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Presi un bel respiro profondo e bussai alla porta, dopo qualche secondo venne ad aprirmi la mamma di Evelyn. Mi guardò per qualche secondo, cercando di capire il motivo della mia visita, non poco gradita. Le passai i fiori che avevo comprato quella mattina, chiedendole di poter entrare, lei accettò e una volta entrato, chiuse la porta.
Andai in cucina e trovai Evelyn e suo padre che facevano colazione, appena mi vide corse da me, saltandomi in braccio, dandomi mille baci. La misi giù, per poi guardare la donna.

"Sono le sette del mattino e vi chiedo per aver interrotto la vostra privacy, senza avvisarvi, ma non ci ho dormito tutta la notte e non potevo aspettare, dovevo venire qui e parlarle". La donna si sedette, pronta ad ascoltarmi.
"Quando Evelyn mi ha detto che voleva fare una cena insieme a voi, ero spaventato, cercavo sempre scuse perché sapevo che sarebbe successo quello che sta accadendo. Prima di incontrare Evelyn, era da poco uscito da una brutta relazione, non avevo voglia di uscire con Kristian e la sua fidanzata, ma lui riuscì a convincermi. Arrivato al pub, mi sono messo da parte per fumarmi una sigaretta, non mi ero accorto di vostra figlia, fin quando non mi è scivolato dalla mano l'accendino finendo sotto la sedia di Evelyn. Mi sono avvicinato e ho visto che si trovava in una situazione non proprio piacevole, decisi solo di aiutarla ma alla fine mi bloccai a guardare il suo volto. Mi innamorai subito dei suoi capelli, del modo in cui si veste, della sua risata, dolcezza e gelosia, anche quando dorme è carina.
Comunque so di essere troppo grande per vostra figlia, so perfettamente cosa comporta una relazione così tanti anni di differenza, litigi, gelosie e molto altro. So perfettamente l'imbarazzo che si creerà, quando qualcuno ci scambierà per padre e figlia, non so cosa penseranno i nostri figli dei 13 anni che ci dividono, ammesso che noi li avremo, ma non m'importa.
Immagino la vostra fatica nell'affrontare e accettare una relazione così, ma tutto ciò che vi chiedo e di poter amare Evelyn. Lei è speciale e quando sto con lei è come tornare bambino, se ci fosse stata un'altra ragazza, avrei chiuso un occhio su tutta questa storia e avrei dimenticato la relazione, ma con Evelyn non ci riesco. Ho di bisogno di vostra figlia, come un bambino ha bisogno della propria famiglia per la sua crescita, può sembrare una cosa banale ma è la verità, amo Evelyn".

Evelyn mi prese la mano e io la guardai, aveva gli occhi lucidi, le accarezzai il capo delicatamente, colmandola un po'. Ero consapevole che le sue lacrime, derivavano dal discorso, però mi sentivo lo stesso in colpa. Presi il fazzoletto, asciugandole le lacrime, per poi appoggiare le mani sui suoi fianchi e farle il solletico, sapevo i suoi punti deboli. Le diedi un bacio a stampo sulle labbra.

"Evelyn, ti vedo parlare". Disse la madre.
"Dimmi".
"In privato".

Evelyn annuì e impaurita seguì la donna nella sua cameretta, chiudendosi a chiave. Ho più ansia in questo momento che al mio esame.

Buonasera💞
Ammetto che è corto come capitolo, ma è stata una fatica scrivere il capitolo, non immaginavo così tanto. Spero che vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

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