Capitolo 15.

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Quando Liam mosse il primo passo all'interno del garage, sentì il cuore precipitare. Sentì il vuoto al centro del petto  e un groppo di lacrime formarsi in gola. Si morse un labbro  mentre nemmeno riusciva a chiamare il nome dell'uomo che gli era stato accanto in quei cinque dannatissimi anni.
Balbettò quelle quattro lettere in una totale assenza di fiato mentre velocizzava il passo e si inginocchiava davanti ad un bitorzoluto divano in pelle scura.
Zayn era sdraiato a pancia in su con la maglietta sporca di vomito e un rivolo di sangue a colargli dalla bocca.
"Zayn?" disse Liam scuotendolo appena "... mi... mi senti?"
Liam si girò a guardare i tre uomini seduti ad un tavolo poco distante. L'uomo che gli aveva aperto sbadigliava a qualche passo da loro.
"Cosa gli è successo?" domandò Liam mentre si intimava di mantenere il controllo e di non piangere per nessuna ragione al mondo.
"A chi?" domandò un tale seduto a capotavola mentre gettava una carta da gioco sul tavolo al grido di: "ASSO".
"A... Zayn. Cosa è successo?"
"Quello che succede ai drogati in genere" rispose un altro sorridendo. Si guardarono: "Perché cosa ti sembra gli sia successo?"
"Sanguina e..." disse Liam guardando Zayn. Deglutì. "Non mi risponde. Perché non risponde?"
"Perché è fatto" rispose lo stesso tizio.
"Lo avete picchiato?" domandò Liam.
"Oh... oh ..." disse il terzo scuotendo la testa "Questa è una brutta accusa".
"Allora perché sanguina?"
"Senti, cosa vuoi?" chiese l'uomo a capotavola riprendendo la parola "Sei entrato qui perché? Louis Tomlinson gira con un ragazzino per quale ragione?"
"Sono venuto a prendere Zayn" rispose Liam mettendosi in piedi mentre l'uomo gli si avvicinava.
"Prenditelo ed esci di qui".
"E... basta?" chiese Liam guardandosi attorno.
"Sì".
"Zayn vi deve soldi?"
"Sì" disse l'uomo "Anche" puntualizzò tra le risate generali.
"Cosa? In che senso?"
"Gli abbiamo fatto qualche favore, ci dovrà ripagare anche quello" sorrise l'uomo prima di guardarsi intorno e rivolgersi al tale che aveva aperto poco prima il garage: "Louis Tomlinson dov'è?"
"Qui fuori con una specie di ritardato sui quindici anni" rispose l'interpellato mentre Liam aggiungeva: "Ne ha venti come me".
"Falli entrare, voglio parlare con Louis" disse l'uomo stiracchiandosi appena "Così si porta via questo e l'asilo che si trascina dietro".
Liam si rimise in ginocchio, accanto a Zayn. Lo scosse appena e, scioccamente, si disse poi, gli poggiò due dita sul collo per sentire se il cuore batteva ancora. Sorrise sollevato e poi si girò a guardare Louis entrare nel garage.
"Tomlinson. Credevo fossi in compagnia di un altro ragazzo" disse l'uomo che a quel punto Liam etichettò come Il capo.
"È qui fuori" rispose Louis guardando verso Zayn.
"Fallo entrare" disse il capo.
Louis sorrise: "No, lui ne sta fuori".
"Come mai?"
"Perché sì. Quanto ti devo?" chiese Louis mettendosi una mano in tasca.
L'uomo alzò le spalle e si finse pensieroso nel rispondere: "Quello che pagavate di solito per tre dosi ..."
"Ok".
"Più una prostituta" aggiunse il capo. Gli altri tre iniziarono a ridere. Louis guardò Liam perplesso e poi tornò a guardare il capo.
"Scusa?" domandò.
"Oh diceva di voler scopare. Gli abbiamo chiamato un'amica... quindi... tre dosi più una donna" sorrise.
Louis si leccò le labbra e poi tossì: "Quindi quanto?"
"Quanto hai?" domandò il capo.
"Non sono nato ieri" rispose Louis "Se io ti dico quanto ho tu mi dici che non è sufficiente... tu dimmi quanto vuoi e vedrai che ho abbastanza".
L'uomo alzò appena un sopracciglio mentre gli altri tre gli si avvicinavano a braccia conserte. Liam continuava a scuotere Zayn: "Svegliati, svegliati per favore" bisbigliava con le lacrime a pizzicargli gli occhi.
"Quanto hai Louis?" domandò il capo.
Liam sentì Louis prendere fiato: "Abbastanza per tre dosi sicuramente... posso pagarti quelle intanto".
"Non ci sarà una seconda volta per cui o paghi tutto adesso o da qui non uscite. Vai a prendere il ragazzino fuori" ordinò il capo ad uno degli altri tre.
"Ho detto che lui ne sta fuori" disse Louis "Lui non lo devi toccare".
