Parte 1: A New Beginning

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Jacob

Quella notte sognai Helen.
Era bellissima, come sempre.
Indossava una lunga tunica azzurra a impero , le stava benissimo e la slanciava molto. I suoi meravigliosi capelli ramati, erano raccolti in una mezza coda e le ricadevano in morbidi boccoli lunghi fino alla vita. Era china su un librone in una grande biblioteca e piangeva disperata. Io la chiamavo per aiutarla, ma a nulla servivano le mie grida e i miei tentativi di afferrarla. Non mi sentiva.
Mi svegliai di soprassalto madido di sudore e improvvisamente mi sentii pervadere di un'angoscia talmente profonda, che gli occhi mi si riempirono di lacrime.
Benché fossero passati ormai tre anni e mezzo dalla sua partenza, non l'avevo mai dimenticata ; sì, ero uscito con Leah diverse volte e c'era anche stato un bacio... forse diversi baci, ma non ero mai riuscito ad andare fino in fondo con lei e ,probabilmente, non ci sarei mai riuscito.
Nel mio cuore c'era un solo nome : Helen.
Purtroppo non potevo sentirla spesso, anzi, la sentivo molto raramente.
Karen non le aveva permesso di mantenere stretti contatti con noi, e la cosa mi faceva rosicare tremendamente!
Accesi il cellulare nella vana speranza di trovare un suo messaggio, ma niente!
In compenso c'era un messaggio di Leah :

Ti va di cenare insieme stasera? Ordiniamo cibo da quattro soldi e guardiamo una serie TV.

Ah Leah... non è che non mi piacesse ma... davvero avevo provato ad uscire con lei... e mi piaceva passare del tempo insieme, ci stavo bene... davvero ma... Cristo! Quanto avrei voluto che quel messaggio fosse di Helen! Tre anni, quattro, dieci o trenta, non avrebbero mai cancellato il mio amore per lei. Mai.
Mi alzai dal letto stiracchiandomi e cercai una maglietta da infilare prima di scendere a fare colazione. Ripresi il telefono e trovai un altro messaggio, di Nessie però :

Jake, stasera grande "riunione di famiglia" a casa dei nonni. Ci devi essere!
Riguarda Helen.
Non ti allarmare, ti spiegheremo tutto. Ti aspettiamo per le 21.
Baci

Helen era al primo posto, mi dispiaceva, ma dovevo dare buca a Leah.
Scesi nella piccola cucina e trovai Billy a guardare la TV, lui aveva sempre adorato Helen, anche perché lei conosceva a fondo la nostra specie, e lui aveva sempre apprezzato il suo enorme rispetto verso la tribù "dopotutto faccio parte di una tribù anche io" era solita dire.

"Come stai, figliolo?"

"Bene, papà. Grazie. Tu?"

"Non ci lamentiamo. Non hai dormito stanotte? Hai due occhiaie tremende."

Si voltò a fissarmi con quei suoi enormi occhi scuri.

"No."

Si mosse sulla sedia a rotelle e venne vicino a me.

"Figliolo... sono passati più di tre anni. Dovrai uscirne prima o poi..."

"Papà..."

"So che esci con Leah."

"Sì, ma ..."

"Capisco."

"Stasera vado dai Cullen... Non li vedo da un po' e... beh sai, comunque Nessie è una mia grande amica... e Bella..."

"Certo, certo... va' pure."

Mi chiusi in garage ad aggiustare moto. Era la cosa che più adoravo fare, cambiavo un pezzo e la mia mente si svuotava.
Quel piccolo garage era stato lo sfondo della mia amicizia con Bella, e molti anni dopo , di una discussione con Karen, che mi intimava di lasciare andare Helen.
Se solo avessi avuto le palle di non lasciarla andare... sì, so bene che è la prossima Dama Blu o che so io ma... avrei dovuto trovare un altro modo, avrei anche lasciato il mio ruolo di lupo alfa per lei... tutto ... tutto... pur di averla vicina.
Ero talmente concentrato nello smontare un pezzo di una vecchia moto che non mi accorsi che qualcuno era dietro di me.

"Disturbo?"

Mi voltai.

"Leah, ciao! Vieni pure!"

Era sorridente, indossava una felpa ampia e pantaloncini. Fra le mani stringeva un involto.
"Scommetto che non ti sei accorto che è ora di pranzo, così ti ho portato qualcosa da mangiare e... visto che non mi hai risposto al messaggio..."

"Oh sì, scusa è che ho perso la cognizione del tempo..." dissi alzandomi e prendendo l'involto che mi porgeva.

"Lo avevo immaginato..." disse avvicinandosi pericolosamente. Cercò di baciarmi, ma io mi girai e l'abbracciai invece di baciarla.

"Sono tutto sporco Leah."

"Non importa..."

Sta volta girò con decisione il mio viso e mi baciò.
Era una sensazione piacevole, sicuro, ma... non era la stessa cosa, era inutile.

"Leah..." dissi scostandola dolcemente

"Allora stasera ci sei?"

"Scusami, devo andare dai Cullen."

"Dai Cullen?"

"Sì, non so perché ma... be mi hanno invitato."

"E non puoi dire che hai da fare?"

"Leah... lo sai che non stiamo insieme... mi piaci, sei fantastica , bellissima ma..."

"C'è di mezzo Helen?"

Mi girai dalla vergogna di essere stato beccato.

"Dimmi la verità, Jake... è così?"

Ormai non aveva senso mentirle, quindi presi coraggio e annuii.

"Dio Jake... sono passati bene tre anni... tre!"

"E con ciò?"

"Con ciò? Stai uscendo con me! Allora che senso ha se continui a pensare a lei?"

"Leah... io non ti ho mai promesso nulla, hai sempre saputo..."

"Speravo che un minimo ti piacessi!"

"Ma tu mi piaci! Sei bella, forte, intelligente, cocciuta... ma non ti ho mai illusa... ti ho sempre detto che non voglio impegnarmi!"

"Beh forse dovresti provarci! Tanto lei non tornerà, non si fa neanche sentire a quanto so ... quindi perché perderci tempo?"

"Tu non sai..."

"Io non so? Bene Jake... spero tu sappia ciò che fai!"

Fuggì correndo e si trasformò nella foresta. Il suo ululato rimbombava nervoso fra gli alberi e sapevo che gli altri l'avrebbero sentita.
Cristo Leah!
Perché non potevo amarla? Era della mia tribù, del mio branco per giunta... saremmo stati felici...
Ora più che mai capivo come si era sentita Bella quando si trovò a scegliere fra me ed Edward. 

The Twilight Saga: The Blue LadyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora