Jessica’s povs
Aveva ragione? Forse si, forse no. Non riuscivo a trovare una risposta, forse neanche c’era. Forse, forse, forse, forse, ma nella mia vita c’è una fottuta certezza? Non riesco a capire più nulla, cos’è veramente Harry per me? Questa è la domanda che mi pesa momentaneamente, ma ovviamente non ho una risposta degna.
Lacrime.
Non riuscivo a muovere un dito, ero sfinita, stava capitando tutto così in fretta che non avevo nemmeno il tempo di riflettere su qualcosa che già era successo altro, avevo un rimorso dentro di me insopportabile.
“Non lo so, non lo so Ali..” La disperazione era chiara nella mia voce, mi sentivo di nuovo come una bambina quando è caduta dalla bicicletta, ma è proprio vero che è meglio un ginocchio sbucciato che un cuore infranto.
“So che sembra una frase banale, ma segui il tuo cuore..” Dice sinceramente, ma sarà la cosa giusta?
“Fosse semplice…” Sospiro quasi sconfitta ed è difficile che una come me si lasci andare in una battaglia, ma le lacrime mi stanno indebolendo e il mio cuore sembra non dare le giuste forze.
“Cosa ti dice adesso il tuo cuore?”
Ci rifletto un po’ su, beh forse mi dovrei soffermare di più sui miei sentimenti, loro sono la strada giusta e mi troveranno la soluzione ai problemi.
“Harry non so, non ci conosciamo benissimo, ma quando sono con lui sto bene, mi sento sollevata, come se fosse la cosa più normale, mi sento protetta, mi sento bella grazie ai suoi sinceri complimenti, mi sento me stessa, perché con lui mostro i miei lati più veri, non sento il bisogno di essere un’altra. Lui è dolce, tranquillo, simpatico e pieno di vita. Lui è la vita in persona. Quando abbiamo avuto una discussione mi sono sentita persa, ma ora di più, ora è peggio..dopo..-sospiro al ricordo- dopo il bacio mi sento diversa per lui, tante domande mi stanno consumando, ma sento qualcosa nascere e me ne fotto delle conseguenze. Lo voglio, per la prima volta voglio davvero un uomo.” Ho gli occhi lucidi, ma non piango, non ce n’è bisogno, perché finalmente ho parlato di lui con il cuore in mano e consapevole di quello che prova, senza paura e piena di coraggio.
“Jess i-io, io non so cosa dire, sei la forza della natura in persona, sei forte vedi.. quindi avevo ragione?” Fa finta di atteggiarsi e io scoppio a ridere e sospiro in risposta.
“Non so, ho bisogno di risposte e chiarimenti, però credo che per me sia un qualcosa di più che una semplice amicizia..” Cerco di spiegare tranquillamente.
“Lo capisco e dovresti averli al più presto possibile, poi rivaluterai se ce ne fosse bisogno, per adesso avrei un’idea…” Sorride maliziosamente e io ruoto gli occhi al cielo divertita.
“Non ho voglia di fare nulla al momento, con lui in sta situazione..” E mi rattristo un attimo al pensiero.
“Lo so lo so, ma ora m’informo per saperne di più così andiamo a vedere come sta, intanto cambiati e fatti una doccia bella.” Sgrano gli occhi, non so se sia una buona idea, ma forse dovrei.
“Sei mitica, d’accordo.” Saltello di gioia e l’abbraccio fino a farle mancare il fiato, lei ride per la mia estrema reazione.
“Grazie mille.” La ringrazio nell’abbraccio per poi lasciarla amdare.
“Stai tranquilla cara, faccio il possibile, tu intanto riprenditi e preparati, tra un’ora fatti trovare sotto all’entrata.” Mi informa e io annuisco.
[…]
Dopo che se n’è andata faccio una doccia per riprendermi da tutti i problemi, il trucco fa proprio schifo e sembro un panda, i capelli dal nervoso li ho annodati tutti e fanno anche loro pietà, per non parlare del mio viso e i miei nervi erano in fasce.
Mi rilasso sotto il getto d’acqua caldo, anzi bollente, mi lavo bene i capelli e il corpo, quando esco dalla doccia un’onda fredda mi invade e io rabbrividisco. Mi vado a vestire velocemente prendendo dei jeans blu scuro a vita alta, una camicetta bianca a maniche corte e un cardigan beige, indosso ai piedi un paio di converse alte bianche. Raccolgo le cose indispensabili dentro una pochette casual bianca. Mi asciugo i capelli lasciandoli cadere lungo la schiena.
