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I cinque minuti si trasformarono in un'ora. Tom parlò tutto il tempo, scusandosi per non aver dimostrato l'amore che provava per lei, in quei due giorni. Dopo un po' si fermò, Evelyn ne approfittò per abbracciarlo. I suoi occhi azzurri si bagnarono di lacrime salate, come il mare, nascondendo il suo volto nel spazio tra il collo e spalla. Il suo cuore di Evelyn si sciolse, come gelato al sole. Era stata un idiota ad allontanarsi da lui, quando le sarebbe capitato di trovare uno come Tom? La colpa era la sua e Tom ne pagava le conseguenze.
Si staccò di poco da lui, asciugandogli le lacrime, Tom prese la mano baciandola, per poi tornare fra le sue braccia.

"È colpa mia..." parlò per la prima volta Evelyn da quando erano lì, attirando l'attenzione di Tom.
"No".
"Invece si".
"Io mi sono fatta da parte perché meriti una donna della tua stessa età al tuo fianco, non me. Io sono solo una bambina, forse tutti i torti non aveva Samantha". Sospirò delusa di sé stessa.
"Non è l'età che conta, quante ragazze hanno la testa sulle spalle e invece molti della mia età invece no. Ammetto che se qualcuno fosse venuto da me qualche anno a dirmi che mi sarei innamorato di una ragazzina molto più piccola di me, gli avrei riso in faccia, prendendolo come uno scherzo". Prese un bel respiro profondo, continuando il suo discorso.
"Evelyn io ti amo e non m'importa degli anni che ci dividono o cosa penserà la gente su di noi vedendoci assieme. Io voglio stare con te, perché sei la persona giusta".

Appoggiò la mano sulla guancia della ragazza, avvicinandosi e baciando le sue labbra, unendosi a lei in un perfetto bacio. Quello era l'unico tassello mancante per completare il loro puzzle d'amore, che avevano costruito nell'arco dei giorni. Si conoscevano da poco, anzi da pochissimo, Evelyn non sapeva nulla di lui, se non l'amore che provava, eppure se tornasse indietro nel tempo, continuerebbe questa relazione con lui.
Si staccarono per mancanza di fiato, ma felici. Guardò l'orologio al polso, era tardi e sua madre attendeva il suo arrivo, Tom mise in moto il motore e portò Evelyn a casa, solo che non riusciva a separarsi da lui, così la ragazza rimase con lui, seduta sulla moto.

"Devo andare". Disse ridendo, mentre Tom la teneva stretta ancora un altro po'.
"Altri cinque minuti". Replicò.
"Mamma sarà arrabbiata, domani passeremo del tempo insieme, promesso".
"Ma non c'era quella festa?" Chiese ricordando l'ultima conversazione avvenuta tra loro due, prima dell'arrivo di Samantha.
"Si e allora facciamo mercoledì sera, ok?"
"Va bene".

Si diedero un ultimo bacio e poi Evelyn entrò dentro casa, dove ad attenderla non c'era la madre infuriata, ma Maria che curiosa voleva sapere ogni minimo dettaglio e, ovviamente, tra le mani aveva due cucchiai e il gelato. Salirono in camera chiudendosi a chiave.

Buon pomeriggio💞
Primo bacio tra Tom ed Evelyn🥳, spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

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