"Prendilo" ripeté il capo.
"Senti. Fai uscire il ragazzo e Zayn. Rimango io. Loro vanno a prendere i soldi e io rimango come garanzia".
Il capo scosse la testa mentre il tale più grosso si incamminava verso l'ingresso. Louis si spostò davanti alla porta: "Lui no. Lascialo fuori".
"Tomlinson levati dal cazzo" urlò il capo mentre Louis si ancorava maggiormente alla porta. L'uomo prese fiato: "Louis... ci conosciamo da diversi anni posso sapere cosa cazzo stai facendo? Sai bene come funzionano queste cose. Ti ho detto di levarti dal cazzo altrimenti sai che non ho alcun problema a farti levare a forza".
"Ti sto chiedendo di lasciare stare il ragazzo qui fuori. Io non sto cercando di fregarti altrimenti non sarei venuto qui con i soldi. Lo sai. E sai bene che non chiameremmo mai la polizia... dopo il 2009 ne ho avuto abbastanza. Fai uscire il ragazzo e Zayn e fai andare via pure quello che è rimasto fuori. Torneranno con i soldi che mancano... resto io".
Il capo si passò una mano a lisciarsi la barba: "Il ragazzo può uscire. Malik resta qui finché non si ripiglia" disse.
Louis annuì: "Ok..."
"Te ne vai anche tu però, Tomlinson... e entra il ragazzino qua fuori. Direi che se ho lui sono certo che torni" sorrise "Prendi il ragazzo fuori" ordinò all'altro ancora fermo davanti alla porta.
"NO" urlò Louis "No... resto io".
"Tomlinson" disse il capo avvicinandosi mentre l'uomo scansava Louis dalla porta e apriva il garage "O la smetti o ricordo i vecchi tempi a te e al tuo amichetto qua fuori" concluse strattonandolo per la maglietta ed estraendo un coltellino.
L'uomo riapparve sulla soglia poco dopo. Teneva Harry per un braccio.
"Mi fai male" si lamentò il più piccolo mentre Louis socchiudeva gli occhi.
Il capo si girò verso Liam ancora inginocchiato accanto a Zayn: "Esci insieme a Louis. Vi aspetto entro sera" disse poi prima di girarsi verso Harry.
"Il tuo nome?"
E Louis provò a pregare tutti i santi. Pregò persino la Madonna e gli dei di altre religioni. Pregò che Harry non dicesse il cognome. Fa che non dica il cognome, fa che non dica il cognome si ripeté mentalmente.
"Harry Styles" disse quello mentre Louis perdeva un battito.
Il capo spalancò gli occhi: "Harry Styles?" ripeté.
Harry annuì guardando verso Louis.
Il capo sorrise: "... la tua sorellina non sarebbe lieta di vederti qui. Con me".
"Smettila" disse Louis.
"Di fare cosa?" proseguì l'uomo "Ah. Forse il ragazzino non sa che la sua sorellina ci ha passato tanto tempo qui dentro?"
Harry era immobile. Si leccava le labbra in cerca della salivazione che aveva perso nel sentire nominare Gemma. Si guardò intorno cercando di non pensare al fatto che quella merda l'aveva vista anche Lei, prima di lui. Cercò di non pensarla riversa su un divano com'era Zayn in quel momento.
"Se fosse stata viva forse avrebbe fatto un prezzo migliore rispetto alla prostituta che abbiamo pagato ieri" rise seguito a ruota dagli altri tre.
"Harry non ascoltarlo. Non lo ascoltare, sta mentendo. Harry, guardami..." disse Louis mentre Harry fissava il vuoto senza davvero dare un senso a tutte quelle parole.
"Oddio no... non dirmi che non sapeva nemmeno che la sorella si pagava le dosi dandola via" rise di nuovo l'uomo "Sono proprio un danno, sto rovinando la memoria della sua sorellina".
"Harry, è falso. Guardami" disse Louis.
Il più piccolo lo guardò negli occhi respirando piano.
"Gemma non era così. Fidati di me" ripeté Louis poi guardò verso l'uomo che lo stava spingendo fuori.
Il capo gli sorrise: "Hai tempo fino a sera Tomlinson. Porta l'equivalente di altre due dosi in contanti e..." si girò per guardare Liam "Mi tengo anche quello... così sostiene il giovane Styles che non mi sembra al top della forma. Ho ancora qualche storia sulla sorella" rise prima di chiudere la porta.
Louis prese fiato ed estrasse il cellulare allontanandosi.
"Niall? Niall sono Louis. Vai a casa mia e di Harry... stai zitto te lo spiego dopo. Sali in casa, nel cassetto in ingresso ci sono dei soldi... sì, sì esatto, quel mobile. Quando sei lì chiamami e ti dico quanto prendere. Dì a Stan di procurarsi una macchina, dovete venire con i soldi a Chapam Common... no, immediatamente Niall. Immediatamente!!!"

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