Tangled ||L.S.||

Epilogo - Louis ed Harry

Non sono potuti partire subito per il castello, ovviamente, anche se hanno lasciato la totale decisione di questa faccenda ad Harry.

Harry, che si è affaccendato per far stendere Louis su un divanetto, per poi assicurarsi che Liam stesse bene (non aveva nulla, se non una macchia sul retro della casacca, come se si fosse appena sciolto un tatuaggio). Lo lascia alle cure di un ragazzo moro che è salito subito dietro Niall (Louis sorride alla scena, sornione e consapevole), e ritorna dal ladro, che cerca subito la sua mano mentre il riccio gli spiega, passandogli una mano tra i nuovi capelli corti, che a quanto pare lui è l'Erede Perduto.

Louis, ancora scioccato per l'essere vivo e per il poter tracciare cerchi sulla mano di Harry nella sua, ferma quel movimento di scatto. ''Scusa, non ho capito. Tu saresti cosa?''

L'altro ridacchia: ''L'Erede, Lou. Gothel me l'ha confermato.''

(Per chi se lo stesse chiedendo, la donna si è dissolta ancor prima di toccare terra. Louis ha proposto di ballare sulle sue ceneri, ma tutti hanno rifiutato. Il ladro si sente incompreso.)

E dopo aver ripetuto altre tre volte la storia, Louis si convince che il destino è uno stronzo bastardo maledettamente bravo con il suo lavoro.

''Ti ho sempre chiamato principessa per un motivo, comun-'' Louis sbatte le palpebre a metà della frase, sgranando poi gli occhi. ''Cazzo, avevo ragione! Tu sei effettivamente-''

''Louis-''

''Quanto cazzo sono intuitivo?''

In serata, Liam si è ripreso abbastanza da dare un'aggiustata ai capelli di Harry, sorvegliato da Zayn poggiato alla parete con le braccia incrociate. Gli è girato intorno togliendo meno ciocche possibili, un po' perché il ragazzo era intimorito da una vecchia ombra come quella della madre, un po' perché Louis l'ha fissato per tutto il tempo con occhi stretti, e ha schiaffeggiato il dorso della mano di Niall quando ha provato a riportargli i capelli dietro l'orecchio. Con successo, alla fine, Liam gli ha passato una mano tra i corti riccioli e si è fatto riaccompagnare a riposare da Zayn, dopo una tisana divisa con Harry, che ha aiutato Niall a trascinare il materasso di Gothel nella sala con la finestra, così da farlo riposare. Ovviamente, lui divide la sua camera con Louis, a cui mostra ogni suo dipinto (quando Louis vede il conteggio dei giorni graffiato e rovinato da macchioline di sangue, gli bacia ogni singolo dito, in pensiero. Harry lo tranquillizza con un sorriso e un soffio delicato sulla tempia).

Per i giorni successivi, riorganizzano la torre preparandosi a lasciarla. Consumano il cibo e ripiantano i fiori a terra (Louis vede come Harry sia sempre meno timoroso nello scendere le scale, soprattutto dopo che le ha scoperte, da quando Niall e Zayn avevano riaperto l'uscita nuovamente chiusa da Gothel), prendono pochi vestiti e li mettono da una parte per quando saranno pronti ad andarsene. Harry ha ripreso i suoi vecchi libri di piano, così che quando passeranno allo Snuggly Duckling sulla loro via per il paese riusciranno a lasciarli ad Hector, e a dargli una nuova lezione prima di salire nelle loro stanze.

Liam si riprende pian piano, il simbolo (un occhio aperto) è solo una cicatrice ancora aperta di cui Zayn si cura ogni giorno, e che Niall, con l'occhio esperto del suo corso di primo soccorso conseguito per essere una Guardia Scelta, monitora. La pugnalata a Louis ha lasciato un alone che solo Harry ha la fortuna di poter vedere e tracciare.

Harry, che non sta sempre bene.

Come previsto, i suoi polsi si sono leggermente aperti, ma non è quello il problema. Louis li ha medicati e baciati abbastanza per ogni singolo, piccolo dolore che Harry sente ancora quando fa un movimento brusco.

Di giorno, è relativamente tranquillo. Ovviamente, crede che lasciare per sempre la torre e ritornare dalla sua famiglia, conoscerla e presentarsi per quello che è diventato, gli sarà molto utile a smorzare il fantasma di Gothel che gli vive sulle ossa. Ci pensa mentre Louis già dorme, tenendo la testa sul suo petto e sentendo il respiro leggero mentre guarda nel vuoto, la mano del ladro ferma sulla sua nuca.