Capitolo Cinque - Louis

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Louis ha appena visto i capelli di Harry brillare.

Ha appena visto i capelli di Harry brillare.

Ha appena visto i capelli di Harry brillare.

Ovunque metta l'inflessione, rimane sempre chiaramente sconvolto.

Il ladro riesce a ruzzolare sull'erba umida, trasportandosi dietro acqua e pietre che lo urtano e lo inzuppano ancora di più, dandogli l'illusione di non avere aria nei polmoni. Si raccoglie in posizione fetale, lasciando sgorgare e calmare il torrente alle sue spalle. Non appena passano un paio di minuti in cui niente sembra attentare alla sua vita, la prima cosa che fa dopo aver aperto gli occhi è agguantare Liam, subito davanti a lui, per un gomito.

E torchiarlo finché non piange, possibilmente.

''I suoi capelli hanno appena fottutamente brillato, Liam!'' urla, e sono quattro anni che si dice di non far trapelare il fatto di essere in panico quando è in panico, ma è quasi morto e possono anche andare tutti a farsi fottere. ''Brillato! Ha cantato e i suoi capelli- Sembravano oro fuso e li abbiamo usati come una cazzo di enorme torcia per-''

''Lo so, Louis! Lo so!'' il ragazzo si districa dalla sua presa, mettendosi a sedere mentre lui rimane steso sulla schiena. ''Sono amico di Harry da vent'anni. Credi io non lo possa sapere?''

Quindi, Harry ha vent'anni e lui era l'unico, della loro allegra brigata, a non avere idea di avere come compagno una fiaccola con i ricci e le fossette. Esilarante.

La stessa fiaccola che adesso lo sta guardando dall'alto, sorridendo fradicio e vagamente vittorioso (la stessa fiaccola che non sta con Liam, ripete la sua testa). Sembra un gattino pronto ad asciugarsi dopo un bagno.

''Louis-'' inizia, e il ladro non se la sente di avere questa conversazione. Questi due sanno il suo secondo nome, cazzo. Dovrà tenerseli alle costole per sempre, o ucciderli. E dopo che è dilagata la notizia che il ricciolino dagli occhi verdi e l'alto ragazzo castano non fanno coppia, ma che semplicemente sono iperprotettivi l'uno con l'altro, uccidere Harry non rientra nei piani di Louis.

Ciò non toglie che sia in stato di shock e bisognoso di spiegazioni. E di vestiti asciutti. L'ordine potrebbe non essere questo.

''I tuoi capelli brillano, principessa. Brillano!''

''Louis, se solo-''

''Li hai usati come una cazzo di torcia!'' urla per l'ennesima volta, facendo per tirarsi su. Il palmo aperto da una ferita ancora sanguinante protesta, e Louis è attraversato da un lampo di dolore. Harry nota il movimento.

''Ecco, infatti. Se ti calmi e mi segui, ci asciughiamo e vediamo di sistemarci il più in fretta possibile, dato che i miei capelli non si limitano a brillare.'' fa un sorriso dolce e vagamente divertito, prima di avviarsi sulla sinistra. Louis si ritrova a guardare Liam.

''E questo che cazzo starebbe a significare?''

***

Si sono pian piano asciugati davanti al fuoco, evitando così di buscarsi Dio sa cosa per via del clima freddo, e hanno diviso acqua e panini che avevano preparato alla torre, e che quindi sono appena duri e di poco gusto. Ma loro sono affamati e quasi morti, quindi non importa a nessuno e non ci sono proteste.

E sta andando tutto alla grande, davvero, finché Harry, seduto accanto a Louis su un tronco proprio davanti alle fiamme, non dice con casualità: ''Mettimi la mano ferita nei capelli.''

Il che, okay. Non è che Louis non abbia mai pensato, nemmeno per un secondo, a infilare la mano tra quei ricci e vedere di districarne eventuali nodi, farseli attorcigliare attorno alle dita e riposare sul palmo. Perché Louis ha un debole per queste cose e un debole per Harry (provate a parlare e vi troverà, facendovi sicuramente passare la voglia di andarlo a raccontare in giro), che mischiati insieme gli devono far trattenere certi scatti. Solo che adesso Harry lo sta apertamente chiedendo, e lui non ha idea di quale sia il motivo.

Tangled ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora