Le settimane passavano e il freddo invernale stava facendosi spazio tra il tepore autunnale che ormai era agli sgoccioli. Arrivasti all'università in anticipo, così decidesti di fare un giro nella caffetteria per prenderti qualcosa di caldo da bere.
Mentre eri in attesa del tuo cappuccino con cannella, vedesti entrare dalle porte della caffetteria il professor Hiddleston con una donna che riconoscesti essere l'insegnante del corso di filosofia.
Il suo sorriso era radioso mentre con i suoi occhi verdi non faceva altro che divorarsi quell'uomo un pezzo dopo l'altro, ma come biasimarla? Tutti quanti avevano degli occhi ed eri sicura che chiunque avrebbe considerato Tom Hiddleston affascinante.
Entrambi si diressero al bancone e le risate della professoressa Hamilton erano acute e piuttosto irritanti, mentre Tom annuiva e sorrideva composto pagando alla cassa le ordinazioni.
Eri intenta a studiare la situazione con lo sguardo, ma una mano ti cinse le spalle e sobbalzasti dallo stupore. <<Mattiniera oggi!>> esclamò Sarah mostrandoti un enorme sorriso contagioso.
<<Mi hai spaventata.>> la rimproverasti, ma lei sembrò troppo concentrata sull'ordinazione per curarsene. Mentre i suoi occhi scuri passavano sulla lista dei prodotti, notò il vostro professore di letteratura inglese appoggiato al bancone.
<<C'è Hiddleston di là.>> disse Sarah incuriosita. Senza nemmeno poterle rispondere, alzò la voce richiamando l'attenzione dell'uomo <<Buongiorno professor Hiddleston!>> esclamò la ragazza agitando la mano con fare infantile.
Cercasti di fermarla, ma era troppo tardi, ti voltasti e Tom vi guardò entrambe sorridendo e salutandovi a sua volta. La donna con lui si voltò brevemente per guardarvi, ma poi si concentrò nuovamente sulla loro discussione.
Finalmente il tuo cappuccino arrivò ed iniziasti a berlo sperando che potesse scaldarti. <<Non mi stupisce che anche la Hamilton voglia accaparrarselo.>> commentò Sarah uscendo poi dalla caffetteria con in mano il suo tè con un po' di latte, alle sue parole corrugasti la fronte confusa <<Anche?>> ti eri sicuramente persa qualcosa.
Lei prese un sorso della sua bevanda e si schiarì la voce <<Nelle scorse settimane è stato avvistato con diverse insegnanti, tra cui quella di archeologia.>> spiegò facendo sventolare i capelli ramati racchiusi in una lunga treccia.
<<Ma->> non facesti nemmeno in tempo a formulare una frase che Sarah ti precedette <<Lo so, come se la Walker potesse avere una speranza. La sua ricrescita ha più secoli dei fossili che studia!>> scoppiasti in una sonora risata pensando alla spianata grigia tra i capelli rossi dell'insegnante di archeologia.
Camminando incontraste alcuni compagni di corso, ma quando raggiungeste la biblioteca, eravate di nuovo solo voi due. <<Inoltre, conosco diverse ragazze del corso che farebbero qualsiasi cosa pur di passare del tempo con lui. Elizabeth mi ha fatto una descrizione molto meticolosa su alcune posizioni che->> alzasti le mani <<Ti prego, fermati.>> la interrompesti girovagando tra gli scaffali.
La ragazza si ammutolì emettendo una risata soffocata. Sicuramente non c'era da stupirsi se così tante persone erano state abbagliate dal fascino così gentile e affabile di quell'uomo magnetico. Tom doveva essere una calamita per qualsiasi persona avesse buon gusto.
Trovasti tra gli scaffali l'Amleto di Shakespeare, così lo prendesti uscendo dalla biblioteca insieme alla tua compagna di corso. Guardò il libro che tenevi tra le mani come fosse un oggetto raro <<Com'è lavorare con il professor Hiddleston?>> ti chiese all'improvviso incuriosita.
A quella domanda ti stranisti, Sarah non ti aveva mai fatto domande di quel genere, nemmeno quando eri l'aiutante del professor Winter. Scrollasti le spalle con disinvoltura <<È sempre molto gentile e cordiale e, a differenza del professor Winter, non mi accolla documenti infiniti durante le sessioni d'esame.>> rispondesti prendendo un sorso del tuo cappuccino.
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Professor Hiddleston [Tom Hiddleston x Reader]
FanficEra sicuramente bello, ma non di una bellezza comune, ti ricordava come un principe caduto in disgrazia di un vecchio romanzo ottocentesco che trasmetteva malinconia e mistero. Se così fosse stato, la penna doveva essere stata sicuramente quella di...