O Anche: la Notte in cui Harry si innamorò di Louis
*
Niall Horan - Seeing Blind
***Harry non sapeva di essere una persona istintiva.
(Anche perché, nel caso qualcuno non l'avesse notato, non aveva avuto esattamente il tempo di sperimentare il suo rapportarsi con le persone. Gli era piombato Louis davanti, come un'irriverente supernova, e lui era abituato a Liam, che prende con calma e filosofia qualsiasi cosa gli si dica.)
(Harry è destabilizzato.)
Harry è destabilizzato perché pensava che Louis gli sbattesse la porta in faccia, ed effettivamente stava per farlo. Se non fosse che Harry è stato così pronto da mettere un piede tra lo stipite e la porta, bloccando la possibilità di Louis di continuare ad ignorarlo.
Quello che aveva detto? L'aveva più vomitato, perché era l'unico modo, secondo lui, per dare a Louis modo di capire. Un lungo periodo di tempo.
Una notte intera.
Solo che, ecco, Harry non aveva idea di poter dire un pensiero del genere ad alta voce, rendendolo addirittura un'attrattiva. Era rimasta un'utopia: la possibilità di ore ed ore buie, dove i contorni diventavano confusi e labili, in cui potersi spiegare, scusare, redimere. E magari, parlare anche di altro.
Harry scaccia quel pensiero con un gesto veloce. Anche perché Louis lo sta seguendo, un sorriso contenuto e rilassato sul viso, e lui non pensava funzionasse. Pensava che Louis l'avrebbe mandato a quel paese in meno di un secondo, offrendogli di nuovo la splendida e crudele visione dei suoi occhi blu gelidi ed indifferenti.
E invece no, il ladro è proprio dietro di lui, per andare...
Oh.
Harry si blocca di scatto, e ben presto, troppo presto persino per lui, sente qualcuno sbattere contro la sua schiena. Le dita di Louis si reggono a lui, ma sono subito via.
''Cosa?'' chiede, un sopracciglio inarcato. Lo guarda da dietro la spalla, in attesa.
''Io non- Non conosco la città'' ammette Harry, arrossendo. Era così impegnato a pensare a Louis dietro di lui, Louis disposto ad ascoltarlo, Louis disposto forse anche a perdonarlo, Louis Louis Louis. Ed era andato un po' a caso, facendosi guidare da belle luci e risate.
Non è stata una pessima scelta: sono in una via alta e stretta, piena fino all'orlo di birrerie e avventori allegri, che gli ricordano vagamente l'atmosfera dello Snuggly Duckling; tante piccole candele a sciogliersi sulle finestre e drappi con lo stemma reale porpora che tingono la lingua di cielo, quella sera terso e senza stelle, sopra di loro.
''Ovviamente, cherubino'' Louis alza gli occhi al cielo e si concede un sorriso, ed Harry osa sperare, perché è tornato ai soprannomi. Odia sentire la sua voce pronunciare il suo nome come se non significasse nulla. Non vuole che accada mai più. ''Comunque, non ci hai portati in un pessimo posto, sai?''
''No?''
''No. Questa è la via d'Ambra. Sai, per il colore della birra eccetera. A proposito'' Louis sbatte le palpebre ''Hai mai bevuto la birra, tu?''
''Mai'' soffia Harry, e Louis sorride un po' di più. ''Solo vino e sidro.''
''Allora- Questa via è tipo, piena di gente, ma vuota è bella da vedere. E abbiamo tutta la notte, giusto?'' il riccio annuisce ''Bene. Buono a sapersi. Prendo due bottiglie e ci allontaniamo, allora. La rivedremo dopo. E non berremo altro, perché il tuo stomaco è fragile e da proteggere, principessa. Stai fermo qui.''
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Tangled ||L.S.||
FanfictionSono vent'anni che Harry vive nella sua torre, con l'unica compagnia di Liam e di sua madre Gothel, che lo ama tanto, a volte troppo. Ma cosa succederebbe se, per il suo compleanno, Harry chiedesse di andare a vedere da vicino le ''luci'' che sembra...