Mi trucco con un po’ di mascara e matita nera, un po’ di fondotinta per coprire le occhiaie evidenti e un lucidalabbra trasparante.
Scendo all’entrata, sono cinque minuti in anticipo, Alice sarà a cambiarsi nella sua casa proprio a fianco dell’hotel. Mi rilasso sulla poltrona rossa dell’ingresso leggendo i vari giornali sui tavoli della hall; vari titoli m’invadono la mente, foto di Harry e i ragazzi in prima pagina mi piombano davanti e le lacrime minacciano di uscire nuovamente, ma questa volta combatto per non rovinare il tutto. E vinco.
Sento delle voci e dei passi avvicinarsi, mi giro e mi ritrovo davanti i ragazzi pronti per uscire, non hanno la migliore espressione e posso capirli.
“Ciao Jess!” Mi saluta Niall, ma non con il suo solito entusiasmo.
“Ciao Niall, ciao ragazzi!” Cerco di mostrare un po’ d’affettuosità, ma fallisco in pieno.
“Noi andiamo da Haz, ma sappiamo che ci vai anche tu con Alice, quindi niente ci vediamo là allora..” Afferma Louis.
“Ah anche voi, beh si certo.” Mi salutano e mi lasciano di nuovo da sola.
Cazzo oggi è il 29 giugno e i ragazzi hanno la seconda tappa al San Siro, come farà Harry? Questa non ci voleva, non so bene delle condizioni di Harry, ma saranno critiche per farlo andare al concerto e ci dovrei essere stata anch’io tra la folla.
“Ragazza, scusami eccomi qui!” Irrompe Alice nel suo splendore, indossa un vestitino floreale bianco con delle paperine e una borsa dello stesso colore.
“Figurati, possiamo andare,” La rassicuro con un sorriso.
[…]
Accendo un po’ la radio dell’Audi di Alice e parte ‘Story of my life’ con quella voce angelica che mi fa venire la pelle d’oca, mi ha presa alla sprovvista. Decido di lasciarla così che la sua voce mi arrivi fino all’anima senza farmi male fisicamente.
Alice mi osserva sorridendo in silenzio notando che non sto piangendo.
“Comunque ho visto i ragazzi prima e mi hanno detto che sarebbero andati anche loro da Harry, sapevano che ci saremo andate pure noi.” Le spiego per conversare.
“SI esatto, mentre ero giù in cerca di una fonte per sapere delle notizie, ho sentito che parlavano al telefono e poi tra di loro dicevano qualcosa su Harry, allora ho chiesto a loro. Così mi hanno spiegato tutto loro.” Mi informa.
“Capito, quindi cos’è che sappiamo?” Chiedo visto che non mi ha ancora spiegato nulla.
“Harry sta bene, era solo svenuta e perso i sensi, si è svegliato quasi subito comunque.” Mi spiega abbozzando un sorriso, io sono super felice e senza parole.
“Oh mio dio!” Urlo letteralmente dalla gioia, non ci posso credere. Alice scoppia a ridere e io la seguo felice come non mai.
“Eccoci arrivate!” Annuncia varcando un cancello e la scritta ‘ospedale’ mi fa venire un brivido lungo la schiena, ma son contente perché lui sta bene.
Scendiamo dalla macchina e in lontananza vediamo Anne, Des il patrigno di Harry, Gemma e i ragazzi che parlano.
Anne non sembra contenta, anzi pare sia abbastanza incazzata, tanto meno quando mi vede: lo stupore si fa spazio tra i suoi occhi e non sembra felice.
Non le starò molto simpatica! Ma che le ho fatto?
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Come ho detto ecco il dobbio aggiornamento! Come vedete è anche un pochino più lungo, a parte che mi stanno venendo più lunghi e questo dovevo per forza farlo così! Spero vi piaccia :) Passate a leggere Green Eyes e la mia nuova storia Let Me Love You. A presto, baci <3
Zx
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Change my life || Harry Styles
Fanfiction“Cambiare non sta solo nel posto, ma nella mente e nello spirito. Per questo non si finisce mai di cambiare.” –Cit. Me