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Non avendo il coraggio, chiesi a Maria di fingersi me ed invitare Tom per questa piccola uscita, lei lo fece e poi iniziammo a prepararci dopo aver ricevuto una risposta positiva da parte sua.
Una volta scelto l'abito, il trucco e il profumo, per far colpo sui nostri accompagnatori. La mattina dopo non feci colazione, l'ansia mi divorava ad ogni secondo, non era la prima volta che uscivo con qualcuno, ma Tom non era un ragazzo normale.

Il papà di Maria, ci portò al centro commerciale, per poi lasciarci al parcheggio. Kristian arrivò subito all'orario prestabilito, Maria corse ad abbracciarlo per poi prendergli la mano, e io mi chiedevo dove fosse Tom. Forse non era potuto più venire? Magari mi aveva inviato un messaggio.
Presi il cellulare e in quell'istante sentii un bacio sul collo. Mi girai e vidi Tom, sorrisi vedendolo e lui si scusò per il ritardo, ma una chiamata di lavoro l'aveva ottenuto occupato e dicerto non poteva dire all'uomo che doveva chiudere. Prendendomi per mano, entrammo nel centro commerciale, Maria e Kristian si recarono in un negozio di videogame, quest'ultimo doveva comprarsi un nuovo gioco. Un'altra chiamata per Tom e si dovette allontanare, io rimasi a guardare un meraviglioso abito color caramello, era a dir poco stupendo.

"Lo vuoi?" Mi domandò Tom.
"Mi piacerebbe tanto". Sorrisi continuando a guardare la vetrina. Mi prese la mano, entrando nel negozio, chiamò una commessa e le chiese di farsi dare quell'abito. Una volta ottenuto, mi spinse dentro ad un camerino e non mi avrebbe fatto uscire da lì, se non per fargli vedere come mi stava il vestito.
Tolsi la tenda, Tom si alzò dal pouf nero, con la bocca un po' aperta, io mi morsi il labbro alla sua reazione.

"Sei bellissima".
"Grazie". In quel momento guardai l'etichetta con sù il prezzo dell'abito, cavolo non avevo tutti quei soldi. Mi tolsi il vestito, indossando i miei.
"Qualcosa non va?" Mi chiese.
"Non posso permettermelo..."
"Che problema c'è? Te lo compro io!" Portò l'abito alla cassa, facendomi sentire in colpa, la donna mi diede la busta e all'uscita trovai Maria e Kristian. Ci portarono in un bar, per un frappe, sedute al nostro tavolo, feci vedere a Maria, il regalo di Tom.

"Beata te, Kristian non mi ha mai fatto un regalo!" Sbuffò triste. I nostri accompagnatori si sedettero al tavolo. Tom mi passò il frappe alla fragola, con sopra un po' di panna. Non so cosa mi prese, ma appoggiai il dito sul ciuffetto di panna, avvicinai il dito al viso di Tom e sporcandogli il naso, facendolo ridere.
"Qui è già sbocciato l'amore". Commentò il mio gesto Kristian, io diventai rossa e guardai Tom, anche lui fece lo stesso, per poi farmi l'occhiolino.
"Forse". Rispose all'amico, prima di cambiare argomento. Io non potetti non pensare a quel forse, cosa poteva significare? Si o no?

"Fanno un film al cinema, che ne dite di andarci?" Domandò Tom, guardando la locandina. Tutti accettarono, tranne io. Presi il cellulare per cercare la trama di quel film, cavolo era un film horror e io li odiavo!
"Tu piccola?" Mi guardò.
"Certo, non vedo l'ora di vederlo!" Sorrisi per finta e Maria mi guardò, sapendo quanto odiassi quel genere di film.

Buon pomeriggio💞
Povera Evelyn, comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

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