Capitolo Undici - Louis

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Louis è tentato di girarsi e tornare indietro.

Perché, per un solo secondo, spera che Tom e Fred non l'abbiano visto. Spera che possa davvero voltare le spalle a quella spiaggia tenendosi la corona, così che lui ed Harry possano iniziare a costruirsi una vita da capo, senza partire dal nulla. Harry che si china con una delicatezza inumana o alza appena la testa come per guardare le stelle e alla fine gli sfiora solo le labbra, Harry che ha le mani calde e che potrebbe riscaldare le sue dita sempre intorpidite, Harry che profuma di buono e di vaniglia e che ha delle labbra piene e morbide, che riscrivono storie che Louis non aveva mai sentito. Harry, che trova sempre la curva della sua spalla e ci vive, che poggia piano le mani sui suoi fianchi, che ride nel suo orecchio prima di soffiargli un bacio sulla tempia. Harry Harry Harry.

Poi, no. Louis non vuole ripartire da zero come un ladro. Per quanto abbia amato la professione, l'ha sempre fatto per ripicca, per avere l'illusione di sentire il brivido di disgusto sulle bocche dei suoi genitori e goderne. Non c'era niente che lo fermasse dal farlo, niente che valesse più del suo senso di malata rivalsa. Niente che potesse fargli fare un passo indietro, rimettere a posto quel bicchiere d'oro sulla bancarella, vedere l'alba al fianco del corpo di qualcuno.

Niente prima di Harry.

Quindi, raddrizza le spalle e continua a camminare.

Non li saluta nemmeno, non se la sente di fare una cosa del genere. Si limita a gettare la sacca nella sabbia e rivolgere a entrambi uno sguardo sprezzante e compassionevole, perché loro non hanno qualcuno da cui tornare quando le brutture del mondo sono troppe. Lui sì, adesso, e non starà certo a parlarne con loro. ''Ecco qui. La volevate di nuovo, no? Per questo siete qui. E' originale e intera, potete controllare. Io mi chiamo fuori dal giro. Definitivamente.''

Ha il tempo di voltarsi prima di sentirsi dire da Tom: ''La posta in gioco è cambiata, Louis. Ti stai tenendo il premio migliore per te. Di nuovo.''

Il ladro aggrotta le sopracciglia, offrendogli solo il profilo. ''Di che parli? Abbiamo rubato solo la corona.''

''Parlo del ragazzo.''

Louis ha il tempo di voltarsi di scatto prima che un pugno di Fred lo prenda quasi alla tempia. Lo evita con uno scatto, facendo un balzo indietro. ''Cosa c'entra Harry? Lui non-''

''Capelli magici, o sbaglio? Immagina che fortuna venderlo al mercato al primo spaventato riccone che passa. O offrire i suoi servigi in giro per il continente. Potremmo formare una compagnia indipendente e-''

''Se solo lo guardi, Tom, giuro su Dio che mi macchio di omicidio. E pur di far sapere a tutti che ti ho ucciso io, mi costituisco.'' ringhia il ragazzo, prima di iniziare a camminare di nuovo verso Harry. Deve credere che sia finita. ''Avete la vostra corona del cazzo, accontentatevi. Harry non è qualcosa da portare in giro, è una persona di cui io non ho intenzione di approfittare.''

''Ma non dirmi che il nostro criminale preferito vuole davvero sistemarsi...'' Fred ridacchia. ''Una vita del genere non è fatta per uno come te, Louis.''

''Lascialo decidere a noi due, se non ti dispiace.'' sbotta, prima di smettere di guardarli. Nello girarsi, va a sbattere contro una figura alta e sottile. Mani femminili gli agguantano le spalle, poi la testa gli pulsa. Non ricorda più niente.

Mezz'ora dopo, Louis si sveglierà su una barca dove è stato legato in piedi, a tenere il timone e la corona, stretto contro uno degli alberi. Succede quando la poppa sbatte contro il molo delle Guardie di Porto, e Louis riesce a mormorare solo un nome che le guardie non afferrano mentre se lo caricano addosso, strappandogli la corona di mano. Lui non prova nemmeno a trattenerla, la luce della luna gli fa male alla testa. Luna. Luna pallida come la pelle di qualcuno.

Tangled ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora