Alessio e Marco ci stanno accompagnato all'hotel, sono nei posti posteriori della macchina con ari, che non mi degna di uno sguardo o dice una parola da quando siamo entrati in macchina. In verità nessuno di noi sta parlando si sente solo la radio, che tra l'altro riproduce una canzone di merda. Alessio sembra leggermi nella mente, infatti cambia stazione della radio alla ricerca di qualche canzone più carina, con scarsi risultati. Alla fine fa partire la sua playlist di spotify. "allora" dice Marco tentando di attirare l'attenzione di tutti, solo Ale si gira, io mi giro verso ari, ma come pesavo fa come se non avesse sentito, e continua a guardare fuori dal finestrino "quando avete intenzione di tornare a Roma?" dice, sono quasi sicura che abbia sparato questa domanda a caso, si dev'essere accorto del disagio dietro "domani mattina" rispondo io "oh, pensavo che vi sareste fermare di più" faccio spallucce e mi giro verso ari, il suo telefono si illumina da tutto il viaggio, segno che la stanno chiamando e messaggiando penso i suoi amici, saranno preoccupati, lei invece li ignora totalmente. All'ennesima chiama le chiedo "perché non rispondi?" "non mi va" dice continuando a guardare fuori dal finestrino "saranno preoccupati" le dico, lei sbuffa e risponde, finalmente "dimmi, tutto ok, va bene, si, ciao" "tutto ok?" chiede Alessio girandosi verso ari "si era Alessia, mi ha chiesto se andava tutto bene e mi ha chiesto scusa" si gira dinuovo e sussurra "lo sapevo che non ci dovevamo andare" mi giro e la guardo ma lei non fa lo stesso. Finalmente siamo arrivati, salutiamo al volo Marco e Alessio, che tanto avremmo rivisto tra qualche ora poiché ci accompagneranno alla stazione, e scendiamo dall'auto. Prendiamo la chiave e chimamiamo l'ascensore "mi dispiace per quello che è successo" dice tutto ad un tratto, mentre si guarda le scarpe "non è colpa tua" "eh invece si, Emma ha sempre fatto così, non ti dovevo lasciare sola" dice mentre entriamo nell'ascensore che è appena arrivato, pigio il nostro piano e mi metto di fronte a lei ci guardiamo per un po intensamente negli occhi, le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le dico "sto bene ari, non è successo nulla, non ci facciamo condizionare da questo stupido imprevisto ok?" "va bene, l'importante è che non ti abbia toccato" dice per poi baciarmi, un bacio di quelli dolci e sinceri, ci stacchiamo dopo un po "che palle volevo farti passare una bella serata e invece" dice dispiaciuta "bhe, si può ancora recuperare" le sussurro all'orecchio, sorride e inizia a baciarmi sempre con più foga, tutto a un tratto si aprono le porte dell'ascensore e due vecchi che stavo aspettando osservano la scena molto traumatizzati, ci stacchiamo subito e io non riesco a non ridere. Percorriamo il corridoio per arrivare alla nostra rispettiva stanza mentre continuiamo a ridere "traumatizzati a vita" dice mentre striscia la chiave per aprire la porta "già poverini" rispondo "vabbè dove eravamo rimaste?" dice chiudendo la porta alle sue spalle e avvicinandosi minacciosamente. Ci riniziamo a baciare letteralmente dappertutto, mi prende i fianchi e mi butta sul letto mentre abbassa la zip del mio vestito, lo sfila e io faccio lo stesso con la sua maglia e il suo pantalone, comincia a torturarmi il collo mentre scende sempre di più, mi slaccia il reggiseno e mi lascia una scia di baci anche lì, arriva al mio punto debole e inizia a baciare delicatamente l'interno coscia "posso?" mi chiede prima "muoviti per favore" "impaziente la principessa" inizia a fare il suo lavoro e la stanza si riempie di urla del suo nome "poveri vicini di stanza" dice mentre si alza e mi bacia "saranno i vecchietti di prima" rispondo ridendo, successivamente ribalto la situazione e ricambio. Ora siamo sotto le coperte nude che ci abbracciamo "la vuoi sapere una cosa?" le chiedo, si gira verso di me è annuisce "era la mia prima volta con una ragazza" sorride e mi guarda "non ci credo, e sei così brava?" dice ridendo tanto da far ridere anche me. Assurdo le cose che mi fa sentire questa ragazza, non ho mai provato niente di simile con nessuno, sto davvero bene con lei "ari.." dico alzandomi un po per guardarla meglio "dimmi" dice accarezzandomi la guancia "no nulla" mi guarda confusa ma non dice niente. Avrei voluto dirle che l'amavo ma ho paura che sia troppo presto, ci saranno sicuramente altre occasioni per dirglielo.
SPAZIO AUTORE
Ciauuu, mi scuso con tutti per l'assenza ma semplicemente non avevo voglia di scrivere, in realtà mi ero proprio scordata dell'esistenza di questa storia e così ho deciso di provare a portarla a termine, anche se non ho la minima idea di come farla proseguire quindi vi anticipo che non sarà granché però se vi va continuate a leggerla! <333
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Un incontro inaspettato "ARIETE"
FanfictionSofia è una ragazza di Roma con una vita apparentemente perfetta, ha una famiglia bellissima, lo stesso gruppo di amici da sempre e un fidanzato. Mentre vive il suo quinto anno di liceo si trova ad affrontare un po' di problemi, tutto a causa di un...