" non risponde "ma gli strumenti sono i tuoi?" "si, canto" "DAVVERO? cantami qualcosa ti pregooo" all'inizio esita un po' poi cede, modestamente nessuno resiste ai miei occhi teneri. Afferra la chitarra che è attaccata al muro si siede sul bordo del letto e inizia a cantare guardandomi negli occhi, la canzone non la conosco. Quando finisce ripone la chitarra e mi guarda, io non so che dire "andiamo faccio così schifo?" "macché sei bravissima davvero" "grazie" dice mentre si ristende sul letto affianco a me "come hai detto che si chiama la canzone?" "non l'ho detto, comunque si chiama pillole" "è davvero bellissima" "ti riaccompagno a casa, si è fatto tardi" mi giro verso di lei, i nostri volti sono a pochi centimetri di distanza, sussurro mentre chiudo gli occhi "si tra poco andiamo" "ok" ci addormentiamo praticamente attaccate.

Un incontro inaspettato "ARIETE"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora