SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutt*! Chiedo scusa per il ritardo, ma ecco qui la decima parte. Buona lettura!
Liv ❤️❤️❤️Helen
E così eccomi lì a viaggiare da sola fra le Montagne Blu, di nuovo, questa volta nessuno mi avrebbe accompagnata, nessuno mi avrebbe salvata. Era uno scontro a due, e dovevo andare da sola. Karen aveva preso i miei ragazzi e li aveva condotti nella Caverna Nera, un luogo oscuro e buio in cui ormai solo alcuni tipi particolari di riti venivano celebrati e solo le sacerdotesse di rango più alto potevano accedervi. Scelsi di non usare la magia, andai a piedi, risalii meditando la collina dove si trovava la caverna come se mi stessi preparando a ciò che stava arrivando: lo scontro. Non sapevo ancora bene che cosa avrei fatto, ma sapevo che mi stavo preparando mentalmente, dovevo calmare la mente. Era ormai il tramonto ed ero arrivata. Ero stanca per il viaggio a piedi e dovevo necessariamente riposare, altrimenti non avrei retto allo scontro con Karen. Circondai una piccola radura di tutti gli incantesimi che conoscevo, protezioni di ogni tipo fino a creare una sorta di cortina attorno a me. Così, mi preparai la tenda per la notte, peccato che mi svegliai al tramonto del giorno dopo! Mi sentivo bene, avevo recuperato tutte le mie energie. Ero arrabbiata per aver sprecato un altro giorno, ma era meglio essere riposati.
Il tempo era giunto, era l'ora di entrare nella caverna, avevo paura, lo ammetto. Era buio pesto e solo alcune piccole torce illuminavano la via che conduceva all'interno più profondo della caverna, là dove si svolgevano i più oscuri rituali, rituali che io stessa, in quanto una delle incantatrici più esperte e potenti, avevo celebrato. Addentrandomi nell'oscurità cominciai a sentire l'energia del potere di Karen e i respiri sommessi e deboli dei ragazzi. Iniziai così a correre e correre verso il cuore della caverna finché all'improvviso eccola comparire davanti a me: Karen, questa volta vestita di nero con la veste dei riti oscuri. Arrivò di sorpresa, mi colse del tutto impreparata e scagliò un incantesimo di blocco che mi colpì in pieno. Non ci misi molto a scioglierlo, ma mi fece perdere tempo prezioso.
"Figlia mia. Così giungi a me ancora una volta, da fuggiasca. Quale vergogna per una donna che sarà Dama Blu." - disse con aria di rimprovero.
"Madre. Sei arrabbiata così tanto da dire a me queste cose, non me lo aspettavo, lo ammetto."
"Hai superato i limiti di qualunque decenza, Helen. Ti credevo diversa."
"Così è questo il problema, che non sono come mi vorresti? Peccato che il tuo parere su come dovrei essere non conti, contano le profezie nella nostra tribù. D'altronde, sei stata tu a insegnarmelo."
Karen ebbe un attimo di esitazione. Per la prima volta, la Grande Dama Blu che era stata mi sembrò solo un ricordo. Ora vedevo solo una donna stanca che lottava per l'unica cosa che non aveva mai accettato nella propria vita: la morte dell'uomo che amava."Sai già tutto, perché mi vuoi tormentare, Figlia?"
Dovevo giocare bene le mie carte, Karen era debole e stanca.
"Non ti tormento, Madre, voglio solo capire perché la donna che mi ha amato più dei suoi figli mi voglia togliere l'amore dell'uomo che è comunque destinato a stare al mio fianco, l'amore di due ragazzi che considero come miei figli, l'amore di una nuova famiglia e il suo stesso amore."
"Ah, Helen, non puoi dire questo. Io ti ho amato più dei figli che ho generato e partorito e ti ho dato tutto, ma non posso permettere che tu sposi Jacob."
"Ma perché?" - dissi avvicinandomi pericolosamente a lei.
"Sei stata nella Biblioteca Blu, Figlia, hai letto il racconto."
"Karen, Madre, ti prego... dove sono i ragazzi?"
"Non li rivedrai se non mi giuri che starai lontano da Jacob."
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The Twilight Saga: The Blue Lady
FanfictionSono passati tre anni dagli eventi narrati nel primo libro. Helen è tornata nella tribù dei Khalstores, ha rinunciato all'amore della sua vita pur di compiere il suo destino. Lo ha fatto per il Bene Comune,per poter salvare la tribù dei Khalstores...