Sono le 4 e hanno appena suonato il campanello. "è per me!" urlo scendendo le scale. "ciao" mi saluta con un sorriso a 32 denti che ricambio. Apro la porta e la faccio accomodare. "siamo sole?" mi domanda mentre saliamo le scale per raggiungere camera mia. "no, c'è mio fratello" "SPARA TESTA DI MINCHIA" "ma come puoi sentire è occupato a giocare alla play" commento facendola ridere mentre passiamo dalla porta di camera sua. E' passata un'ora e siamo molto concentrate a studiare. Siamo sdraiate sul letto una da una parte e l'altra da un'altra, e ci facciamo domande di storia a vicenda. "no era Filippo II quello" la correggo per l'ennesima volta, mentre si mette un cuscino in faccia per la disperazione. "dai amore non fare così" le dico avvicinandomi "faccio schifo" "no.. diciamo solo che bhe, ecco in storia non sei molto brava" caccia il cuscino dalla faccia e mi guarda male "il problema è che non sono brava in nessuna cosa" la guardo male, odio quando le persone si sminuiscono, anche se sono la prima a farlo. "non dire così. Tu sei brava in un sacco di cose" "fammi un esempio" dice guardandomi dritta negli occhi "bhe, tu sei brava... A cantare e suonare la chitarra" ride "poi?" mi chiede. Nel frattempo ci siamo avvicinate molto. Inizio ad elencare un po' di cose. "ah e poi sei bravissima a cucinare la carbonara e... baci molto bene" "bacio bene?" "di tutte le cose che ti ho elencato hai sentito solo quella?" le chiedo facendo ridere entrambe. Siamo molto vicine ora. Troppo forse. "ok ora torniamo a studiare" "non penso proprio" dice iniziando a baciarmi con foga. "dai amore" cerco di farla smettere, anche se la situazione non mi dispiace affatto "sai sono molto offesa che tu non abbia elencato una delle cose in cui, modestamente, sono bravissima" sussurra sulle mie labbra. Ormai siamo distese sul letto lei sopra di me ed io sotto. "cioè?" domando, anche se so benissimo quello che intende. "te lo dimostro in pratica che mi esce meglio" mi dice stuzzicandomi per poi iniziare a lasciarmi dei baci umidi su tutto il corpo, fin quando non arriva al mio jeans che sbottona subito "arianna c'è mio fratello" "l'hai detto tu stessa che è occupato o no" alla fine la lascio fare. Quando ha finito torniamo a studiare come se nulla fosse successo. Assurdo questa ragazza mi farà impazzire.
E' ormai ora di cena e i miei sono appena tornati. "sicura che non vuoi rimanere qui a cena?" le chiedo per la milionesima volta mentre sta mettendo via i libri "amore non vorrei creare disturbo, poi ci sono i tuoi e.." "ma dai i miei sono tipi apposto, alla fine li dovrai conoscere prima o poi no?" sembra pensarci su. Alla fine le faccio gli occhioni dolci e cede. Siamo seduti a tavola, io e ari vicine, mio padre capotavola vicino me e mia madre e infine mio fratello affianco mia madre. I miei stanno facendo un po' di domande ad ari senza però essere troppo invasivi. Qualcuno dovrebbe prendere esempio, penso tra me e me. "quindi vi conoscete... da quanto avete detto?" "un mese circa" risponde ari alla domanda di mia madre "e avete legato tantissimo vedo "si bhe, sofi è stata una sorpresa. Una sorpresa bellissima" sposto lo sguardo su di lei, le sorrido e le prendo la mano da sotto il tavolo. Avrei voluto tanto baciarla o dirle "anche per me" ma penso che l'abbia capito senza che io proferissi parola. Una volta finito ari aiuta mia madre a sparecchiare anche se le aveva ripetutamente detto che non c'era bisogno, ma lei ha insistito. Furba la ragazza, ha sicuramente guadagnato punti con mamma. E sembra che piaccia molto anche a mio padre. Avendo parlato a cena della sua passione per la musica mio padre le ha mostrato una sua vecchia chitarra. Ha detto che era di suo padre e fu la sua prima chitarra. Ha spiegato che la suonava nei pub, per le strade, cercando di guadagnarsi qualcosa. Non ha mai pensato di farlo come lavoro. Ma ad ari, dopo che hanno suonato e canato un po', ha detto che potrebbe tranquillamente farlo. "Vedo in te qualcosa di speciale" così le ha detto, facendole spuntare un enorme sorriso . "tieni" "cosa?!" "te la regalo. A me non serve più ormai. Ha preso solo polvere in questi anni è davvero un peccato" "ma-" "shh niente complimenti su, prendila è tua". Li vedo in quel momento come i suoi occhi brillano. La felicità che emana in questo istate è assurda. Deve davvero piacere a mio padre per regalarle un'oggetto così importante per lui.
"E' stata una bellissima serata, grazie davvero per tutto" dice salutando i miei. "di niente, passa a trovarci quanto più presto possibile mi raccomando". "sono così felice che piaci ai miei" le dico mentre la accompagno alla porta "gli piaccio?" domanda insicura "ma certo scema" le dico per rassicurala. "vabbè ci vediamo domani?" "si, ci vediamo domani" mi risponde con un sorriso mentre apre la porta "buonanotte principessa" dice prima di uscire "notte.." dio quanto la amo.
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Un incontro inaspettato "ARIETE"
FanficSofia è una ragazza di Roma con una vita apparentemente perfetta, ha una famiglia bellissima, lo stesso gruppo di amici da sempre e un fidanzato. Mentre vive il suo quinto anno di liceo si trova ad affrontare un po' di problemi, tutto a causa di un...