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Verso il tardo pomeriggio, accompagniai Evelyn a casa sua, lei non voleva a casa della madre, ma io di certo non potevo tenerla con me, anche se avrei voluto. Non voglio creare problemi con la sua famiglia, anzi voglio risolverli, devo solo studiare un metodo ingenioso, altrimenti potrei perdere per sempre Evelyn.
Scese dalla moto, guardandomi triste, per poi abbracciarmi triste. Le promisi che la situazione sarebbe migliora e saremmo stati felici entrambi, questo polverone che si era creato, sarebbe voltato via facendo parte del passato. Mi diede un bacio veloce e poi entrò dentro.

La tenda sulla finestra, era stata spostata e mi permetteva di vedere metà di quello che stava succedendo. A casa si respirava aria di tristezza, in mezzo alla stanza apparve la madre di Evelyn, le mancava sua figlia, si leggeva dagli occhi ma Evelyn non voleva vederla, almeno che non ci avrebbe permesso di amarci liberatamente, salì le scale di corsa, per non parlare con lei. Devo fare qualcosa, entrambe stanno male e la colpa in parte è mia, quindi è meglio che mi metto all'opera.

"Che brutta situazione". Commentò un ragazzino, fermandosi difronte a me.
"Già".
"Come speri di averla se non piaci a sua madre?" Lo guardai e avrei tanto voluto fulminare, ma i laser agli occhi non sono mai stati Inventati, dovrebbero.
"Ciò che succede tra me, Evelyn e la sua famiglia, non ti riguardano!" Salii sulla moto.
"Non piaci a sua madre e non le farai mai cambiare idea. La donna vuole ragazzi come me e non un vecchietto. Cosa se ne farà Evelyn di uno come te? Fra una ventina d'anni non riuscirai neanche a camminare, volevi una badante per caso?"
"Tu sei single non è vero? E scommetto che non sei mai riuscito con una ragazza, ma tranquillo ci sono io a darti dei consigli. Tu devi il conquistare il cuore della tua amata e non quello di sua madre, hai bisogno di una cuoca per caso oppure tua madre non ti rimbocca le coperte e certi qualcuno che lo faccia".

Se ne andò con la coda fra le gambe, sapendo di aver perso con il suo inutile discorso. Mi recai a casa di un mio amico, era tornato da un lungo viaggio di lavoro a Parigi, mi mancava così abbiamo organizzato un mini aperitivo solo per noi due.
Arrivato lì, mi fece accomodare e mi diede la birra, mentre lui mi raccontava della sua vita a Parigi, io pensavo alla situazione non proprio facile con Evelyn. E se per far contenta la madre, Evelyn si fidanzasse con un ragazzo della sua età?

"Qualcosa non va?" Mi chiese. Presi dalla tasca della giacca il pacco di sarette e ne accesi una.
"Scusa, sono successi un po' di casini".
"Spiegati meglio".
"Mi sono fidanzato con una bellissima ragazza, è più piccola di me ma non m'importa. Ho conosciuto la sua famiglia e alla madre non piaccio, la mia ragazza e sua madre hanno litigato, non si parlano e io paura di perdere Evelyn. Non so cosa fare".
"Dimostra alla donna che ci tieni a sua figlia, oppure dalle tempo e vedrai che ti accetterà. Anche per me non è stato facile farmi accettare dai genitori della mia ragazza. Volevano che si fidanzasse con un ragazzo francese, ma alla fine si sono abituati a me, vedrai per te sarà la stessa cosa".
"Lo spero amico mio".

Buongiorno💞
Kevin non vuole mollare la presa, anzi usa questo litigio a suo vantaggio, ma anche Tom non mollerà la presa. Spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

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