Erano le tre di notte quando mi svegliai, mi trovavo sul divano e sopra di me c'era un piacevole peso. Non riuscivo a vederlo benissimo, a causa del buio che c'era, ma percepii il suo fiato caldo sul mio collo, un po' mi faceva il solletico, ma dio quanto amavo quella sensazione, che purtroppo durò poco. Tom si girò dall'altra parte e io mi alzai, indossando la sua camicia, era talmente grande che mi andava come vestito.
Mi diressi nel suo ufficio, dove lì registrava alcune interviste, era una stanza insonorizzata, così che i rumori non lo disturbassero.Mi sedetti sulla morbidissima poltrona, in quel momento vidi il computer acceso, decisi di spegnerlo ma notai l'app world aperta. C'era un foglio bianco, in alto c'era scritto il titolo: discorso matrimonio in rosso.
Sorrisi per poi affacciarmi, Tom dormiva ancora e neanche una bomba l'avrebbe svegliato, in quel momento decisi di scrivere io qualcosa, non il discorso ma una "poesia".《Dovresti vederti in questo momento, dormi e sembri proprio un bambino. Perché ti scrivo, invece di riposare? Beh perché non ho sonno e perché muoio dalla voglia di dirti queste alcune cose, quelle che custodisco segretamente dentro di me.
Da dove inizio? È la prima volta che scrivo una lettera e sono un po' emozionata, ma cercò di metterci tutto il cuore.
Non sei il mio primo fidanzato, prima di te ci sono stati due ragazzi, ma nessuno dei due mi ha mai trattato e amato come fai tu, forse è anche un bene, altrimenti non ti avrei mai conosciuto.
Dal primo momento che ti ho visto, ho subito pensato che fossi diverso e avevo ragione.Grazie per tutti i giri in moto abbracciata a te, che mi hai fatto fare, grazie per i baci senza un reale motivo, solo per rendermi felice o per ricordarmi quanto mi amassi. Grazie per la bella giornata al mare, mi hai insegnato ad accettare il mio corpo, (è stato bellissimo dormire insieme sulla sdraio, per l'occasione ho anche una polaroid, che poi ti farò vedere), ma il grazie più è per non avermi abbandonata prima o dopo il coma, per esser stata la mia roccia e mantra quando cadevo e Andrea mi diceva di alzarmi, tutti quanti sapevate che fossi forte, l'unica a non saperlo ero io.
Sono stata fortunata ad avere una famiglia così amorevole nei miei confronti e un fidanzato così meraviglioso.
Oh mi sa che ti sei svegliato, vado prima che tu mi veda qua, voglio che sia una sorpresa.》- Ti amo, Evelyn.
Lasciai il computer e mi recai in salotto, chiudendo la porta dell'ufficio. In cucina trovai Tom con la tazza di caffè, sorrise vedendomi, per poi darmi il caffè.
"Dov'eri?" Mi chiese.
"Da nessuna parte". Nascosi un sorriso, bevendo il caffè.
"Vado a lavoro". Mi diede un bacio sulla fronte.
"Ok". Mi diede un bacio sulla fronte.Andò via, dopo dieci minuti, ritornò con gli occhi lucidi. Mi diede un bacio, prendendomi in braccio.
"Io ringrazio te, per esserti innamorata di un idiota come me". Risi alle sue parole, per poi baciarlo.
Buon pomeriggio💞
Per molti le lettere sono passate di moda, solo io vorrei riceverne una? Spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰Vi amo 3000❤
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13 𝕒𝕟𝕟𝕚
FanfictionEvelyn e Maria sono migliori amiche dall'inizio delle superiori, sono come lo ying e lo yang, troppo diverse per essere amiche eppure vanno d'accordo, tanto da definirsi sorelle e ogni domenica sera mangiano il gelato e guardano un film. Maria invit...