Capitolo 8.

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Posso solo dire: abbiate pazienza. La tempesta Larry ha uno spiraglio di luce all'orizzonte. Temo invece che la tempesta Ziam si appena arrivata quindi... insomma, portate pazienza.
Per quanto riguarda Nick invece... è probabile che i due ragazzacci smettano di giocare a fare i bravi bambini tra poco. La violenza non è mai una soluzione.

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"Come affrontiamo la cosa?" domandò Zayn con il casco della moto in mano.
"Quale cosa?"
"Dai lou per favore".
Louis alzò le spalle: "Io sono single, non ho niente da affrontare" sorrise "Posso guidare?"
Zayn lo guardò alzando un sopracciglio: "Beh visto che prima ho... mmh... guidato io... direi che almeno il controllo della moto posso concedertelo" sorrise di rimando.
"Molto divertente" disse Louis strappandogli le chiavi di mano.
"Sei tu che hai iniziato a fare il simpatico. Voglio sapere come affrontare quello che è successo".
"Te l'ho già detto Zayn. Per me che Harry lo sappia o meno non mi cambia, anzi... se lo sapesse sarei solo felice. Sei tu quello che può perderci, quindi decidi tu..." rispose Louis salendo sulla moto.
"Io non ho menzionato né Harry né Liam... ti ho chiesto cosa succede ora. Non intendevo con loro...intendevo tra noi".
Louis guardò Zayn negli occhi: "Tu cosa vuoi succeda?"
"Non lo so".
"Nemmeno io" disse Louis "Però... ecco, io... sono stato bene..."
Zayn annuì mordendosi un labbro: "Anche io".
"Stai per dire –MA- vero?"
"Sì..."
"Non vuoi che Liam lo sappia e non vuoi che accada di nuovo, giusto?" chiese Louis guardando il quadrante della moto "A me va bene... se è quello che vuoi".
"Non è quello che voglio, cioè... io non voglio che Liam stia male e che tu stia male..."
"Io sto benissimo".
"No. Non è vero" disse Zayn "Tu lo hai fatto per vendicarti di Harry, tu lo hai fatto per ferire lui ma ti sei fatto solo più male..."
"Non è così".
"Sì lou, è così..."
"Invece no. L'ho fatto perché ho sempre voluto farlo e per la prima volta da anni non mi sentivo più in dovere di pensarci duemila volta prima di agire. Per la prima volta in anni ho smesso di pensare prima a Harry. Ho pensato a quello che volevo io. Perché devo avere cura di una persona che di me se ne frega? Perché devo sempre pensare a non fare del male a Harry quando lui non fa che uccidermi?"
"Visto?" disse Zayn sorridendo "Stai male. E vuoi Harry. Non me. Ed è colpa mia, ero io la persona che doveva dire di no, tu non eri in condizione..."
"Harry non mi vuole. Punto. Ora sali sulla moto".
"No".
"Zayn, sali sulla moto" disse Louis di nuovo.
"Solo se stiamo andando da Harry. Se... se la cosa può in qualche modo farvi mettere tutte le carte in tavola, diglielo. Digli cos'è successo e..."
"Io non ho niente da dire, ok? Io sto benissimo come stavo benissimo quando ho deciso che volevo farlo con te".
"In quell'attimo stavamo benissimo entrambi, come siamo stati benissimo durante ma... Lou è il dopo il problema... è il dopo. É adesso il problema".
"Allora fermiamoci qui. Fermiamoci prima che tutto questo diventi il dopo di cui parli. Chi dice che dopo quello che è successo dobbiamo tornare da loro? Chi lo dice? Fermiamoci qui, in questo momento, in quest'attimo dove ci siamo solo io e te. Fermiamoci all'attimo prima di dopo".
Zayn prese fiato: "Siamo già all'attimo dopo. Siamo sempre all'attimo dopo e la nostra mente era già esattamente dove siamo ora. Entrambi pensavamo a loro due, pensavamo ad Harry e Liam... lo sai perfettamente".
"Non è così. Io non voglio lui".
"Ma non vuoi nemmeno me, Lou..."
"Sei tu che non vuoi me e non hai bisogno di tutto questo giro di parole per dirmelo, puoi farlo chiaramente".
Zayn rise scuotendo la testa: "È davvero quello che pensi? Pensi sul serio io non ti voglia?"
Louis alzò le spalle e Zayn proseguì: "Io ti voglio così tanto da volere tu sia felice e, indovina un po'? Io non sono la persona con la quale lo sarai. È Harry quella persona e devi assolutamente parlare con lui".
"Perché hai tradito Liam?" domandò Louis "Tutte queste belle parole su cosa è giusto, so cosa rende felici. Perché lo hai fatto?"
"Perché... non lo so perché... in realtà non ne ho idea. So solo che pensavo a lui e che pensarlo mentre mi diceva di non farlo con te mi faceva solo salire la rabbia. Ho sempre odiato la gente che mi dice cosa fare e cosa non fare. Ho avuto paura, ho... ho creduto di non esserci più, lo sai? Ho creduto che non esistesse più lo Zayn che fa stronzate. Cioè... avevo paura Liam mi avesse tolto la capacità di sbagliare... non so se riesco a spiegarmi. Lui non fa che dirmi cosa fare e cosa no... e io lo so da solo, senza che me lo dica... e... e non lo so, ok?"
Louis sorrise: "Credo ti serva un discorso migliore, nel caso Liam lo scoprisse..."
"Pensa al discorso che farai ad Harry piuttosto" disse Zayn salendo sulla moto.
Louis si voltò a guardarlo: "... è un po' che non guido".
"Tomlinson, non servirmi le battute".
"Malik... avrai anche condotto tu ma quello che si fa comandare dal proprio fidanzato non sono io. Io almeno i coglioni li ho".
"Pensa a guidare. Andiamo a casa di Harry".
"Ok, ma ti ripeto che non ho nulla da dirgli".
"Come ti pare. Almeno ascoltalo".
Louis scosse la testa: "Se lo dico ad Harry lui lo dirà a Liam".
"Tu pensa ad Harry. A Liam ci penso io. Ora possiamo per favore andare?"
"Comandi" disse Louis alzando le spalle.

L'attimo prima di dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora